Senza scappare mai più|| Leonardo Decarli

Quotidianità

"Che ora è?" chiedo mentre poggio la mia guancia sulla sua spalla.
"È quasi mezzanotte" mormora
"Vado.. Vado a casa"
Lui si stacca, mi fissa e spalanca gli occhi: "Cosa?"
"Ho detto che.. È tardi"
"Non vuoi rimanere?" domanda preoccupato.
Mi rilasso: "Si che voglio" gli stampo un bacio sulla guancia.
Mi alzo per un istante dal divano e mi metto a cavalcioni su di lui, con i nostri sguardi a contatto. 
"Ehi" mormoro iniziando a baciarlo.
Lui mi passa la mano tra i capelli e continua a baciarmi.
Sento il suo respiro farsi irregolare, poi una mano scende verso il fondoschiena, si ferma con entrambe le mani sui fianchi.
Si stacca per un istante e mi guarda intensamente, io non resisto e mi riattacco.
Lui mi stringe ancora di più a sé, le mani iniziano a tracciare cerchi immaginari nei miei fianchi, poi lentamente scendono.
Stacca le sue labbra dalle mie e inizia a baciarmi sul collo, io infilo le mie mani tra i suoi capelli, poi stendo il collo, guardando verso l'alto, e chiudo gli occhi.
Sento le sue mani sul sedere e i suoi baci farsi sempre più intensi.
"Leo..." gemo
Non volevo dirlo ad alta voce, che vergogna.
Lui sorride e continua a baciarmi il collo, poi mi guarda come per chiedermi conferma.
Cosa dovrei fare? Annuisco o mi stacco?
Sono confusa.
Annuisco debolmente, lui inizia a sfilarmi la maglia.
La poggia sul divano, poi porta le sue mani sul mio viso e dolcemente mi bacia sulle labbra.
"Ali.." mormora baciandomi.
Ma che faccio? Dopo così poco tempo già mi concedo?
"Leo.. Scusa" dico al suo orecchio, mettendomi a sedere affianco a lui.
Mi rendo veramente conto che sono in reggiseno solo in questo istante, e tento di coprirmi con le mani.
Ho paura di cosa potrebbe dire lui, e se si sentisse offeso? Se si arrabbiasse?
Lo guardo di soppiatto cercando una reazione e lui sorride.
Mi rilasso.
Poi mi prende il viso tra le mani e mi bacia la fronte.
Si alza dal divano e va verso la cucina a sistemare.
Fortunatamente non ha fatto domande, non avrei neppure saputo cosa dire.
Lo guardo mentre riordina, e mi viene da sorridere.
Sono stata così fortunata a trovarlo.
Con qualche passo lo raggiungo, gli do un bacio sul collo.
"Scusami" dico
"E di che?" si gira verso di me
"È che.. Oggi ci siamo riappacificati, non mi sembra il caso di..."
Mi interrompe: "Amore, davvero, non c'è problema"
Amore? Mi ha chiamata davvero così?
Sento le farfalle nella pancia.
Lo abbraccio, lui mi stringe a sé.
"Grazie di essere tornato" mormoro sprofondando nel suo profumo.
"Ascoltami bene.." inizia
Sono presa dall'ansia, cosa deve dirmi?
"Oggi sarà l'unica pausa che ti darò" annuncia
Cosa vuol dire? Non capisco.
"Cioè?" domando
"Oggi siamo stati scialli, no?"
"Si, ma è stata una bellissima giornata" lo tranquillizzo.
"E mi fa piacere, però da domani si ricomincia con le avventure. Non tutti i giorni, stellina, che poi ti senti oppressa" ironizza.
Per quanto questa ironia pungente dovrebbe infastidirmi, scoppio a ridere.
"Non vedo l'ora" lo bacio velocemente.
"Dai, se sei stanca vai a letto"
"No, ti aiuto a sistemare"
"Faccio io" sorride
Afferro un piatto per metterlo a posto, ma lui mi ferma. Poi mi prende in braccio, mi stampa un bacio sulle labbra e mi da un colpo sul sedere: "Vai a dormire amore"
Sento ancora un lungo brivido per la schiena.
Io corro in camera sghignazzando e mi infilo sotto le lenzuola in intimo.
Non ho il pigiama qui, la valigia è rimasta in macchina.
Prendo il telefono in mano, scrivo a Elisa? Nah.. Non le ho neppure detto che sono tornata.. Vabbé, domani tanto torno a casa.
In qualche minuto, mi addormento, pensando a quanto sia felice.

Sento qualcosa sfiorarmi il braccio.
Vedo Leo in piedi con un vassoio in mano.
"Buongiorno principessa" urla
Mi stordisce ancora di più di quanto non lo sia già.
Sorrido e biascico un: "A te amore" senza pensarci.
L'ho detto davvero?
Lui poggia una tazza e un piatto sul comodino, poi corre fuori dalla camera.
In qualche istante torna da me.
Io nel frattempo mi stropiccio gli occhi e mi alzo a sedere.
Mi ha fatto un cappuccino e sul piattino c'è un croissant al cioccolato.
"Sei uno spettacolo mentre dormi" dice
Io sorrido, faccio per parlare ma lui mi interrompe.
"In realtà, lo sei sempre.." conclude.
Io afferro la tazza e bevo lentamente, mentre lui riordina la camera.
"Il più buon cappuccino è sempre il tuo" dico.
Lui mi guarda e alza gli occhi al cielo: "Lo so" ride.
Mangio il croissant, prendo tutte le cose e le porto in cucina.
Leo mi raggiunge subito e mi cinge, da dietro, la vita con le sue mani, stampandomi un bacio sul collo.
"Non credo di poterti resistere, così in intimo" ridacchia.
Amo questa quotidianità, che fa sembrare di stare insieme da sempre.
"Ti dispiace se oggi sto a casa?" chiedo cercando di evitare il suo sguardo.
"No, figurati. Ci vediamo quando vuoi"
"Domani?"
Lui annuisce, poi prende la chiave della macchina e mi guarda.
Io recupero le mie cose e, insieme, scendiamo le scale.
Saltiamo in macchina e accendo la radio, sperando ci sia qualche canzone che ci ha già unito in precedenza.
E invece parte "sorry" di Justin Bieber.
Mi viene da sorridere: Leo ha passato tutta la serata di ieri a chiedermi scusa.
Noto che durante la canzone lui sorride e mi guarda di soppiatto, poi noto una lacrima sul suo volto.
La asciugo subito con il pollice: "Ehi.." dico, cercando di tranquillizzarlo.
Lui mi guarda, accosta un attimo al marciapiede, mi prende il viso tra le sue mani e mi bacia.
Poi riparte, e io sono ancora più felice di prima.
"I tuoi stanno bene?" chiede, all'improvviso.
"Si.. Perché?"
"Non te l'avevo ancora chiesto.. E Melissa?"
Gli ho parlato di Mel? Quando? Forse ero ubriaca.
"Sta bene anche lei, voleva farmi conoscere uno, ma.. Sei arrivato prima tu" sorrido.
Lui si irrigidisce per un istante, poi torna rilassato. Ho detto qualcosa di male?
Parcheggia davanti al condominio e mi guarda: "Quindi, ci vediamo domani?"
Annuisco e mi tendo verso di lui.
Ci baciamo per qualche secondo, mentre in radio parte Ed Sheeran.
"Ciao amore" mi dice mentre cammino verso il portone.
"A domani" urlo, chiudendolo alle mie spalle.