Capitolo 2.

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Non so precisamente quante ore ho passato in questo aereo del cavolo, so solo che mi sono addormentata e mi sono appena svegliata perché la mia stupida sorellina ha urlato: "Cavolo, siamo a New York!!"

Non vi nego che le avrei sicuramente dato un pugno in faccia. Sbuffando mi alzo dal sedile. L'aereo è atterrato da poco e stiamo aspettando che le persone scendano.

Scesi dall'aeroporto, andiamo a prendere le valige per poi chiamare un taxi per portarci nella nostra nuova casa.

"Siete emozionate per questo trasferimento?" dice papà sorridendo e chiudendo la portiera del taxi.
"Ovvio!! Non vedo l'ora di visitare tutto!!!" dice mia sorella.
Mamma e papà ridono e poi mamma mi chiede cosa ne penso.
Cosa posso pensarne? Per colpa di un lavoro mi sono dovuta allontanare da tutto quello che ha caratterizzato la mia esistenza!

"Cosa posso pensarne? Sono felicissima." dico ironicamente, alzando gli occhi al cielo. Mamma mi lancia un'occhiataccia e io non faccio altro che sbuffare.

Dopo poco raggiungiamo la nostra abitazione.
È bellissima esternamente. È ricoperta da mattoni e ci sono delle piccole piante intorno alla casa. Entrando dalla porta vediamo un salone color panna con un divano marrone e di fronte c'è una televisione a schermo piatto.
Poco distante dalla televisione c'è una porta in cui c'è la sala da pranzo con la cucina. La sala è di color grigio chiaro e ci sono dei mobili bianchi e neri. Saliamo le scale e visitiamo le stanze di sopra attraversando il corridoio in cui nei lati si trovano ciascuna di essi. A destra c'è un bagno abbastanza grande color beige con mobili, vasca, wc e lavandino bianchi. Di fronte al bagno c'è la camera di mamma e papà. Le pareti sono di colore giallo e c'è il letto matrimoniale che occupa la maggior parte della stanza. In entrambi i lati ci sono dei cassetti e di fronte al letto c'è uno specchio con accanto una televisione. Uscendo dalla camera dei miei vedo la camera che mia sorella ha scelto e un altro bagno che ha la stessa grandezza dell'altro, ma le sue pareti sono rosse e al posto della vasca c'è la doccia. La camera di Jane è arancione e il suo letto è a forma di cuore e ha le coperte beige. Il suo armadio è beige come la scrivania che ha al lato sinistro della porta. Il corridoio finisce con l'ultima stanza, la più importante per me: la mia camera.
Le pareti sono di colore bianco e i mobili sono in legno. Il letto è in legno e sul lato destro c'è una cabina armadio fatto dello stesso materiale del letto. Davanti a quest'ultimo c'è un balcone più o meno piccolo con vicino un albero. Vicino al balcone c'è una scrivania.
È molto bella, la amo già.

Scendo al piano di sotto volendo aiutare mia madre, ma lei mi dice che sarebbe stato meglio se fossi andata a vedere New York. Decido di visitare la mia nuova città, alle valige ci avrei pensato dopo.

Eyes full of you. [#Wattys2016]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora