Mi sveglio con addosso ancora i vestiti di ieri. Si, ho dormito con i vestiti addosso, ero stanca morta. Vedo Dylan vicino, ha il braccio intorno alla mia vita, mi stringe, ha il viso così riposato e apre leggermente la bocca per respirare. Il suo naso all'insù è appoggiato al cuscino, e dio è troppo tenero. <Buongiorno> dice lui tirandomi su di lui. <Buongiorno> rispondo io lasciandogli un bacio a stampo. <Ho una fame pazzesca, andiamo a fare colazione fuori? Così ti faccio vedere un po' la mia piccola città> si mette leggermente a ridere e io mi alzo aiutandolo. <Si, sì proprio piccola> rispondo io ridendo di conseguenza. Prendo il felpone che avevo fregato a Dylan qualche giorno fa e un paio di jeans stretti, i miei stivaletti neri e il cappello. Diciamo che fa abbastanza freddo fuori, ho voglia di una cioccolata calda. <Dylan ho voglia di una cioccolata calda con la panna> <Sei un animale amore> lo guardo male mentre usciamo dalla porta principale. Sento il freddo e il rumore di New York, sorrido istintivamente e Dylan se ne accorge. <Perché sorridi?> <Perché sembra tutto più bello qui> annuisco convinta. Più ci avviciniamo alla Starbucks più io mi perso nel guardare il mondo intorno a me. È veramente pazzesco, i grattacieli mi fanno venire quasi le vertigini, le strade piene di negozi, le vetrine piene di vestiti e ogni genere di cose. Vedo addirittura un negozio di cioccolata, e giuro su dio che ci passerò. <Siamo arrivati> dice Dylan aprendo la porta facendomi passare. È decisamente più grande di quello di Londra e c'è più gente. <Dylan? Dylan O'Brien?> urla una ragazza dall'altra parte del bar. Come non riconoscerla, l'avevo vista nella foto che aveva messo lui quando mi aveva lasciata. <Lydia> sorride lui a lei e si abbracciano. Il modo in cui si guardando, mi da quasi fastidio. Sembrano innamorati, almeno lui lo sembra.. <Tu sei Margot giusto?> dice lei sorridendomi. Annuisco forzando un sorriso, mi sono esercitata tanto dai. <Piacere Lydia, mi ha parlato un sacco di te Dylan. Non sapevo foste tornati insieme> dice lei guardando lui. <È successo di recente> dico io in risposta. Mi sta altamente sul cazzo. Con la sua gonnellina stretta e il suo top che lascia vedere qualsiasi cosa. (In realtà io adoro Lydia ma sulla storia la descrivo diversa, tranquille haha). <Beh ci si vede in giro> dice lei e se ne va. <Ma anche no> dico io beccandomi uno sguardo da Dylan. <Che c'è?> dico io leggermente alterata. <Niente> risponde lui. Ci avviciniamo alla cassa e io non faccio a meno di pensarci. Lui sembrava talmente preso da lei.. forse è solo una mia paranoia. <Margot mi ascolti?> la sua voce mi richiama e lo guardo. Lui è in attesa della mia ordinazione. <Cioccolata con panna e una brioche> dico. <Prendi il posto intanto>. Mi vado a sedere. Forse non dovrei essere già così gelosa, cioè io la amo da impazzire e forse è questo il problema. Ho paura che tra i due quella ad amare di più sia io. È una sensazione, e giuro che vederli insieme per pochi secondi, mi ha fatto capire che quei due in passato sono stati qualcosa. <Tieni> <Dylan sei mai stato con Lindon?> <Lindon?> <Lydia dai come cazzo si chiama> rispondo io. Lui ride un po' ma poi torna serio. <Perché questa domanda?> <Puoi semplicemente rispondere?> mi guarda stranito. Inzuppa la sua brioche nella bevanda e le da un morso. Quanto è sexy, ma dai Margot ti prego. <Quando venivo a trovare mia sorella, capitava che andavamo insieme> dice lui tranquillo. <Ne sei mai stato innamorato?> dico io, immaginando la risposta. <Cosa te lo fa pensare?