Capitolo 50.

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Leigh's POV.
Torno al tavolo come se non fosse successo niente e vedo i ragazzi che ridono e scherzano.

Cameron si gira verso di me e mi sorride, è un sorriso dolce e amorevole.
Mi siedo accanto a Sierra notando Cameron che mi fissa.

"Leigh, ho pensato che potresti pranzare da noi e poi oggi, semmai, andiamo a fare un giro."
"Mh.." Fisso Cameron e poi rivolgo lo sguardo verso Sierra. "Credo possa andare bene." Sorrido.
"Siii!" Esclama Sierra entusiasta e Cameron la guarda sorridendo e scuotendo la testa.

Dopo aver pagato, ci incamminiamo verso la macchina.
Arrivati li prendiamo le stesse postazioni di prima e il ragazzo vicino a me mette in moto.
Telefono mia madre per avvertirla.

"Leigh?"
"Mamma,mangio da una mia amica."
Urla entusiasta e sono costretta ad allontanare il telefono dall'orecchio. Sono sicura che tutti hanno sentito quell'urlo.
"Mamma ma che ti prende?" Sbotto.

Non può fare così, mi farà venire un infarto.

"Scusami ma non sapevo avessi un'amica." Dice ridacchiando mentre io mi metto una mano in fronte e chiudo gli occhi scuotendo la testa.
"Dovresti portarla a casa? Com'è? È brava? È simile a te? Oh, non sai quanto sono contenta. Quanti anni ha? È di qui? E.."

Continua a parlare a vanvera e vorrei sotterrarmi, ma, poi, mi viene un'idea.

"Mamma? Mamma? Che stai dicendo..mamma?" Dico mentre la sento perfettamente. "Mamma, non ti sento. Mamma? Va bene ci sentiamo prima che cade la linea. Tu-tu-tuuu." Dico e poi stacco.

Dopo essersi assicurati che io abbia staccato ridono tutti ed io divento visibilmente rossa.

"Tu-tu-tuuu? Ma dai, davvero?" Dice Cameron ridendo.
"Non prendermi in giro!" Esclamo per poi ridere.

"Ah, Cameron potresti fermarmi fuori scuola? Ho la macchina li." Chiede gentilmente Daniel.

Vedo le nocche di Cameron sbiancarsi sul volante e lo vedo serrare la mascella.
"Certo,come no." Dice a denti stretti.

Accompagniamo Dan fuori scuola che saluta tutti con un ciao che tutti ricambiamo, ovviamente, tranne Cameron.

"Leigh, ti chiamo dopo." Mi dice prima che Cameron possa mettere in moto.

Dopo aver sentito quella frase mette in modo e corre per le strade della città.

"Cameron, vai più piano." Dice Sierra.
"Si, Cam." Gli poso una mano sulla spalla. "Vai più piano."
Sembra rilassarsi sotto al mio tocco per un po' e rallenta.

"Dylan, rimani anche tu a casa?" Chiede sospirando rumorosamente.
"Mh, certo, se per voi non è un problema."
"Se va bene a mio fratello, va bene anche a me." Dice Sierra sorridendo e Cameron sorride mentre continua a guardare la strada.

È incredibile quanto siano legati. Mi si scioglie il cuore sentire quella frase detta da Sierra e indirizzata a suo fratello. È come se fossero una cosa sola e indistruttibile, non c'è niente di meglio di vedere Cameron così felice di fronte a sua sorella.

Arriviamo di fronte ad una villa, un'enorme villa e non posso far altro che rimanerne incantata.

È stupenda vista da fuori. Ha un giardino immenso ed una piscina nel lato sinistro di esso. I muri della casa sono bianchi e un vialetto di mattoni si fa largo tra l'erba, portando all'entrata di questa enorme casa.. Possibile che questa sia la casa di Cameron?

