Vorrei parlarti

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Arrivo e inizio a ballare, bere, e chiacchierare con gente a caso.
Sento una voce dietro di me:"Ciao tesoro"
Mi giro, è Tommaso.
"Ehi!" urlo per farmi sentire
"Come stai?"
Annuisco come per dire 'bene'.
"Balli?" chiede
Ci penso un attimo, ma alla fine.. Se non ballo, cosa sono venuta a fare?
Gli prendo le mani e iniziamo a ballare insieme, fino a quando lui inizia a strusciarsi a me, e lo allontano.
"Non prendere troppa confidenza.." gli dico all'orecchio
Lui mi stringe a sè e si avvicina al mio orecchio: "Non usare questa voce così sensuale, non riesco a resistere" sussurra mordendomi il lobo.
Confusa e insicura provo a sorridere e continuiamo a ballare, e lui prova a tenersi più distante possibile.
Ad un certo punto mi palpa il sedere.
Lo ammonisco con lo sguardo, lui mi sussurra ancora: "Non posso resisterti, ti prego, fammi essere il tuo principe stasera"
È davvero carino, ma io penso a Leonardo.
Scuoto la testa ridendo: "Non sono mica una puttana"
"Puoi essere la mia puttana" mi morde il collo
"Tom, ti prego, o devi andartene"
Lui si allontana un attimo, corre a prendere un drink, e me lo porta: "Magari con questo sei meno suora" mi dice con uno sguardo intrigante.
Lo butto giù in un attimo e mi stringo a Tommaso, involontariamente.
"Ti prego.." mi scongiura
"Ci vediamo dopo" gli dico allontanandomi
Lui prova a inseguirmi ma mi rifugio in bagno per un po'.
Quando esco, non c'è più.
"Ciao bellezza" sento
Mi volto e vedo il ragazzo che era con Leonardo qualche sera fa.
"Ciao" gli sorrido
"Come mai sola soletta?" si avvicina
"Mi andava di ballare"
"Balli con me?"
Scuoto la testa: "Tra poco me ne devo andare"
"Va bene, salutami Leo" e mi da una pacca sulla spalla
Come fa a sapere che esco.. Uscivo.. Con Leo?
Vedo in lontananza Elisa e le corro incontro: "Eli.. eccoti"
"Tesoro, ma dov'eri finita? Ti stavo cercando ovunque"
Abbasso lo sguardo: "Che ora è?"
"Sono le due e un quarto"
"Torniamo a casa?"
Annuisce, mi prende a braccetto ed usciamo dalla discoteca.
Quando arriviamo a casa, mi butto sul letto: "Grazie di essere venuta" dico ad Elisa
Lei mi sorride.
"Di Paolo mi racconti domani, ora non ho testa" biascico prima di addormentarmi

Mi alzo e vado in cucina dove trovo elisa in pigiama che beve il caffè.
"Ma buongiorno" mi dice
"A te" mi stropiccio gli occhi
"Ieri eri in condizioni pessime" commenta ridacchiando
"Lo so.. - rido - ma insomma, com'è andata ieri sera?"
Le si accende una scintilla negli occhi: "Bene, molto bene"
"Su, racconta" sorrido
"Siamo andati in un posto molto carino, un ristorantino vicino a parco Sempione, con passeggiata annessa, logicamente. È stato dolcissimo, divertente e ho notato che è molto sarcastico, fortunatamente...."
Continua a raccontare e io la ascolto, ma con la testa sono da Leonardo.
Quando conclude io sorrido: "Sei felice?"
"Molto"
"Si vede.." commento divertita
"Poi mi ha chiesto se voglio stare con lui"
"E me lo dici così, come fosse niente?" domando emozionata
Lei abbassa lo sguardo: "Insomma, erano mesi che uscivamo.."
"E tu cosa gli hai detto?"
So benissimo cosa gli ha risposto ma è buona educazione chiedere, suppongo.
"Ovviamente, si" le brillano gli occhi
"Sono così felice per te" le dico stringendola in un abbraccio
"E tu?" mi chiede
Faccio spallucce: "Ieri è passato a casa.."
Fa una faccia preoccupata notando il tono della mia voce: "E..?" incalza
"Non so, gli ho detto ciò che pensavo ma lui non sapeva bene cosa dire.. Alla fine gli ho detto che avrei voluto uscire da sola ieri sera.."
È perplessa: "E lui cosa ti ha risposto?"
"Ha detto che andava bene.. E poi se n'è andato.."
"Come ti senti, tu?"
"Ieri non ho pensato ad altro che a lui" le confesso
"Scrivigli, no?"
Ci penso un attimo, ma mi rendo conto che sembrerei una stupida: "No.. Ieri l'ho mandato via e se oggi gli scrivessi, sembrerei così bipolare, stupida e incoerente.."
"Ma tu, cosa vuoi?" mi chiede
Non so neanche cosa dirle: "Ieri me l'ha chiesto anche lui.. Ma io non lo so"
"Non sai cosa vuoi?"
Scuoto la testa.
"Pensaci" mi dice accarezzandomi la guancia.
"Forse ho bisogno di un attimo di pausa"
"Diglielo"
Annuisco. "Ma come?"
"Le cose è meglio dirle chiaramente, senza fraintendimenti" sorride
Sono d'accordo. Mi alzo e vado a prendere il telefono, e scrivo un messaggio a Leo 'Vorrei parlarti'
Chissà cosa penserà quando leggerà questo messaggio, in genere le persone che mi dicono "dobbiamo parlare" o simili, mi fanno venire l'ansia ed innervosire oltremodo.
Ma non sapevo cos'altro scrivergli, e dirgli che avrei voluto una pausa per telefono non mi sembrava la cosa giusta. Non abbiamo mica tredici anni.
Mi arriva quasi subito una risposta 'Al bar sotto casa tua?'
Rispondo immediatamente 'Tra mezz'ora?'
'A dopo' mi scrive
Corro a prepararmi, e dopo un quarto d'ora sono pronta.
Mi siedo sul divano mentre aspetto che passino gli ultimi minuti. Sono un po' in ansia, non so cosa gli dirò.
"Tutto bene?" mi chiede Elisa
Non mi ero neanche accorta che fosse dietro di me.
Annuisco: "Un po' tesa.."
"Rilassati, non hai nulla di cui preoccuparti"
Provo a sorriderle ma non riesco molto bene a fingere.
Quando mi alzo, poco dopo, pronta a scendere, suona il campanello.
"Non so se sono pronta" dico a me stessa
Elisa mi sente e risponde: "Lo sei"
Prendo un bel respiro e apro la porta.

Senza scappare mai più|| Leonardo DecarliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora