Ho visto male?

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"Chi è?" rispondo al citofono.
"Sono Chiara, scendete?" risponde una vocina dolce.
"Si, arriviamo" chiudo la cornetta e corro a prendere la borsa.
Elisa mi raggiunge e insieme scendiamo le scale.
"Eccovi" ci accoglie Laura.
Inizia la processione dei saluti, due baci qui, due baci li.
Poi arriva il turno di Alessandro: "Che bella che sei stasera" sussurra prima di darmi i consueti due baci.
Arrossisco: "Grazie! Anche t.. - mi interrompo - è il vestito della mia maturità" mi schiarisco la voce.
Lui se ne accorge, ma non dice nulla, limitandosi a sorridere.
"Il ristorante non è troppo vicino, abbiamo due macchine per arrivarci. Vai con Francesco o con me?" mi chiede
"Vengo con te" sorrido, notando imbarazzata che tutti ci guardano e che la macchina dell'altro mio amico è già piena.
Mi siedo, allaccio la cintura e lui parte.
"Ti sei ripresa bene vedo.." commenta Laura da dietro.
Rido: "Ho dormito come un ghiro!"
"È quello che ci vuole dopo una sbronza come si deve" commenta Chiara.
In dieci minuti siamo al ristorante. Apro lo sportello e scendo.
Alessandro mi tende la sua mano, per non farmi cadere nel sentiero di ghiaia, poiché ho deciso di mettere i tacchi stasera.
"Non hai fatto la scelta più comoda" commenta lui ridacchiando mentre mi aiuta a camminare.
"Non immaginavo ci fosse la ghiaia!" mi sento in imbarazzo.
Entriamo nel locale e un cameriere ci scorta al tavolo: "Ecco, a voi" ci sorride cordialmente.
Io mi siedo tra Elisa e Chiara, cercando di evitare il contatto con il mio amico.
"Sapete che stamattina mi ha scritto Giacomo?" ci informa la ragazza schizzinosa.
Faccio fatica a ricordare chi sia Giacomo: poi mi viene in mente il ragazzo di ieri, quello rozzo.
"Che ha detto?" chiede disinteressata Carolina.
"Mi ha scritto che gli manco tanto, e che con Teresa ha chiuso."
"Dev'essersela trombata come si deve" ridacchia Giovanni.
Francesco gli lancia un'occhiataccia.
"Non mi importa cosa ha fatto fino a stamattina. Ma la cosa più importante è che più tardi ci raggiunge, e vedrete com'è cambiato"
Vedo tutti alzare gli occhi al cielo, come disperandosi.
Non capisco: non saranno affari di Chiara se continua a uscire con quell'essere spregevole? Agli altri cosa cambia?
Decido di non intervenire, perché non sono abbastanza informata da poter dare la mia opinione.
Mi avvicino all'orecchio di Elisa e le sussurro: "Perché siete tutti così duri con lei? Magari lui è interessato davvero.."
Lei cerca di trattenere una risata: "Sono più o meno due anni che lui torna e poi se ne va quando ne trova un'altra. Ormai per lui, lei è quella che c'è sempre"
"E anche se fosse, se lei è contenta così, a voi cosa cambia?"
Fa spallucce, poi inizia a parlare con Francesco, dall'altra parte del tavolo.
"Volete qualcosa da bere, oltre l'acqua?" ci chiede Laura.
Si girano tutti a guardarmi e io rido: "Direi di no"
Tutti annuiscono per dare la conferma, così appena arriva il cameriere, sappiamo cosa prendere da bere.

"Quindi, quando inizi i corsi tu?" mi interroga Chiara.
Controllo il telefono: è il 7 settembre.
"Tra tredici giorni.." mormoro
"Hai paura?" sorride provando ad incoraggiarmi
"In realtà un po' - ridacchio - spero di aver fatto la scelta giusta."
"Si può sempre cambiare" si intromette Giovanni, che smette per un istante di ingozzarsi di pane.
"Non mi sembra bello.. - inizio - quindi chi voi fa comunicazione?" chiedo
Laura e Carolina alzano la mano.
"Magari il primo giorno passiamo a prenderti" propone la fidanzata di Francesco.
"Così non mi perdo.." rido
"Anche io studio lì vicino comunque" si intromette Alessandro.
"Si, ma ce la siamo già prenotata noi" gli dice la mia amica.
Gli sorrido, lui ricambia: "Quando hai bisogno di un passaggio, chiama"
Anche Leo studia lì vicino, non credo avrò mai bisogno di passaggio da nessuno.
Rinuncio all'impulso di dirlo a tutti, così sto zitta e annuisco, pur sapendo che non lo chiamerò mai.
Elisa prende la parola: "Paolo mi ha chiesto di andare da lui qualche giorno, perché il coinquilino è dai suoi per due settimane"
Cosa? Perché queste cose le dice solo davanti a tutti i suoi amici e a me no?? Non sono io la sua coinquilina?
"E tu che gli hai detto?" domanda Giacomo arrivando da lontano.
Si siede affianco a Chiara, le accarezza i capelli: "Come stai tesoro?"
Vedo i miei amici alzare gli occhi al cielo.
Lei gli sorride ammaliata: "Bene, e tu?"
Lui la bacia, spostandole delle ciocche di capelli dietro le orecchie: "Ora bene.."
Che frase scontata. Se è davvero la persona che mi hanno descritto, io non vorrei neppure che mi sfiorasse.
Elisa fa finta che non sia successo nulla e continua a parlare: "Così io gli ho detto che ci devo pensare: devo vedere se Alice se la sente di stare sola"
In realtà domani torno da Leo, penso.
Sorrido, come per dire 'ne parliamo dopo'.
Non riesco a capire perché, ma davanti alla compagnia mi sento a disagio a parlare di Leonardo e della nostra storia.
Tutti si aspettavano una mia risposta, così rimangono a guardarmi.
Tutti tranne Chiara e Giacomo, che sono già spariti.
"L'ha già rapita?" chiedo, cercando di distogliere l'attenzione da me.
Come si accorgono dei due posti liberi, iniziano a ridere: "Non ci credo, sempre la solita fessa e sempre il solito stronzo" commenta Laura arrabbiata.
Mentre mi stiro, provando a non farmi notare, giro con lo sguardo il locale.
Vedo una tavolata, in fondo, in cui riconosco Amedeo, un amico di Leo.
Non doveva uscire con lui ieri? Sono insieme anche oggi?
Socchiudo gli occhi, cercando di esaminare i componenti della tavolata. Riesco ad intravedere un ragazzo che sono certa di aver incontrato insieme a Leonardo in discoteca.
Ma quindi lui dov'è?
Magari oggi è rimasto a casa, suggerisce il mio cervello.
Magari è con altri amici, penso io.
Di spalle, vedo un ragazzo, che scherza con una ragazza affianco a lui. Biondina, carina.
Il ragazzo indossa la maglia di Leo.
Si gira di profilo, imboccando la ragazza.
Qualcuno mi dica che ho visto male.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 18, 2016 ⏰

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Senza scappare mai più|| Leonardo DecarliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora