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Il locale è pieno e vedo quasi tutta la scuola presente. Tutti mi fanno gli auguri, pure gente che non conosco. Mi affretto a salutare tutti per andare a bere, eh si. Mi avvicino al bar e vedo subito Cam che mi abbraccia. <Dio sei bellissima, Margot> dice leccandosi il labbro inferiore. Arrossisco e sorrido come ringraziamento, a Dylan magari sarei piaciuta.. <Vieni a ballare?> <Si prendo un attimo da bere>. 1 bicchiere. Vado a ballare con Cam e mi diverto, si mi sto divertendo. Improvvisamente si avvicina al mio orecchio <Mi accompagni a prendere da bere e poi andiamo dagli altri?> annuisco e usciamo dalla folla. Prendo anche io un altro bicchiere, 2 bicchieri. Ci avviciniamo ad un tavolo dove vediamo tutti, insieme anche a gente che sembra essere simpatica. Cominciamo a parlare e dopo un po' arriva una bottiglia di belvedere, luce per i miei occhi. Iniziamo a bere e inizio a non capire più niente, l'alcol mi calma e mi rilassa. Mi fa sentire viva. Vedo Laura e Nash che si baciano e noto che Cam sta guardando la stessa cosa. Mi giro e non faccio a meno di pensare a quanto sia sexy, l'alcol mi sta seriamente facendo impazzire. Per questo motivo bevo ancora e mi avvicino a lui.
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La testa mi scoppia e non mi ricordo niente di ieri sera, ho solo qualche flashback. Mi alzo e vado in bagno, noto Aleksia e Laura per terra e Bella sulla poltrona. Si può dire che ieri sera nessuna era apposto. Ho i capelli arruffati e ho tutto il trucco sbavato, ma non perché ho dormito. Sembra perché ho pianto. Tento di ricordarmi di ieri sera. Una cosa in particolare mi entra in mente e mi sento svenire, Cameron, Dylan.
DYLAN'S POV
Oggi è il suo compleanno, da quello che mi ha detto Scott farà una festa, anche lui è stato invitato. La collana che le ho mandato spero le sia piaciuta, inutile dire che potrei aver fatto una cazzata. <Dylan andiamo da Julia> sento la voce di mio zio. Il percorso per arrivare al centro è corto e silenzioso. Odio questa città, odio mio zio, odio questa situazione. Odio dover star lontano da lei e odio mentirle, ma forse così posso proteggerla da questa merda. Entriamo e sento l'odore di schifo già da subito, camera numero 243. Non posso crederci che mia sorella sia in un posto di merda così, lei e i suoi fottuti problemi del cazzo che la riducono così. Mi avvicino alla camera e la vedo sorridere, mi ricorda molto Margot. Il bene che voglio a mia sorella è immisurabile, odio vederla così. <Dyl> <Julia, come stai?> <Sono stata peggio, è bello essere pulita> dice. Le occhiaie le circondano gli occhi ma vedo una piccola luce di speranza in lei. <L'hai chiamata?> <No> mi guarda e mi sento penetrare. Non sono più lo stesso senza di lei, l'ho seguita in tutti i suoi movimenti. So che è stata male, ma non so più di tanto. Quando sono andato via ho obbligato Scott a seguirla, a dirmi come sta. Mi ha detto che non la vede da un po', che è sparita. Che a scuola non parlava, che non usciva neanche con Aleksia e Bella. Che l'unico con cui stava è Cameron e li mi è salita una rabbia incredibile. Passo un'ora con Julia ma sono costretto a tornare a casa perché c'è un rigido orario di visite. Sono le 8 e mi arriva una chiamata, quando leggo il nome mi meraviglio. Sono le 2 a Londra e lei dovrebbe essere a festeggiare o comunque dovrebbe aver finito da poco. Rispondo, non posso ignorarla, è più forte di me. Sento la sua mancanza, sempre. Ogni minuto di ogni ora, il mio amore per lei non è cambiato, minimamente. <<Margot>> <<Non serviva la collana>> e scoppia a ridere, dalla sua voce capisco che è ubriaca. Scott mi ha detto che l'ha vista spesso in questo stato. <<Margot sei ubriaca?>> <<Dylan sei un pezzo di merda>> si ferma e sento un singhiozzo, sta piangendo. Mi si stringe il cuore a pensarla da sola, con gli occhi pieni di lacrime. <<Sai, ho baciato Cameron. Proprio stasera>> dice piangendo. <<Ma non eri tu, Dylan. Non eri tu. Il mio psicologo ha detto che è perché tu mi proteggevi, per questo pensa che io mi sia ridotta ad uno straccio. Io ti odio Dylan>> rimango in silenzio, so che le fa bene sfogarsi. Quello che dice mi ferisce, molto. <<Di qualcosa testa di cazzo, infame. Mi hai tradito, perfetto. Mi sono presa la mia cazzo di vendetta>> sento un rumore in sottofondo <<Margot con chi sei?>> <<Cameron>> dice ridendo. <<Passamelo, Margot>> <<No>> e ride. <<Ti prego Margot>> in sottofondo sento Cameron prenderle il telefono. <<Pronto>> <<Figlio di puttana, spero solo che tu sia sobrio. Non so cosa vuoi farle, ma sappi che se non la riporti a casa ora e non la metti a letto, mi faccio l'oceano nuotando>> <<Dylan, lo stavo per fare. Non voglio approfittarmi di lei, non sono fatto così. Io a differenza tua, mi preoccupo per lei>> <<Non dirlo neanche per scherzo pezzo di merda>> esplodo, tiro un pugno al muro e iniziano a sanguinarmi le nocche. <<Non sono io quello dall'altra parte dell'oceano, ma tranquillo la sto portando a casa e stasera con lei ci sono Aleksia, Bella e Laura>> chiudo la chiamata. Inizio a prendermela con il muro, mi fa calmare. Continuo per mezz'ora a tirare pugni e mi metto ad urlare. Se penso a lei che lo bacia, a lui che la tocca. Mi strappo i capelli dal nervoso. Penso a le parole di lei, 'io ti odio'. Lei non mi può odiare, lei non sa i veri motivi. Questa frase continua a ripetersi nella mia mente, penso allo psicologo e capisco il suo dolore. Ma lei non sa che anche io ho provato tutto questo. Ho capito ora cosa devo fare, lei non può più soffrire.

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Buonanotte ❤️

All monsters are human||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora