Nella mia mente vedo solo lui. Non capisco. Non capisco perché mia madre abbia fatto così, reagito così. Lei è la prima a sapere che Dylan ci ha salvato il culo. Quella troia, si perché prima tradisce la famiglia e poi si permette di privarmi di lui. Non lo accetto. È sempre stato così, lei tradiva mio padre e lui lo scopriva e si arrabbiava con noi. Questo è quello che ha scattato il problema di mio padre, questo è quello che ha fatto partire l'incubo. Eravamo una famiglia normale, non avevamo molti soldi perché mio padre si rifiutava di lavorare per mio nonno, la parte della famiglia ricca e potente era la parte paterna. Quando è nata mia sorella i miei dovevano assolutamente trovare lavoro così entrambi iniziarono a lavorare per mio nonno. Mia madre si abituò alle comodità, ai soldi, alla ricchezza. Si dimenticarono che avevano una figlia, esisteva solo l'altra. Meno complicata, meno pensieri. Pensavo fosse c ambiato tutto da quando mio padre era andato via ma a quanto pare no. <Margot la cena> vedo rosso, sono arrabbiata. Ovviamente Dylan era incazzato nero con me appena uscito di casa e io non sapevo cosa fare. Non ero mai stata a casa sua, solo nella fattoria e ora ho bisogno di lui. <<Dylan sto scappando di casa, ho bisogno di te>> prendo il telefono e una felpona per dormire, sarei andata alla fattoria. Con o senza di lui. <Mamma non mangio> urlo in risposta. Vedo il luccichio dei soldi sulla scrivania, li prendo e li infilo direttamente in borsa. <Margot ti prego non fare la stronza> sento i passi di mia madre farsi sempre più vicini. Butto la borsa e mi sdrai sul letto in due secondi, la troia non se ne deve accorgere. <Mamma senti puoi lasciar stare per stasera? Non cenerò con te, ne ora ne per un bel periodo. Fammela passare e non rompermi il cazzo> dico guardandola negli occhi, uno sguardo talmente intenso. Voglio farle capire che la sua fottuta presenza non è un cazzo gradita. <L'ho fatto per il tuo bene, lui fa male> rido nervosa, "lui fa male", ma ti prego. <Lui è l'unica cosa che mi fa bene> <Vieni a mangiare Margot> <Stasera non viene il tuo capo per scopare? Non lo vedo da un po', si è stancato di te? Di già?>. okay sono stata cattiva ma dal suo sguardo capisco che non è ferita, sa che sono incazzata e sa che ora come ora dico cose di cui non mi importa. Ma vedo un velo di delusione, forse per il linguaggio che ho usato. Parole scelte per colpirla nell'orgoglio. <Buonanotte Margot> detto questo esce e sbatte la porta. Chiuso a chiave e mi affaccio alla finestra per vedere se c'è la scala. Sento il telefono suonare, un messaggio. <<Hai cenato?>> rido per il messaggio, non so perché ma in questo momento non capisco cosa centri. <<No?!>> dico ironica mentre percorro la camera avanti e indietro in attesa di una risposta. <<Andiamo al mc drive e ceni da me. Sono già sotto la scala dal primo messaggio che mi hai inviato. Muoviti>> sorrido, non è arrabbiato con me. Esco nel terrazzo e trovo Dylan appoggiato al muretto in una posa talmente sexy che mi fa incantare per almeno 2 minuti ma vengo risvegliata dall'incanto quando sento la sua voce <Margot>, scendo le scale e ci affrettiamo in macchina sua assicurandoci di non essere stati visti. Tiro un sospiro di sollievo e appoggio la borsa. Sento il suo sguardo addosso e quando mi giro le sue iridi nocciola mi stanno perforando. <Che c'è?> dico in un sussurro. Si avvicina e mi bacia, un bacio diverso quasi ne avesse bisogno, quasi avesse paura. Purtroppo finisce e lui si allontana leggermente mantenendo comunque le sue labbra sulle mie. Parla attaccato e sento il suo labbro inferiore morbido e roseo e mi trattengo dalla voglia di ribaciarlo. <Non scappi da me, vero?> sento la sua paura, come se mi stesse perdendo. Lo ribacio ma questa volta lo stringo di più, ho bisogno di sentirlo vicino. <Mai Dyl> si allontana sorridendo e partiamo per andare verso il mc, mi è venuta fame effettivamente. <Due big mc menù medi e una di nuggets da 4> siamo dovuti entrare perché la fila al drive era estremamente lunga, mentre Dylan ordina lo guardo in tutta la sua bellezza. <Ehi> sento la voce calda, mi giro e noto ancora il suo viso leggermente scalfito. <Cameron> lui nota Dylan e assume un'espressione pensierosa. <Come stai?> mi dice, e in quel momento sento che sto male, ma male davvero. Mento <Bene e tu?> <No non è vero, ti sta facendo del male?> dice guardando Dylan. <Non è lui il problema, ho avuto problemi con mia madre> dico spostando lo sguardo verso le mie vans che sono diventate improvvisamente interessanti. <Ma che cazzo, ancora tu? Devo spaccarti la faccia un'altra volta?> dice Dylan con il sacchetto del mc in mano con sguardo furioso. Mi scappa una risatina, perché la scena è divertente. Lui con il sacchetto in mano è divertente. <Perché ridi?> dice Dylan guardandomi con un lieve sorriso che prova a nascondere. <Sei buffo> Cameron ride leggermente e Dylan si gira di colpo. <Tu zitto Casanova> lui si ferma. Lo saluto con un abbraccio e sento Dylan imprecare ma ci faccio poco caso. Apro lo sportello e lui mi precede dall'altra parte. <Dovrai farti perdonare> dice serio mentre andiamo non so esattamente dove. <Certo> dico con un sorriso malizioso e lui apre gli occhi sorpreso e lo bacio. Inizialmente stupito poi ci sta e mi avvicina più a lui con le mani sulle mie guance. Dopo 20 minuti ci troviamo in un parcheggio vicino a casa di Dylan, o meglio di sua zia. Ha una casa gigantesca da fuori e sembra molto bella. <Mangiamo qui che se no dentro svegliamo mia zia>. Iniziamo a mangiare come due animali e a ridere, sembra una di quelle scene che si vedono nei film. <Merda> dico appena sento il rumore del telefono. <<Dove cazzo sei Margot>>. <Che c'è piccola?> oltre a sciogliermi e calmarmi sentendo la parola piccola, mostro il telefono a Dylan per farli leggere il messaggio di mia madre. Mi chiama due secondi dopo e io entro in panico. Dylan mette una mano sulla mia coscia e riprendo a respirare regolarmente, dio quanto mi calma. <<Pronto>>
Ragazze sono tornata, scusate per l'assenza ma al mare non prendeva minimamente. Spero che il capitolo vi piaccia. Ho deciso di mettere il capitolo iniziale della storia che farò su Evan Peters, ho deciso che proverò a scriverle entrambe visto che comunque ora non ho impegni per scuola. Mi piacerebbe sapere la vostra opinione anche su quello, che metterò a breve.
Detto questo buonanotte💘💘
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All monsters are human||Dylan O'Brien
Fiksi Penggemar"Sei un mostro Dylan" "Eppure sei fottutamente attratta da me" "Non è vero, sei pazzo" Si avvicinò imprigionandomi tra lui e il muro "Ti stai innervosendo" Mi baciò il collo sfiorandomi la guancia. Questa storia ha contenuti sessuali espliciti Se s...