Uno stalker in casa

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Sento la voce di Elisa: "buongiorno tesoro"
E mi sveglio, aprendo gli occhi la vedo con un vassoio in mano. Lo poggia sul comodino e sopra ci sono the, biscotti, una fetta di torta e lo yogurt.
"Ti serve altro?" mi domanda
Guardo la sveglia. Sono le dieci, ho dormito solo quattro ore e ho sonno.
"No, grazie."
"Scusa se ti ho svegliata, però oggi dobbiamo uscire, non potevi dormire fino a sera"
Io cerco di sorridere, anche se appena sveglia non mi riesce. "Si, tranquilla. Dove andiamo?"
Lei alza le spalle: "Dove vuoi tu"
Poi mi sorride: "Ieri ho visto come ti guardava quel ragazzo"
"Chi?"
"Leonardo.. avresti dovuto lasciarti accompagnare a casa"
Io rido: "Ci siamo conosciuti in libreria ieri, è molto carino"
Lei mi da una pacca: "Confermo, è davvero carino - ride - è anche molto educato e cortese, no?"
"Ieri ho conosciuto Tommaso - dico provando a sviare il discorso - è stato molto carino"
"Ah ecco con chi eri, qualcuno che ti interessa allora c'è!"
"Non pensare male, è semplicemente stato gentile. Mi ha dato il numero, ma non credo lo chiamerò. Non voglio impegni, è estate"
Lei ride: "Hai capito tutto della vita, amore"
Poi se ne va, lasciandomi fare colazione.
Prendo in mano il cellulare e fisso lo schermo, in cui c'è il numero di Tommaso.
Lo chiamo? Non lo chiamo?
Non lo chiamo, deciso.
E poi a settembre lo avrei rincontrato all'università, se era destino che stessimo insieme, ci saremmo incontrati di nuovo.

Dopo aver mangiato, mi alzo e corro a prepararmi in bagno.
Mi faccio la doccia, e poi decido di mettermi degli short di jeans a vita alta e un crop-top nero, con dei sandaletti bassi, comodi.
Non mi trucco, metto solo il mascara e il burro cacao al miele, il mio preferito.
Sono le undici e mezza e sono pronta a qualunque cosa questa giornata mi riserverà.
Vado a sedermi in salotto ed accendo la tv, per la prima volta da quando sono in quella casa. Trovo un film di Tim Burton e decido di guardare quello.

Dopo un'ora la porta si apre ed entra Elisa, seguita da Simone.
Voglio morire, questo ragazzo deve sparire dalla mia vita, non ne posso già più.
Lui mi guarda e mi sorride, cercando di non parlare.
Lei mi si avvicina e si butta sulla poltrona affianco alla mia: "ciao"
Io le sorrido: "a te, dov'eri?"
Cerco di ignorare quel ragazzo quanto più possibile, fino a quando non si siede sul divanetto bianco alla mia sinistra
"Sono andata a vedere una piccola esposizione di quadri di Caravaggio al museo"
Io ho sempre avuto una grande passione per Caravaggio: "sul serio? - chiedo emozionata - fino a quando la lasceranno?"
Prende la parola Simone: "Credo che rimarrà per almeno una settimana, era davvero interessante. Se vuoi ti ci accompagno"
Io gli sorrido, e cerco di cambiare argomento ma senza sembrare troppo antipatica: "piace anche a te l'arte?"
Lui si fa prendere la mano: "Si, tantissimo... In un museo a pochi minuti da qui c'è anche la mostra su Raffaello e pensavo di andarci proprio domani, ti va?"
Un appuntamento. Sul serio?
Ho iniziato a pensare che questo ragazzo fosse matto, dopo un trattamento del genere, mi stava invitando ad uscire? Non ci potevo credere.
Cerco di trovare una scusa e con un piccolo colpo provo a far parlare Elisa, che era però distratta dal film.
"Ehm, proprio domani dobbiamo fare una cosa importante per la casa, mi dispiace" riesco a dire
Lui mi guarda dispiaciuto: "Possiamo andare anche un altro giorno se ti viene meglio"
Non capisce, devo essere più chiara.
"Forse è meglio di no"
Lui abbassa lo sguardo, imbarazzato.
Elisa finalmente partecipa alla conversazione: "questa settimana per me e Alice è molto impegnata, viene male"
Simone ci prova ancora: "Questa mostra la lasceranno per almeno un mese, abbiamo tempo" dice, sorridendomi
La mia coinquilina si rende conto che c'è tensione nell'aria e decide di essere chiara e diretta: "Ali, alla mostra ho incontrato il tuo ragazzo e mi ha chiesto di te"
Io ero perplessa. Il mio ragazzo? Da quando ero fidanzata?
Ma le ho retto il gioco: "E tu che gli hai detto?"
Lei ride: "Che stavi ancora dormendo e che sei la solita pigrona."
Simone si fa serio: "Ah, sei fidanzata?"
Io abbasso lo sguardo, lascio parlare Elisa. Lei ha tirato fuori questa storia, lei deve arrangiarsi.
Lei mi guarda, io la guardo.
Poi dico: "Niente di serio"
Lui mi guarda divertito: "Una botta e via?"
Io involontariamente gli do una pacca sulla spalla: "Non sono una di quelle, che hai capito!"
Lui si scusa, e si alza, come per andarsene. Finalmente.
Poi si mette in ginocchio davanti a me, mi prende lentamente la mano e mi da un piccolo bacio sulle nocche.
Io ritiro la mano, gli sorrido e lascio che saluti la mia amica.
Poi se ne va, uscendo dalla porta.

"Ma da quando io sono fidanzata?" chiedo mentre Elisa stava cucinando il pesce
Con un soffio si sposta il ciuffo da davanti gli occhi, poi mi guarda: "Era un modo per troncare quella situazione, dai. E comunque l'ho incontrato davvero"
"Chi?"
"Leonardo"
Io sorrido ripensando ai suoi bellissimi occhi: "E ti ha davvero chiesto di me?"
Lei ride: "Mi guardava, ma probabilmente è troppo timido per avvicinarsi e chiedere informazioni"
"O magari ti trovava carina, che ne sai?" dico ridendo
"Stareste bene insieme - si interrompe e mi fissa - hai deciso cosa fare con Tommaso?" conclude
Io abbasso lo sguardo: "Non lo chiamerò, ieri ho anche sbagliato a ballarci, detesto dare false speranze alla gente."
Lei si alza e camminando verso la cucina la sento che dice: "Secondo me invece ti interessa già qualcun altro.."
Io fingo di non sentire e mi chiudo in camera ad ascoltare musica e scrivere il mio diario personale.
Poi, all'improvviso, il cellulare suona.
Numero sconosciuto.
Chi è?

Senza scappare mai più|| Leonardo DecarliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora