Prime bugie

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Sotto gli alberi siamo riparati dal sole bollente, e avvolti dall'ombra e da un leggero venticello fresco. Sembra un posto magico.
"Me lo puoi dire almeno qual è la meta?" chiedo sorridendo
"No" risponde divertito
Poi si gira verso di me e mi bacia, è la prima volta oggi, e sento lo stesso brivido alla schiena di ieri.
Gli stringo il viso tra le mani e lui mi prende per la vita.
È un bacio breve, ma intenso.
Continua a camminare e io mi guardo intorno, ed è bellissimo. Ci sono centinaia di alberi ed entra poca luce, il giusto per illuminare il sentiero, pieno di foglioline e fiori.
"Ti pesa molto camminare?" chiede
Scuoto la testa: "Affatto, si sta così bene.."
"Sei sicura?" sorride
Non capisco dove vuole arrivare: "Si, sono sicura"
"Cento per cento?" ride
"Dove vuoi arrivare?" chiedo ridendo a mia volta
Si abbassa leggermente, mi afferra e mi prende in braccio: "Saresti più comoda se stessi così?"
Lo guardo negli occhi, è bellissimo.
"Sto bene sempre, se sono con te"
Lui mi bacia, e poi inizia a camminare, continuando a tenermi in braccio.
Dopo una cinquantina di metri, lo fermo: "Ma come fai a non essere già morto? Quanto diamine sei forte?"
Lui ride, pieno di se.
"Mettimi giù, se muori qui non so più come tornare a casa" ironizzo
Lui mi poggia e mi accarezza la fronte con le sue mani morbide
Continuiamo a camminare e intorno a noi compaiono e scompaiono fiumiciattoli e qualche animaletto.

"Siamo arrivati - esordisce - chiudi gli occhi"
Metto le mani davanti agli occhi per non vedere fino a quando non dice 'puoi guardare'.
Tolgo le mani e vedo davanti a me un fiume con l'acqua limpidissima e intorno un prato perfetto.
"Dove li trovi tutti questi posti incredibili?" chiedo guardandomi intorno emozionata
"Questo è il mio posto" dice
"Ci vieni spesso?"
"Ogni tanto. Quando ho qualche decisione da prendere, oppure ho qualche problema. È, da quando mi sono trasferito, il mio posto preferito. Adoro sentire il rumore dell'acqua contro i sassi e il venticello che muove leggermente gli alberi."
Lo ascolto mentre parla quasi con le lacrime agli occhi, e io sorrido.
"Sei bellissima.." si interrompe, deglutendo
Abbasso lo sguardo, temendo di arrossire.
"Sei bellissima sempre, ma in questo posto sembri quasi magica" conclude
Io mi guardo i piedi, poi rivolgo gli occhi a lui e sorrido, sinceramente.
"Grazie di avermi fermato quel giorno in libreria" dico alla fine
Lui fa un passo verso di me e mi stringe a se, ed io sento il suo cuore battere.
"Grazie a te di non avermi preso per stalker" ride
Inizio a ridere anche io, e ci guardiamo.
Lui si siede per terra, e io faccio lo stesso.
"C'è qualche animale pericoloso?" chiedo
Lui ride ancora più di prima: "No, se ci fossero stati non ti avrei portata qui"
"Quindi se metto i piedi in acqua non rischio che uno squalo me li divori?"
"Ho sentito una storia simile una volta, sta a lei decidere se correre il rischio, signorina" ironizza
Mi aggiusto i capelli, imbarazzata.
Sfilo le scarpe e metto i piedi dentro il ruscello, si sta benissimo, mentre un leggero venticello mi rinfresca il viso.

"Hai fame?" mi domanda
"Un po'"
Apre lo zaino che aveva in spalla da quando siamo arrivati e tira fuori una tovaglietta, un contenitore di plastica, due forchette, due bicchieri e una bottiglia d'acqua.
"Ti piace l'insalata di riso?"
"Scherzi? È uno dei miei piatti preferiti!" quasi urlo
Abbasso la voce: "Se non si fosse capito, si"
Lui ride ancora: "Sembra che io e te siamo stati fatti per stare insieme"
Io sorrido: "Forse"
Apre il contenitore trasparente e versa un po' di riso nei due piatti, poi mi avvicina il mio.
Iniziamo a mangiare
"L'hai fatta tu?" chiedo
Annuisce
"Sei il re anche delle insalate di riso" rido
Sorride orgoglioso: "Sono il re in tante cose.." dice guardandomi divertito
Gli do una pacca sulla spalla: "A nuotare come te la cavi?"
"Cosa?" chiede
Ma prima che io riesca a rispondere, sono già in acqua.
"Ma hai mangiato!" mi ricorda ridendo
"Se ti butti in acqua prima che inizi la digestione non succede nulla, l'ho letto da qualche parte" rispondo prima di rimettere la testa sotto l'acqua
Sento delle mani sulle mie braccia, mi giro e vedo Leo davanti a me.
"Eccomi, non vorrei iniziasse la digestione" scherza
Io arriccio le mie gambe intorno al suo busto, e gli cingo il collo con le braccia.
"Non hai risposto alla mia domanda" gli ricordo
Lui mi guarda perplesso.
"Come te la cavi a nuotare?" ripeto
"Sono il re anche in quello"
"Dimostralo"
Inizia a nuotare a stile, e io lo guardo mentre prova a non affogare e scoppio a ridere: "Ma sai a malapena tenerti a galla" commento
Lui corre da me e inizia a farmi il solletico
"Basta!!" urlo ridendo
"Non smetterò fino a quando non mi chiederai scusa"
Io sto zitta.
"Allora?" incalza lui
"Scusa!" grido sempre più divertita
"Potrei anche perdonarti" risponde posandomi un dolce bacio sulle labbra

Sono le sei e mezza, e il tempo è volato, chiacchierando, scherzando e giocando insieme.
Stasera mi va di uscire senza Leo, non ho intenzione di sacrificare la mia vita a lui e passare ogni istante insieme, stare insieme non vuol dire essere gemelli siamesi.
"Sei stanca?" chiede, quasi leggendomi nel pensiero
"Mm, si, ti dispiace se torniamo a casa?"
Scuote la testa sorridendo: "Stasera che vuoi fare?"
Alzo involontariamente gli occhi al cielo: "Credo resterò a casa" mento
Ho provato ad impormi di non dire bugie fin da subito, però non ho resistito.
"Ah.." commenta lui
Gli prendo la mano, cercando di rimediare al suo imbarazzo e gli sollevo il viso con il pollice, poi lo bacio dolcemente.
"Sono solo stanca" spiego
Lui sorride, raccogliamo le cose sparse per il prato e ci incamminiamo verso la moto.
Saltiamo in sella, e partiamo, verso casa.
Durante il viaggio mi guardo intorno, stiamo in silenzio e noto ogni tanto che lui finge dei colpi di tosse, come se stesse iniziando a parlare, ma poi non dice nulla.
"Tutto bene?" chiedo allora
Annuisce leggermente.
Arriviamo sotto il condominio, lui parcheggia e mi fa scendere, poi mi sfila il casco.
Lo poggio sulla sella, guardo Leo e gli sorrido.
"Grazie per oggi" dico
Si avvicina per baciarmi, e mi lascia un leggero bacio.
"Grazie a te" risponde portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Mi allontano dalla moto sorridendo e, quando sono finalmente dentro casa, mi chiudo la porta alle spalle. Sono distrutta.

Senza scappare mai più|| Leonardo DecarliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora