Io non lo so

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"E tu, che mi racconti?" chiedo cercando di non pensare al messaggio.
"È stato tutto.. Perfetto" sorride a tremila denti.
"Sembri così felice" le stringo le mani
"Lo sono" mi corregge.
"Quindi, cosa avete fatto di bello?"
Mi racconta la serata e anche se dice che non hanno fatto niente a casa di Paolo, io ci credo poco.
"Com'è la sua casa?" domando
"Beh.." inizia
La interrompe la suoneria del mio telefono.
Lo prendo subito in mano e accendo lo schermo, leggo: 'Va bene'
Questa risposta sembra così disinteressata, che mi fa riflettere.
Non sono sicura di ciò che sto facendo.
'Dove?'
Il telefono squilla quasi subito: 'Sono in  macchina, aspettami a casa'
Mi rilasso, sento già le farfalle nello stomaco.
"Eli, puoi finire dopo di raccontarmi? Sta arrivando Leo e io mi devo preparare"
Lei mi sorride: "Certo"
Io corro in bagno e mi getto sotto la doccia
Decido di indossare un vestitino floreale che arriva a metà coscia, con dei sandaletti.
Lascio i capelli sciolti e rimango struccata.
Dopo poco suona il campanello, e io corro ad aprirlo.
"Fammi sapere" dice Elisa sorridendo mentre mi si avvicina.
Annuisco timidamente e apro la porta

"Ehi" sorride
Non so bene come comportarmi. Dovrei dargli un bacio sulla guancia? O è meglio tenere le distanze? Sono così confusa, non so come muovermi e cosa dire.
"Buongiorno" bisbiglio poi
"Hai fatto colazione?" domanda
"Ho bevuto un the.."
"Vieni, andiamo al bar. Però non in quello dell'altra volta"
In questo momento non so cosa pensare: nello stesso momento in cui ha pronunciato queste ultime parole io stavo pensando esattamente la stessa cosa. Non voglio andare nello stesso bar dell'altra volta.
Salgo in macchina e sento di nuovo l'odore di muschio bianco che c'era sempre nella sua Mercedes. Mi è mancato quel profumo, anche se è da poco che non lo sento.
"Insomma, come stai?" rompe il silenzio
Abbasso lo sguardo: "Tutto bene, e tu?"
Alza le spalle leggermente: "Mm, diciamo bene"
"Dove stiamo andando?" chiedo, pentendomi subito dopo della mia domanda. Mi aveva sempre detto che non diceva la meta, preferiva le sorprese.
"Non te lo dirò, neanche stavolta"
Come non detto.
"Hai qualche novità?" chiede
Alzo le spalle: "Nah, niente di nuovo, tu invece?"
Fa un sorrisetto. In questo momento ho un po' di paura. Cosa vuol dire quel sorriso? C'è qualcun'altra nella sua vita? Ho sbagliato a scrivergli? Un mucchio di domande mi si affollano in testa. Maledetta a me quando mi sono ricordata dei suoi video su youtube.
"Quindi?" incalzo
Ho paura di sembrare impaziente, ma non resisto più. E se ci fosse già un'altra? Come farò?
"Sei così ansiosa?" domanda
Mi accorgo che sta tenendo apposta la tensione alta e questo allo stesso tempo mi fa impazzire e mi rende estremamente agitata e nervosa.
"Era una semplice domanda.." provo a giustificarmi.
"Capisco"
Continua a non rispondere alla domanda.
"Non rispondi?" lo fisso
Lui continua a guidare: "No Ali, nessuna novità"
Mi sento sollevata, ma anche tesa. E se mi stesse mentendo?
Che senso avrebbe mentirti? suggerisce il cervello.
Mi rilasso sul sedile.
"Arrivati" dice un paio di minuti dopo.
"Dove siamo?"
"È un bar in cui vengo spesso. Ha un significato speciale"
"Cioè?"
"Magari te lo spiegherò più avanti.."
Quel 'più avanti' mi dona un po' di speranza, c'è ancora qualche possibilità che torneremo insieme? 
Non siete mai stati insieme, insiste una voce nella mia testa.
Entriamo nel locale ed è bellissimo, è molto colorato ed elegante.
"Ciao Lore, possiamo metterci qui?" urla Leo ad un barista
L'amico annuisce.
Ci sediamo in un tavolino che da su una finestra.
"Allora, volevi parlarmi.." dice
"Si" lo interrompo
"Non posso nasconderti che dall'ultima volta, temo questa frase"
Sorrido lievemente: "Niente di preoccupante"
"Bene, allora sono pronto"
Prendo un bel respiro: "Ho pensato molto ultimamente, Leo. Per quanto provassi a convincermi che non eri davvero ciò che volevo, non ci sono mai riuscita completamente. Non so perché provassi a tenerti a distanza, forse ho paura, ho semplicemente paura che anche tu possa deludermi, abbandonarmi, e che tutto possa scomparire in un attimo."
Vedo che accenna un sorriso mentre parlo.
"Sei così carina"
COSA SIGNIFICA 'SEI COSÌ CARINA'???
Mi assale una marea di dubbi.
Sorrido, non sapendo cosa fare e cosa dire.
"Ali, io non lo so"
È arrivata dritta al cuore la frase che non volevo sentirmi dire.
"Cosa vuol dire?"
"Sei così confusa.. E piccola. Non sai neanche tu cosa vuoi. Credimi, tutti hanno paura. Tu hai paura che io ti possa deludere, ma a me chi da la certezza che non mi abbandonerai altre mille volte?"
Per un attimo non sento più nulla e mi si appanna la vista. Mi sta rifiutando?
Non vuole più avere a che fare con me?
Non riesco a capire.
"Io non lo so" ripete abbassando lo sguardo
Non riesco a parlare.
Lui mi guarda e io sto zitta.
Si avvicina il cameriere, ma io sono ammutolita.
"Lei prende un cappuccino e un croissant, io un caffè" dice
Non volevo il croissant, o forse si.
Il ragazzo prende l'ordinazione e si allontana.
Io mi fisso le mani, sulle cosce.
Pensavo davvero che sarebbe bastato scusarsi per ottenere tutto come prima?
"Va bene" dico ad un certo punto
"Va bene? Va bene cosa?"
"La tua decisione"
"Non è una decisione - inizia - semplicemente Ali, non puoi aver mandato via tanti dubbi in un secondo. Questo è semplicemente un momento di ricaduta. Poi tra un mese mi mollerai perché 'non sai cosa vuoi' e questo succederà così tante volte... Non so, non lo so davvero. Non sai neanche tu cosa desideri."
"Si.."
"Si cosa?" mi interrompe
"Siamo lontani da casa?" concludo io
"Un po'"
"Quanto ci metto a piedi?"
"Ma no, ti accompagno"
"Leo, non c'è bisogno"
"Insisto, mica dobbiamo fingerci estranei"
"No, vado da sola" insisto e lo fulmino con uno sguardo
Mi alzo e prendo la borsa.
"Ali, maledizione, aspettami" urla
Io esco dal locale e inizio a camminare per le strade, senza avere la minima idea di dove io stia andando.
Cosa sto facendo? Magari mi sto allontanando da casa.
C'è un sole meraviglioso, decido di camminare, chissà dove arriverò.
Un monte di pensieri mi fanno girare la testa, perché sono così stupida?
Maledizione a me.

Senza scappare mai più|| Leonardo DecarliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora