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Pezzi della notte precedente mi vengono in mente, risento la voce di Dylan e mi vengono i brividi. Mi pento di quello che ho fatto, dovevo resistere, non dovevo piangere e non dovevo fare cazzate me lo ero promessa. Mi lavo il viso e chiudo la porta. Mi ricordo quando ho baciato Cameron e mi sento confusa, soprattutto perché ero un po' cosciente. Forse volevo superare Dylan, ma non penso sia il modo esatto per farlo. So che per dimenticare una persona devi averne un'altra nella tua vita, ma mi sembra solo una grande presa per il culo. Mi sono sentita bene penso con Cameron, da quello che ricordo
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Mi gira la testa leggermente, ma ho adrenalina in corpo. La musica mi manda in pappa il cervello e per fortuna sono seduta, starei sicuramente barcollando. Giro la testa e vedo Cameron sorridermi, non posso fare a meno di notare quando sia bello. Penso sia l'alcol ma per una sera non voglio rovinare tutto, voglio non pensare a Dylan. <Vieni fuori? Ho bisogno di aria> dico sorridendo. Mi alzo e, come pensavo prima, vedo un po' tutto girare fino a quando non sento delle braccia accoglienti tenermi. <Andiamo>. I miei tacchi mi stanno uccidendo, appena sento l'aria sul mio viso sorrido per la bellezza di questo contatto. Mi siedo e mi levo queste dannate scarpe, buttandole di lato. <Ma cosa fai> dice Cameron ridendo e guardandomi. <Mi facevano male> rispondo, seguendolo. Mi alzo e mi appoggio al muro e noto Cameron immerso nei suoi pensieri. <A cosa pensi? Puoi dirmelo, tanto domani me lo dimentico>, noto un suo sorriso e scrolla le spalle. <Sei bellissima> arrossisco leggermente. Si avvicina, forse troppo. In un momento mi passa davanti l'immagine di Dylan con la tipa, quella con cui mi ha tradito. Mi sale il vomito e decido che se lui si diverte, posso farlo anche io no? <Te lo avevo detto che ti avrei conquistato> dice avvicinandosi. Non posso fare a meno di guardarlo in quei bellissimi occhi, niente a confronto di quelli di Dylan. Basta Margot, non devi pensarci. Mi fissa intensamente le labbra e io inizio a fare lo stesso. <Mi vedi come una sfida?> sorride e fa di no con la testa. In un secondo azzera la distanza tra le nostre labbra e mette le sue mani sui miei fianchi mentre io le metto sul suo collo. Mi avvicina di più a lui e sento, sento la sua voglia di me. Mi fa sentire bene. Il bacio dura molto e quando si stacca sorride. Sento un brivido di freddo e Cameron mi fa segno di andare dentro. Prende lui i miei tacchi e mi fa da sostegno. Dentro sento la musica rimbombare e vedo tutti i miei amici ballare. Ci uniamo a loro, sottolineo che sono scalza. Cameron mi prende e iniziamo a baciarci sotto gli sguardi stupiti di tutti.
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Un disastro. Per quanto Cameron sia affascinante e per quanto mi senta protetta da lui, sento il bisogno di Dylan. Mi siedo per terra e mi tengo la testa che ad un tratto è diventata pesantissima. Sento gli occhi bruciare e ad un certo punto le lacrime iniziano a scendere, anche se cerco di impedirlo. Sento la voce di Aleksia e Bella, capisco che si sono alzate così mi lavo di nuovo il viso e torno. Noto che tutte e 3 sono distrutte, ma felici. O almeno così sembrano, è comunque mattina anche se sono già le 11.30
<Che serata> dice Laura sorridendo. Mi ricordo di lei e Nash, sul divanetto. Immagino si siano divertiti, spero solo che lui non la faccia soffrire. <Merda, devo pranzare con i miei. Se mi vedono in questo stato mi uccidono> dice Aleksia urlando dal bagno, probabilmente si sarà guardata allo specchio e avrà notato la sua faccia distrutta. Mi scappa una risata seguita poi da quella di Laura e Bella. <Ridete brave, belle amiche>, ci guarda e scoppia a ridere. Dopo essersi lavata, fa segno a Bella e a Laura di sbrigarsi perché dovendole portare a casa, dovevano muoversi. Nessuna delle due si mette apposto ma decidono di andare via così, per poi farsi la doccia arrivate a casa. Mi salutano abbracciandomi e mi lasciano sola. Non vedrò nessuno tutto il giorno, il che è molto triste. Mia madre lavora oggi e nessuna può venire. Non abbiamo scuola perché quest anno le vacanze di pasqua sono iniziate proprio oggi, 24 Marzo.
Mangio latte e cereali e mi faccio una doccia. Rimango dentro per un bel po', ma decido di non lavarmi i capelli. Da un po' di tempo a questa parte mi piace molto andare a correre, mi rilassa. Così decido di pulirmi e fare una corsetta. Mi metto un paio di leggins e una canottiera nera con sopra una maglietta corta bianca a maniche corte. Fa abbastanza caldo, e poi correndo mi scaldo. Lego i miei ormai lunghi capelli in una coda, più o meno decente. Mi infilo le cuffiette e parto. Vengo deliziata dalla voce di Ed Sheeran, e corro per un'oretta. Poi mi fermo al solito parco e mi siedo, prendendo fiato. In lontananza vedo Cameron, non so perché ma mi agito. Lui mi è sempre stato vicino in questi mesi, ma io non ricambio i suoi sentimenti. Ammetto che mi intriga e mi attira, ma lui non è Dylan. <Ehi> dice sorridendomi, mi levo le cuffiette. <Corsetta anche oggi?>  <Si, è liberatoria> <Come stai? Ti sei ripresa da ieri sera?> <Abbastanza, ho ancora un po' di mal di testa in realtà> si siede accanto a me e inizia a muovere le mani in modo strano, sembra nervoso. <Ti ricordi qualcosa di ieri sera?> mi guarda e giuro che mi sento penetrare. <Non molto in realtà> <E quindi neanche quello che è successo tra me e te> dice con un filo di tristezza. Inizialmente mi sfiora l'idea di dire tipo "è successo qualcosa?", ma sarei una stronza madornale. <Si mi ricordo Cam> <E cosa ne pensi a riguardo?>. rifletto esattamente su le parole che voglio dirgli, non voglio sembrare cattiva ma voglio mettere tutte le carte in tavola. <Non dico che non mi intrighi, che io sia completamente indifferente, perché direi solo cazzate. Mi sei stato vicino, molto. Questo forse mi ha portato a fare quello che ho fatto, ma non riesco> si alza, quasi incazzato potrebbe sembrare. <Sai, se non sei pronta perché pensi al figlio di puttana che ti ha tradito beh, ritornerai a fare quello che hai fatto per due mesi. Lui non torna, Margot. Smettila di crederci perché sei ridicola> rimango profondamente ferita e delusa da quelle parole. Non so se lo pensa veramente, penso anzi spero sia la sua arrabbiatura a farlo parlare. Guarda in basso e poi mi rivolge uno sguardo perso  <Mi dispiace se te l'ho detto così bruscamente>. Sento un peso al petto, un nodo in gola e le lacrime salire. Continuo a pensare a Dylan e questa cosa mi fa male. Mi rimetto le cuffiette e senza degnarlo di uno sguardo torno a correre, scoppiando dopo pochi isolati a piangere in mezzo alla strada

Spero vi piaccia, lasciate un commento 😘
Cosa ne pensate di Cameron e Margot?
E della reazione di Dylan nell'ultimo capitolo?
Notte ❤️

All monsters are human||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora