Capitolo 10

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Mi sposto dall'altro lato del letto ma sento qualcosa tenermi ferma per la vita. Mi scosto delicatamente e cerco di alzarmi. Non vado a scuola da ormai una settimana e se non ci vado neanche oggi, la mia media si abbasserà.


Guardando l'orologio, noto che è ancora presto. Jo dorme beatamente.

È così bello quando dorme. È tranquillo e i demoni che lo tormentano scompaiono, o forse.


Prendo l'intimo e vado in bagno. So per certo che questa sarà la doccia più lunga di sempre. Entro nella doccia, e aspetto che l'acqua si riscaldi.
Il getto d'acqua mi rilassa, mi sento pulita, pulita da tutte quelle macerie che avevo sul cuore, pulita da tutti gli sbagli di questo mondo.
Esco dalla doccia, asciugo i capelli e mi metto l'intimo. Sicuramente Jo dorme e quindi non mi preoccupo di uscire solo in mutande e reggiseno.
Mi avvicino al suo armadio e prendo una delle sue larghissime maglie. Hanno un odore buonissimo.


"Sei troppo buona,ti fidi sempre di tutti e non riesci a vedere il lato oscuro delle persone" mi sussurra Jo cingendomi i fianchi. Istintivamente mi copro il corpo con le mani.


"Guarda me,ti impegni per far risplendere in me una luce che non esiste,una luce che in realtà è solo oscurità" dice sospirando. Il suo fiato caldo, a contatto con la mia pelle, mi provoca mille brividi.


"Tu non hai oscurità nel tuo cuore,bensì sei solo convinto di avercela" dico con voce pacata.


"Stai giocando con il fuoco piccola, sto solo cercando di non farti bruciare" sussurra sempre ad un passo da me.


"Tu non sei né fuoco né oscurità. Jo,solo perché pensi di esserlo,non vuol dire che lo sei realmente. Non sei un mostro come cerchi di farmi credete"sussurro voltandomi verso di lui fregandomene di avere poco quanto niente addosso.


"Sto solo cercando di farti capire che non voglio scottarti. Per quanto ti ostini a farmelo credere, la verità è che c'è più oscurità che luce in me. La battaglia che ho con me stesso,è troppo pesante per fartela reggere" dice per poi eliminare tutta la distanza.


Il suo corpo schiaccia il mio contro il muro, inizia a baciarmi il collo e morde il mio lobo destro.


"Ti piace eh?" sghignazza.


Non rispondo, mi limito ad annuire. Le sue labbra combaciano con le mie. Quelle labbra perfette che tanto amo, quelle che ti regalano un bellissimo sorriso per cui vale la pena vivere. Sono drogata di lui, del suo sorriso, dei suoi occhi. Tutto è più bello con lui al mio fianco.


"Non abbandonarmi anche tu, piccola" mi dice supplichevole. Il modo in cui lo dice lo fa sembrare un bambino in cerca di affetto, un bambino ferito ripetute volte dalla vita, e che ha solo bisogno di qualcuno al suo fianco. Per quanto si ostini a negarlo, tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci salvi.
"Te lo prometto" gli sussurro all'orecchio. Iniziamo a baciarci, quel dannato odore di menta mi fa impazzire, tutto in lui è perfetto. Persino quando è triste è perfetto.

Lui è l'acqua che spegne il fuoco che c'è in me. Lui è l'ossigeno per farmi respirare.


"A volte,le persone che hanno sofferto,scelgono di non affezionarsi più per proteggersi,ma poi arriva quella persona che rovina tutti i loro piani. Sai Ashley?" mi chiede in tono tra il divertito e il serio.


"Ma non è giusto" dico deglutendo rumorosamente.


Jo si stacca da me e mi da un bacio sulla fronte. Dopo entra in bagno e io rimango sul letto.
Le sue parole rimbombano nella testa. Perché dice di aver sofferto? So così poco di lui. Davvero è un mostro come crede? E per quale motivo l'altra sera Zayn gli ha chiesto se avesse paura di perdere?


Troppo domande senza una risposta. Perdere che cosa?
Mi scoppia la testa ma oggi devo andare comunque a scuola. Finisco di vestirmi e senza avvertire Jo, che è ancora sotto la doccia, esco di casa.

Jo's pow
Devo starle lontano, sono solo un grande danno. Ovunque vado combino cazzate, e non voglio aggiungere alla lista di tutte quelle merdate che combino anche Ashley. Lei è cosi perfettamente perfetta. È tutto il mio opposto e non posso permettermi di rovinarla, o peggio ancora, di trascinarla nei miei problemi con il passato. Lei non merita di soffrire per un essere come me, che si diverte a tormentare le persone innocenti.


Flashback


Tra qualche minuto papà rientrerà a casa. Nascondo il disegno che ho trovato sotto il cuscino; se lui lo vedesse,io sarei nei guai. Sento la porta sbattere e penso che se continua di questo passo,un giorno si scardinerà.
Sento le urla di mia madre che piange e corro in salotto per proteggerla. Quando è così arrabbiato può fare di tutto.


"Lasciala!" dico piazzandomi davanti a mamma per difenderla.


"Jonathan vai in camera tua" mi supplica mamma; ma io non l'ascolto. Ho 13 anni, so cavarmela da solo.


L'uomo dagli occhi verdi un po' più scuri dei miei,sghignazza e mi tira uno schiaffo. Poi, ubriaco com'è, mi trascina in camera mia. Prima che chiuda a chiave la porta, si avvicina al letto e prende la fotografia. I suoi occhi si fanno più scuri, prende la foto, e inizia a strapparla in minuscoli pezzettini. Dopo aver finito il suo lavoro, esce da camera mia, e chiude a chiave la porta.


Fine flashback.


Credo di essere stato in doccia per più di un'ora. Esco da essa e ritorno in camera per vestirmi visto che addosso ho solo una tovaglia che mi copre dai fianchi fino alle ginocchia. Quando entro in camera, Ashley è sparita. Corro di sotto e la cerco ovunque. Anche lei si stancherà presto di me, e quando questo avverrà, avrò la conferma che sono destinato a rimanere da solo. Per sempre.

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Drug- Drogata del tuo sorriso (#Wattys 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora