L'aereo atterra e gli altoparlanti annunciano che siamo arrivati, addirittura in anticipo.
Raccolgo tutte le cosa che ho sparso attorno a me e le butto nella mia borsa, come se non bastasse il casino che c'era già da prima.
Mi raccolgo i capelli in uno chignon alto, prendo il maglioncino che mamma mi aveva obbligato a portare "in caso di freddo".. Il 25 di luglio, si mamma, si.
Scendo dall'aereo e penso di morire, un'afa del genere non c'è neanche in Sardegna ad agosto. Corro sul pullman prima che gli sportelli si chiudano e in un paio di minuti sono dentro l'aeroporto.
Grazie a chiunque abbia inventato l'aria condizionata.
In neanche mezz'ora, ero in un taxi diretto ai navigli, dove avrebbe dovuto esserci Elisa, ad aspettarmi.
Ero in orario, sarebbe andato tutto bene.
Suona il cellulare, è mia mamma. Neanche un'ora a Milano e lei deve già chiamare e rompere.
"Si, mà?"
"Ciao amore, come va li?"
"C'è un caldo assurdo, l'aereo era leggermente in anticipo ma i bagagli hanno tardato, comunque sono sul taxi e sono quasi arrivata, voi tutto bene?"
"Si, tutto okay! Sei sicura che non stai prendendo freddo?"
"Mamma ti prego, ho 19 anni! E ci saranno come minimo 50 gradi!"
"Va bene tesoro, va bene"
"Senti, ti richiamo dopo, devo andare!"
E riattacco.
Il tassista accosta al marciapiede, mi guarda e sorride: "Siamo arrivati, signorina"
Pago, lo saluto ed esco dal taxi, trascinandomi dietro un miliardo di bagagli.
Una ragazza sulla ventina, bionda, stava aspettando in piedi vicino ad un bar.
Mi avvicino: "Scusa, sei Elisa?"
"Si! Ciao, tu devi essere Alice"
"In persona, piacere di conoscerti."
"Dammi qualche borsa, lascia che ti aiuti.. La casa è ad un paio di minuti da qui, a piedi."
Così dicendo, prende dalle mie mani alcune valigie e inizia a dirigersi verso una strada, la più colorata di tutte.
"Come ti sembra fin'ora Milano?"
Iniziamo bene, almeno lei sembra amichevole.
"Insomma -rispondo- ho visto ancora poco. C'è davvero caldo, è sempre così?"
Lei ride, rivelando dei denti perfetti: "No, anzi, sei stata sfortunata tu: oggi è la giornata più calda dall'inizio dell'estate"
La osservo, ammirando il suo bellissimo fisico longilineo e il suo viso angelico. "Cosa studi?" Chiedo
"Giurisprudenza, è sempre stato il mio sogno.. Tu cosa hai scelto?"
"Comunicazione"
"Sul serio? Diverse mie amiche hanno scelto la stessa facoltà e si trovano molto bene, magari un giorno di questi te le presento.
Eccoci, questa è la casa" conclude, fermandosi davanti ad un condominio.
Poggia le valigie al muro e tira fuori le chiavi dalla borsa, aprendo il cancello.In un paio di minuti siamo dentro l'appartamento, che sembra davvero confortevole ed accogliente. Appena entrata mi ritrovo in un salottino arredato esattamente come lo avrei fatto io, anche se sui muri c'erano diversi buchi da riempire.
"Dunque, ecco la mia gioiosa dimora, e da ora anche tua" mi dice chiudendo la porta alle nostre spalle. "Vieni, ti faccio fare un giro"
Gira a sinistra e c'è un corridoio abbastanza lungo. "Dunque - inizia - la prima porta a sinistra è la cucina, che è abbastanza piccola, ma comoda. La tavola da pranzo è nel salotto, qui non ci stava - dice sorridendo - poi qui c'è il primo bagno: teoricamente il mio, con affianco la mia camera da letto. Qui vicino c'è il tuo bagno e poi la tua camera - si interrompe un attimo, per poi continuare - unica regola: niente rumori molesti durante la notte.. Sai cosa intendo" conclude ridendo
"Non c'è pericolo con me" rispondo ammirando la mia camera.
Era davvero bella, con un letto enorme e un grande guardaroba.
Torno in salotto, guidata da Elisa, e vedo una finestra che non avevo notato prima, che da sulla strada. Mi avvicino ed Elisa viene affianco a me e dice: "La sera qui giù c'è un viavai assurdo di persone, la vita mondana qui è al massimo tesoro.
Stasera sarai probabilmente stanca, ma da domani ti porto in giro un po'.. Tanto ho appena finito la sessione di esami!"
Io guardo fuori dalla finestra e poi mi giro verso di lei: "io voglio uscire da stasera!"
Lei mi da una pacca sulla spalla: "Otto e trenta pronta, si esce!"
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Senza scappare mai più|| Leonardo Decarli
FanfictionAlice si è finalmente diplomata e si trasferisce a Milano per studiare comunicazione all'università. Un giorno incontra Leonardo e dal momento in cui i loro sguardi si incroceranno, nulla sarà più come prima. Le loro vite si complicheranno a vicend...