Party

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"Mi innamorai prima dei tuoi difetti e poi dei tuoi pregi."
Ero ancora scioccata per la confessione di qualche minuto fa. Dylan O'Brien era crollato davanti a me per poi andarsene e continuare con il suo carattere del cazzo. Quel ragazzo non lo capivo, forse era veramente bipolare. Era pazzo, ma aveva una pazzia misteriosa, che ti portava a volerne sapere di più. Mi intrigava. Avevo bisogno di distrarmi così andai a prendere da bere, di nuovo. Un malibu cola, il terzo della serata, fortunatamente reggevo bene. Vidi Aleksia venirmi in contro con un sorriso <Allora?> chiesi curiosa <mi ha detto che anche lei è innamorata di me. Però vuole andare con calma> mi stavo chiedendo cosa intendesse con calma visto che ormai avevano fatto qualsiasi cosa. Penso che se lo stesse chiedendo anche lei così le sorrisi per evitare altri problemi con questa storia. <Ho visto Bella con Ian..si stavano baciando> disse lei entusiasta. Avevano tutte avuto una bella serata e mi stavo chiedendo come fosse stata la mia. Sono rimasta sola per la maggior parte del tempo ma quando ero con qualcuno non ho fatto altro che sorprendermi. <C'è Dylan> < non mi interessa> <non dire cazzate>. Mi stava guardando, molto probabilmente aveva paura che io dicessi qualcosa del suo 'momento di debolezza'. Mi girai ignorando completamente il suo sguardo
<sei pazza? Stai rifiutando Dylan O'Brien?> <scusami? Mi sta fissando solo perché ha paura che io lo smascheri. Che dica a tutti che il ruolo da bullo, da duro che ricopre tutti i giorni è solo che una falsa>
<non penso che ti guardi per questo sai? Non si sofferma a vedere se parliamo, ti sta come studiando. È passato dal guardarti in viso e studiarti per bene, poi è passato al collo, poi al seno che non hai> <molto simpatica> <e infine è passato alle gambe> <in poche parole mi sta squadrando?! Dai Aleksia, credimi che è per quel motivo> <ah e adesso ti sta guardando il culo, visto che il vestito lo risalta> arrossii. No forse non è il verbo giusto, presi fuoco. Mi girai e notai che Aleksia aveva ragione. Vidi Dylan sorridere ma lo sguardo era serio e puntato su di me. Non capivo cosa volesse. In questi anni non mi aveva mai notata e adesso me lo ritrovo vicino in ogni minuto della giornata, forse voleva qualcosa da me. Io non lo so, era un mistero.
<Beh cambiamo discorso, andiamo a cercare Bella> iniziammo a cercarla in lungo e largo ma era sparita. Poi notai i suoi tacchi bordò camminare verso il bar insieme ad Ian. Lui non mi dispiaceva per lei, anche se il suo gruppetto non era dei migliori. Parli del diavolo e spuntano le corna, ecco la magnifica 'banda' di Ian venirgli incontro. Lui teneva lei stretta, come se avesse paura che qualcuno gliela rubasse. Bella si accorse di noi e con la mano fece segno di andarle incontro, penso che avesse notato la presenza di Dylan. Arrivammo lì e fortunatamente nessuno se ne accorse
<Eccovi> <Ehm fra quanto andiamo a casa?> dissi io speranzosa, non mi stavo divertendo per niente. <Principessina cos'è ti annoi? Ti faccio divertire io> mi prese per il polso, strano oh, e mi portò a ballare. Nessuno sembrava colpito dal suo gesto, penso che lo avrà fatto un miliardo di volte con un miliardo di ragazze diverse, ma io non ci cascavo. <Dai principessina sciogliti e balla> iniziò a ballare e vi giuro che era uno spettacolo. Era buffo, non lo avevo mai visto ballare. Ed era bello, bello da togliere il fiato. Aveva questo sorriso minaccioso che era il suo punto forte. <Asciugati la bava> disse lui sorridendo. Poi si girò prese una ragazza qualsiasi e iniziò a baciarla con foga, tanto lei ci sarebbe stata infondo era sempre Dylan O'Brien. Non so perché ma sentii come un fastidio, forse mi ero veramente fatta abbindolare da lui. Mi svegliai e me ne andai a bere. Quando arrivai c'erano ancora le altre. <Una vodka alla fragola> iniziai a bere. Il dolce mi scendeva in gola e stavo iniziando a rilassarmi. Ne ordinai un'altra. <Forse devi smettere che ne dici?