> <Come la guardi> dico io chiudendo la chiacchierata per almeno due minuti. <Margot, si. Ne ero innamorato. Ma si parla di anni fa, prima di conoscerti. E sono due cose completamente diverse. Non devi minimamente pensare che io la voglia o robe del genere, è una amica. Eravamo un gruppo di amici, c'era anche Scott, lei, altri. Non devi pensarci minimamente> annuisco davvero poco convinta. <Ti va bene se dopo colazione ti faccio conoscere mia sorella? Ovvero l'unico familiare, dopo mia zia, che mi rimane seriamente> dice poi prendendo un sorso della sua bevanda. Annuisco e gli sorrido. Lui addolcisce lo sguardo mentre mi guarda mangiare la brioche e abbuffarmi di panna. <Ma perché sto insieme ad un animale da pastorizia?> gli lancio uno sguardo bruttissimo, come a fulminarlo. <Pft, al massimo un dolce animale da compagnia> rispondo io facendolo ridere. Si avvicina e mi guarda le labbra. <Sei sporca di panna> dice pulendomi. Trovo questa cosa incredibilmente sexy, coscienza non sei simpatica sai? Si avvicina e mi bacia, le farfalle allo stomaco e il solito magone. Dio quanto amo questo ragazzo. <Ora se hai finito caro animale da compagnia, andiamo?> dice prendendomi per mano e insieme andiamo verso l'uscita. Nessuno che ci guarda, nessuno che fa commenti. Perché non può essere sempre così? <Ho la macchina di mio zio, torniamo a casa che la prendo okay?> annuisco e ci incamminiamo. I grattacieli e la gente, dio mio. Amo questo posto. <Eccoci qui> apre il garage ed entriamo in una golf nera, pulitissima, probabilmente suo zio ci tiene molto alla macchina. <Ci metteremo solo 5 minuti, quindi non addormentarti come al tuo solito> dice Dylan. È bello, lui e il suo sorriso. Lo vedo sempre felice qui, anche se siamo solo da due giorni nella grande mela, non l'ho mai visto giù di morale. Lo bacio prima che lui metta in moto e lui ne rimane quasi stupito. Dopo un sorriso ci mettiamo nel traffico e dopo 15 minuti arriviamo davanti ad un grande edificio bianco e blu, è immenso. <Non mi ricordavo tutto questo traffico> dice Dylan scendendo. Ci avviciniamo e quasi sento l'ansia. <Julia O'Brien> <Il fratello giusto?> dice la donna sulla cinquantina che è al di la di un vetro. Dylan annuisce e la signora ci da il consenso ad entrare. <Julia> dice Dylan entrando in una stanza composta unicamente da un letto, un armadio e una piccola scrivania. Julia è la copia di Dylan, proprio uguale. Ha dei bellissimi e lunghissimi capelli scuri legati in una treccia laterale, il viso angelico come il fratello. <Dylan? Che ci fai qui?> dice Julia abbracciandolo. <Ti devo prima o poi, far conoscere la mia ragazza> dice Dylan prendendomi per mano e facendomi avvicinare. <Margot, finalmente. È da l'ultimo viaggio di Dylan a New York che gli chiedo di farci conoscere. Non faceva altro che parlare di te> Dylan arrossisce leggermente mentre io rido. <Ah davvero?>
Scusate il ritardo. Questo doveva essere l'ultimo capitolo, ma ho deciso che sarà il prossimo. Eh si, questa storia è quasi giunta al termine ma probabilmente ci sarà un sequel, cioè senza il probabilmente. Però dovrà aspettare. Scusate ancora per il ritardo
Vi si ama, Anita💋
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All monsters are human||Dylan O'Brien
Fanfiction"Sei un mostro Dylan" "Eppure sei fottutamente attratta da me" "Non è vero, sei pazzo" Si avvicinò imprigionandomi tra lui e il muro "Ti stai innervosendo" Mi baciò il collo sfiorandomi la guancia. Questa storia ha contenuti sessuali espliciti Se s...