Tutti, dal primo all'ultimo dei miei amici, mi hanno sempre detto che era l'ora di trovarmi un ragazzo; persino i miei genitori dicevano che a diciannove anni dovevo iniziare a conoscere qualcuno, ma la realtà è che nessuno mi ha mai capita realmente.
La verità è che non siamo noi che cerchiamo l'amore, è l'amore che trova noi.
Proprio come è accaduto a me; e non vi dirò che la mia è una storia tutta rose e fiori, anzi tutt'altro, ma io e lui ci siamo amati veramente.
Di una cosa siamo stati sempre certi: anche se il destino fosse stato contro di noi, noi saremmo stati in due mentre lui in uno.
***
Il suono della sveglia riecheggia per la mia camera.La butterei dalla finestra se potessi.
Mi alzo dal mio comodo letto a malavoglia e vado in bagno per prepararmi.
Decido di indossare una maglietta bianca, i miei jeans strappati e le mie scarpe, poi passo al trucco optando per un po' di eyeliner e del mascara.
Prendo dall'armadio il mio adorato giubbotto in pelle e scendo le scale.
"Buongiorno a tutti" saluto.
I miei fratellini Emily e Mike, due gemellini di 8 anni, corrono ad abbracciarmi per salutarmi.
"Ciao Ashley" dicono in coro.
"Ciao piccole pesti" li saluto dandogli un bacio sulla guancia e vado in cucina.
"Ciao tesoro" mi saluta mio padre seguito subito dopo da mia madre che inizia con la sua solita e noiosa routine mattutina dicendomi:
"Ashley hai appuntamento con qualche ragazzo, vedo che ti sei già vestita".
Quante volte gli avrò detto che al momento non voglio una relazione seria? Mille.
Alzo gli occhi al cielo, "No mamma esco con Cris e Maya" dico sbuffando.
"Secondo me è ora che tu esca con qualcuno, sei grande ormai"
continua. Faccio finta di non aver sentito e verso nel latte del caffè dalla caffettiera."Si, come no mamma" bevo in un sorso tutto il latte e salgo in camera mia per prendere la borsa prima di uscire.
"Dico solo che..." questa volta non la faccio finire di parlare, prendo la borsa, saluto tutti e esco di casa sbattendo la porta.
Non capisco tutta questa necessità di trovarmi un fidanzato per poi starci male quando ci lasceremo.
E chi ti dice che andrà male?
Mi ricorda il mio subconscio, ma non gli dò retta.
Arrivata alla gelateria dove avevo appuntamento, aspetto le mie amiche visto che come al solito sono in ritardo.
"Ciao!" dicono in coro.
"Hei" le saluto alzando una mano in aria.
"Che succede?" mi chiede Cris preoccupata.
"Niente la solita storia dei miei che vogliono che esca con qualcuno" dico sbuffando.
"Hanno ragione e lo sai anche tu" mi dice Maya alzando gli occhi al cielo.
"Si come no" dico entrando nella gelateria seguita da loro due.
Conosco Cris e Maya da molti anni e fin dal primo giorno in cui le ho incontrate abbiamo subito legato.
Nell'ultimi periodo però, da quando hanno trovato le loro "anime gemelle", così li chiamano loro due, Mike e Luke, non siamo state più un gruppetto molto affiatato visto che ognuna esce con il proprio ragazzo e ho la sensazione che la nostra amicizia stia terminando lentamente.
Maya ha sempre tentato di farmi conoscere dei ragazzi, ma è sempre stato un fiasco.
Nessuno era la persona giusta per me.
Uscite dalla gelateria, iniziamo a camminare e durante la piacevole passeggiata abbiamo riso e scherzato finché entrambe non sono andate via con Luke e Mike che sono venuti a prenderle.
Visto che mi annoio, decido di mettermi gli auricolari e ascolto la musica mentre percorro una strada di New York.
Purtroppo sono sempre stata imbranata e infatti mentre guardo lo schermo del cellulare, finisco addosso a qualcuno.
Alzo gli occhi e ne incontro due meravigliosi che mi scrutano in modo piuttosto arrabbiato.
"Guarda dove cammini mi hai fatto cadere la sigaretta!" sbotta.
Alzo gli occhi per guardarlo e vedo un ragazzo più alto di me.
Ha i capelli corti con il ciuffo all' insù, occhi verdi e la maglia gli fascia l'addome alla perfezione. Sulle braccia vi sono dei tatuaggi e vedendo meglio si intravedono anche dalla maglietta bianca.
"Mi hai sentita?! Ora dovrai comprarmi un pacchetto di sigarette!!"mi indica alzando la voce.
"No. Certo che no. Compratelo!!" gli rispondo su tutte le furie.
"Tu hai fatto cadere il mio pacchetto e tu me le compri!"
sbraita anche lui infuriato come un bambino a cui non gli sono state date le caramelle a lui tanto promesse."No" dico e vado via nella direzione opposta alla sua.
Mi sento afferrare per il polso e istintivamente chiudo gli occhi. Quando li riapro mi sento bagnata e solo ora mi accorgo che mi ha trascinata nella fontana lì vicino.
"Ora sai che non ti devi mettere contro di me, piccola" mi dice con tono seducente e malizioso.
Ah davvero si crede così potente e forte? Lo afferro per il colletto della maglia e i miei occhi marroni scuri si mischiano nei suoi occhi verdi e non so come, lo strattono nella fontana insieme a me.
Gli sorrido maliziosa e vincitrice.
"Ora siamo pari" gli dico esultando ed esco dalla fontana seguita dal suo sguardo magnetico e furibondo per essere stato letteralmente fregato.
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Drug- Drogata del tuo sorriso (#Wattys 2016)
RomanceA mio parere ognuno di noi ha una propria dipendenza. C'è chi dipende dalla droga, chi ha bisogno di uscire, chi ha bisogno di scrivere; e chi come me, sopravvive con un'unica droga: il suo sorriso. Avete presente quando non riesci a fare a meno di...