> mi girai e vidi un paio di grandi occhi marroni osservarmi preoccupati. Era un ragazzo stupendo, capelli biondi un po' disordinati, un piercing al labbro e fisico stupendo, magro ma formato. Rimasi un po' incantata. <Piacere Thomas> <Piacere Margot> <Oh si so chi sei, me ne ha parlato Dylan> Dylan parlava di me? Perché? Non ci capivo più niente. <Senti visto che ti vedo molto partecipe alla festa-disse ridendo- vieni con me a farti un giro?>. Accettai. Forse non ne ero completamente consapevole visto l'alcool assunto. Ci sedemmo sulla famosa 'panchina' e parlammo del più e del meno. Era molto simpatico, era americano ma si era trasferito qui perché i genitori avevano problemi di lavoro. Non ne era felice perché non era tipo che si ambientava velocemente ma qui ha conosciuto subito Dylan che lo ha aiutato. <Senti posso dirti una cosa?> <ehm certo> lo vidi quasi preoccupato. <Stai attenta a lui, ha fascino e vi attira tutte ma è pericoloso> <non mi interessa di lui sinceramente> mi stavo soffermando sul pericoloso. Sapevo che Dylan era 'aggressivo' ma lo aveva detto come se fosse successo qualcosa, questo spingeva la mia curiosità alle stelle.
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Era lunedì. Io e Thomas eravamo rimasti in contatto, era un ragazzo simpaticissimo e molto bello. Ero molto presa da lui e dal suo modo di fare. Oggi avevo educazione fisica, penso una delle materie che odio di più. Odiavo farmi la coda perché mi sembrava di essere troppo esposta, con i capelli lunghi mi 'coprivo'. C'erano due tipi di professori : quelli intelligenti (che facevano fare pallavolo e correre poco), quelli stupidi (fanno correre e non giocare a pallavolo). Amo la pallavolo, una volta ero in una squadra che ho dovuto lasciare per problemi alla schiena. Ero molto incazzata quando me lo avevano detto. Era l'unica cosa che usavo per sfogarmi e adesso invece dovevo lasciare tutto dentro. 
Iniziammo la lezione <Buongiorno, come l'anno scorso ci sono problemi con le palestre e anche quest anno dovremo fare fisica insieme ad un'altra classe>. La nostra scuola non aveva abbastanza soldi per tutto, era odioso fare fisica con altre classi ma bisognava. Mi misi i pantaloncini e una maglia bianca, mi feci una specie di coda e insieme a Bella e Aleksia andai in palestra. Vidi i palloni da pallavolo, mi si illuminarono gli occhi. Arrivò anche l'altra classe, c'era l'odiosa Clio che stranamente non faceva ginnastica e poi c'era Thomas. Appena arrivò mi fece un sorriso stupendo <Beh sono un po' più felice di fare fisica> mi disse e poi andò a cambiarsi. <Margot fa colpo insomma. È un figo della madonna dio> disse Bella ridendo. <Hai Ian haha>. Iniziammo con un po' di riscaldamento e poi cominciammo con i palloni. <Noi vogliamo usare il campo> <serve anche a noi>. I due professori cominciarono a dirsi su. <Scusate, non possiamo fare una partita tra le due classi?> disse Aleksia. Dopo un po' di silenzio decisero che si faceva. Io ero in campo e anche Thomas di la. Rimasi sorpresa quando la porta si aprì..

All monsters are human||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora