"L'amore è quella cosa che tu sei da una parte, lui dall'altra, e gli sconosciuti si accorgono che vi amate."
Tornai a casa dopo l'incredibile pomeriggio passato con Dylan. Ero felice, mi sentivo per la prima volta nella mia vita al sicuro. Presi le chiavi e aprii il portone di casa e subito il profumo di pasticcio mi inebriò le narici. La felicità mi portava a godermi le piccole cose, dovevo. Si, ero felice. Ma tutto questo cambiò nel giro di 10 minuti. Varcai la soglia, appoggiai il giubbotto ed entrai in cucina. <Ciao mamm..che ci fa lui qui?> il disgusto, di nuovo per la terza volta oggi. Era li, con noi. C'erano le sue chiavi, quelle di casa con il portachiavi blu in pelle. Era di nuovo li. <Lui cambierà. È su a farsi la doccia, era sobrio. Senti Margot io non so se capisci> <Sai mamma, ero felice di tornare a casa perché oggi è stata una bella giornata. Sai ho un ragazzo e oggi ci ho fatto l'amore. Molto romantico, già> lo dissi ironicamente, solo per vedere la sua faccia che si trasformò in una smorfia. <E ora me ne vado da Aleksia, sai almeno li non ho paura di essere picchiata> presi il telefono e il giubbotto. <Margot non fare la cretina> <Mamma, non fare tu la cretina>. Chiamai Aleksia uscendo dalla porta. <So che è strano e che è tardi ma posso venire da te?> <Certo, sono a casa da sola vieni pure>. Casa di Aleksia non era distante, avevo molte cose da raccontarle e non stare a casa mi dava sollievo. Mi stupii quando mi aprì la porta e la prima cosa che feci fu piangere. Una dopo l'altra le lacrime rigavano il mio viso, senza il mio volere. Lei mi guardò e mi strinse, forte, fortissimo. La tristezza in tutto ciò era sfossante. <Di nuovo?> annuii nel suo abbraccio. Lei capiva subito, sempre. Sciolse l'abbraccio dopo una decina di minuti. <Dormi qui stasera, ti preparo una cioccolata. Vai a farti una doccia e mettiti un mio pigiama> sorrisi. Presi il telefono e scrissi a mamma <<Dormo da Aleksia. Fai dormire papà nel mio letto e tu dormi con lei nel tuo. Chiudetevi a chiave. Tu ti fidi ma io no, per favore fallo per me>> rispose subito <<Lui dorme in salotto, io e tua sorella ci siamo già chiuse in camera. Cambierà tutto e ci credo ma non sono sprovveduta. Buonanotte>> <<Buona notte>>
<Sai Aleksia, oggi è successa una cosa stupenda> <Si anche a me, ma parla prima tu> <Io e Dylan abbiamo> arrossii, era boh imbarazzante <Non ci credo, non sei più vergine. Avete scopato!!> <Modo molto fine di dire le cose, ma si è così> sorrisi, ripensandoci. Ripensando al "tu sei mia, non ti toccherà più". <Eleonora ha detto di amarmi> si zittì. La guardai e la vidi sorridere, tanto <finalmente. Ti meritavi un po' di felicità> <anche tu la meriti, Margot>. Passammo la notte a parlare di Dylan, della 'prima volta'. Poi ci addormentammo e io mi sentii al sicuro.
Mi misi un paio di leggins e una felpa di Aleksia. Mi pettinai e insieme ad Ale andai a scuola, non avevo sentito mia madre e non ci tenevo. <Buongiorno> disse Bella sorridendo. Alle sue spalle Ian, Thomas, Dylan e altri. Dylan era straordinariamente bello, aveva una felpa bordeaux e un paio di jeans neri, un sorriso mozzafiato e i capelli un po' in disordine, si era perfetto. <Buongiorno> disse Dylan avvicinandosi a me e mettendomi un braccio sul collo, vidi lo sguardo di Thomas. Un misto tra tristezza e incazzatura e mi dispiaceva, tanto. Andammo tutti verso la piscina, visto la strabiliante ora di nuoto che ci aspettava. Non avevo il costume ma ero certa che Bella ne avesse due. Lei era già con il suo costume azzurro preparata e apposto <Bella scusa hai un costume in più?> <Certo. Blu intero o nero a pezzi?> <Nero>. Me lo misi come al solito in bagno mentre il resto delle ragazze uscivano. Ero di nuovo davanti allo specchio, da sola, a pensare. Mi si vedevano i lividi sulla pancia, non potevo entrare così. Andai a prendere la borsa di Bella dove c'era il terzo costume, quello blu intero. Per quanto odiassi i costumi interi non avevo scelta. Lo presi tra le mani <Perché ci metti sette ore?> la voce di Dylan echeggiò nello spogliatoio, mi venne in mente quando mi aveva fatto tutti quei complimenti, e il nostro 'semi bacio'. <Non posso entrare così> mi girai e lui mi squadrò, osservava ogni punto, ogni angolo. Alzai la mano con l'altro costume e lui annuì. <Ti aiuto io> e sorrise maliziosamente. Si Dylan, bel modo di farmi eccitare prima di andare in piscina. Mi accompagnò in bagno e mi slacciò da dietro la parte sopra. Iniziò a baciarmi il collo mentre con una mano sfiorava la schiena e l'altra mi palpava il sedere. <Così non mi aiuti> parlavo in modo affannato, si sentiva quando mi prendeva dalle parole che mi uscivano senza un senso. Poi si scostò e io sentii la mancanza del suo tocco <Ti lascerò con il dubbio. Muoviti a cambiarti> lo guardai con una faccia schifata e lui scoppiò a ridere. Era così bello, eravamo così strani. Mi misi il costume e fiera andai in piscina.
Ero con Bella ed Aleksia e c'erano Ian e Dylan dietro di noi ma si avvicinarono molto velocemente. <Non sai quante cose ci farei con il tuo culo, cristo Gesù> mi bisbigliò all'orecchio e io diventai fucsia se non peggio. Lui rise e io mi unii a lui. Si, eravamo straniEcco un nuovo capitolo. Si, è breve e non succede niente di che ma il prossimo sarà migliore. Comunque ho cambiato la copertina spero che vi piaccia, ditemi cosa ne pensate del capitolo.
Cia❤️
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All monsters are human||Dylan O'Brien
Hayran Kurgu"Sei un mostro Dylan" "Eppure sei fottutamente attratta da me" "Non è vero, sei pazzo" Si avvicinò imprigionandomi tra lui e il muro "Ti stai innervosendo" Mi baciò il collo sfiorandomi la guancia. Questa storia ha contenuti sessuali espliciti Se s...