L'interno è ancora meglio dell'esterno. Le pareti del salone sono interamente colorate di un grigio chiaro e un divano bianco è posto sul lato destro della stanza. Di fronte a questo divano c'è una televisione e sotto una Playstation. La TV e la play sono poste su una specie di mensola di legno bianco e ci sono numerosi vasi bianchi e quadri mentre il pavimento è di mattonelle bianche.

"Noi andiamo a vedere cosa cucinare..voi che fate?" Domanda la ragazza al mio fianco.
"Mh, penso che staremo a giocare alla play." Dice Cameron come se fosse una cosa ovvia.

Ridacchio per il modo in cui l'ha detto e Sierra mi trascina nella cucina.
È bellissima. Le pareti sono dello stesso colore del salone e la cucina ed il frigorifero sono bianchi. Anche la tavola posta al centro della stanza è bianca, ma sopra c'è una specie di tovaglia grigia che richiama il colore delle pareti.
"Mh..cosa cuciniamo?"

Bella domanda Sierra, cosa cuciniamo?

"In frigo ci sono delle bistecche..potremo fare degli hamburger." Dice sicura di se.
"Oh, non dirmelo, non sono un granché in cucina." Ridacchio. "Tu dimmi cosa devo fare ed io lo faccio." Ride e io lo faccio a mia volta.
"Va bene. Allora iniziamo." Dice sicura di se. Spero vada tutto bene.

Cam's POV.
"Ohoh. E Cameron Dallas vince ancora questa partita!" Esclamo alzando le mani in segno di vittoria.
"È solo fortuna la tua." Dice Dylan incrociando le braccia al petto e puntando lo sguardo dall'altra parte della stanza.

Io rido per la sua faccia buffa e lui mi guarda tornando serio.

"Ti sei accorto che oggi quando Daniel ha detto se avresti potuto accompagnarlo fuori scuola eri così agitato ed è bastato un suo tocco per farti calmare un po'?"

"Cosa? Ma che dici Dylan?" Dico facendo finta di niente.
"Cameron sono il tuo migliore amico, so quando menti o no. E tu sai benissimo che è così. Provi qualcosa per lei vero?" Annuisco.
"Si, gliel'ho detto anche." Sbarra gli occhi.

"Cosa? Quindi state insieme? Cioè ora. Stai con lei?" Dice scioccato.
"No Dylan. Le ho detto che lei a breve potuto migliorarmi, ma non oggi."
"Cioè, fammi capire..tu le hai detto che provi qualcosa per lei, ma le hai detto che non potete stare insieme?" Sospiro profondamente.

"Si, non sono ancora sicuro Dylan e non so se lei ricambia."
"Cameron, anche coloro che non vi conoscono si accorgerebbe che lei prova qualcosa per te. Il modo in cui ti guarda, come reagisce quando tu sei vicino a lei. È ovvio che lei provi qualcosa per te. Se vuoi esserne più sicuro, fallo, ma non aspettare troppo tempo, potrà diventare di qualcun altro." Mi dice sospirando.

Quello che mi ha detto Dylan mi ha fatto pensare. Non so cosa dire e fare ed istintivamente abbasso la testa. Forse ha ragione. Non dovrei aspettare troppo tempo. Non voglio che lei sia di qualcun altro, voglio che lei sia mia, mia e basta, ma devo essere sicuro di ciò che faccio perché non voglio farla soffrire. Lei non lo merita ed io non voglio procurarle dolore.

Voglio sapere tutto di lei, conoscere ogni minima parte, anche quella più oscura, ma non le chiederò niente fino a che non sarà lei a volerlo fare.

La porta della cucina si spalanca e due ragazze con i vestiti sporchi si presentano in cucina.
"Ecco il nostro pranzo!" Esclama Sierra. Poso gli occhi sul vassoio e noto che è un pasticcio: è una specie di cosa gialla e puzza.

Scuoto la testa posandomi una mano sulla fronte.

Queste due ragazze non combineranno niente di buono insieme!

Eyes full of you. [#Wattys2016]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora