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"Cosa potrà spezzarmi? Cosa mi ridurrà in briciole al punto da rendermi irrecuperabile dl tutto invisibile?"
Il sorriso che ho in volto è una cosa strana da vedere. Sono in macchina con Dylan, con la musica e con la sua voce di sottofondo mentre canta le canzoni che passano. Era da mesi che non succedeva, era da mesi che non lo sentivo mio. Mi sta accompagnando a casa, abbiamo deciso di fare una seratina tranquilla: cinese, film e poi resta da me. Sono sicura che a mamma andrà bene. Apro la porta di casa, sono consapevole che mia madre tornerà alle 11 perché deve rimanere in ufficio di più. Il pomeriggio l'ho passato bene, molto. Abbiamo fatto un giro per Londra e mangiato schifezze qua e la, non mangiavo così da tantissimo. <Mi mancava venire a casa tua> sento un velo di tristezza, quasi ne avesse sentito veramente troppo la mancanza. <Che film vuoi che guardiamo?> guardo l'orologio, sono le 8. <Aspetta prima ordino, cosa vuoi? Solito?> mi sorride quando dico la parola 'solito', come se non fosse cambiato niente, come se questi mesi non fossero passati. <Certo amore> dice stampandomi un bacio. Chiamo il cinese più vicino e con la coda dell'occhio noto Dylan intento a scriversi con qualcuno, non ha molto l'aria felice. <Dyl tutto okay?> alza lo sguardo e incontra i miei occhi. Si alza e mi prende per i polsi sbattendomi al muro. <Dio> è l'unica cosa che dice prima di baciarmi con foga e passione, senza fermarsi. Metto le mie braccia sul suo collo e lui mi alza le gambe in modo che io le possa chiudere sul suo bacino. Approfondisce il bacio, si butta sul mio collo iniziando a baciarlo e succhiare. Metto giù le gambe e lui mi toglie la maglietta e io faccio lo stesso con lui. Si allontana, mi guarda e si passa la lingua sul labbro inferiore, cosa che trovo estremamente eccitante. Lo bacio mordendogli il labbro e lo sento gemere e sorridere. Mi fa letteralmente impazzire.
Il suono del campanello interrompe questa scena, ci separiamo e vedo il suo petto alzarsi molto velocemente tutto sudato. <Porca troia> si avvicina alla porta, apre e guarda male il povero fattorino che ci sta gentilmente portando il mangiare. <Quanto è?> dice Dylan con voce arrabbiata, inutile dire che la scena mi fa morire dal ridere. <25€> Dylan tira fuori i soldi, glieli pone e prende il mangiare. <Ora scusa, ma torno a scoparmi mia morosa> e chiude la porta. Vedo dalla finestra il ragazzo che scoppia a ridere e mi metto a ridere pure io. <Che c'è?> dice lui sorridendo <è stata una scena stupenda> e ricomincio a ridere seguita da lui. Prendiamo da mangiare e ci sediamo sul tavolo della cucina. <Però dopo dobbiamo finire quello che abbiamo iniziato> dice sorridendo. Mi sento accaldata a pensare cosa stavamo facendo e Dylan scoppia a ridere notandolo. Mangio il mio riso al curry con gusto mentre Dylan divora tutto quello che ha sul piatto. Poi andiamo al piano di sopra e io mi distendo a letto sfinita e Dylan mi si catapulta sopra iniziando a farmi il solletico, cosa che io odio visto che lo soffro molto. Si china su di me e mi bacia. Poi ancora e ancora e ancora e dio impazzisco, perché lui è così. Sento la porta sbattere, a quanto pare nessuno vuole che io e Dylan stasera ci divertiamo. <Amore sono a casa, con chi sei? Aleksia?> sento urlare da mia mamma. Dylan si alza e io mi metto subito una maglietta che trovo per terra mentre lui rimane in pantaloni. Scendiamo le scale mentre sento da dietro Dylan sbuffare e si avvicina al mio orecchio <Nessuno vuole che stasera io ti scopi> arrossisco e ridacchio nervosa. <Ciao mamma> sorrido mentre il suo viso si incupisce quando vede Dylan. Prende la maglietta e gliela lancia addosso con disprezzo e Dylan se ne accorge. <Cosa ci fai qua? Sei tornato da New York e ti serviva qualcuno con cui divertirti?> dice seria mia madre. Non l'ho mai vista così fredda e distaccata e non ne capisco il perché. Lei adora Dylan, pensava fosse perfetto per me. Noto lo sguardo di Dylan un po' perso. <Mi scusi? Non capisco> dice lui completamente confuso così come me. Lancio un'occhiataccia a mia mamma. <Non capisci? Vattene Dylan. Hai rovinato mia figlia, non ti voglio qui>. Vedo Dylan indietreggiare come se fosse stato colpito e io mi sento subito triste per le parole di mia madre. <C'è un motivo valido> dice Dylan guardandola dritta negli occhi. <Guardala, porca puttana guardala> sputa mia madre e vedo Dylan guardarmi subito. Mi sento girare la testa. <è dimagrita 9 cazzo di kg, non usciva, non mangiava, non rideva, beveva come se non ci fosse un domani. È venuta a trovare il padre e ha fatto una scenata. Dimmi Dylan come fai a pensare che tu sia il benvenuto qui, dimmelo.> <Mamma finiscila, c'è seriamente un motivo> <Margot smettila di farti male da sola. Vattene Dylan> urla mia madre, sembra quasi impazzita. Mi metto a piangere e la guardo <Non farlo, non mandarlo via> urlo mentre Dylan si avvicina e mi mette un braccio sulle spalle così io mi accoccolo. <Levati da lei schifoso. Vattene ti ho detto> <La smetta, Margot ha bisogno di me> mi guarda negli occhi mentre le lacrime continuano a scendere. <Ti ho detto di andartene> sento Dylan irrigidirsi e lasciarmi. Mi sussurra un 'ti chiamo dopo' ed esce sbattendo la porta ma non prima di urlare a mia madre <Lei non ci dividerà mai>
<Sei proprio una stronza, non parlarmi più> dico correndo e arrivando in camera mia. Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo?

Ho avuto grossi problemi con Wattpad che a quanto pare non voleva pubblicarmi il capitolo. Comunque, volevo dire due cose. La prima è che andrò via per 10 giorni e non potrò pubblicare ma preparerò già i capitoli tranquille.
La seconda è che ho intenzione di scrivere un'altra storia basata su una serie TV, se qualcuno la segue, American Horror Story.
Volevo farla su Evan Peters e sul suo personaggio di Murder House. Ovviamente è basata sulla storia della stagione quindi mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questa idea
Comunque la scriverò finita questa

Ma ora, cosa ne pensate di questo capitolo? Fatemi sapere
Anita 💘

All monsters are human||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora