L'inizio

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"Non mi dava più nemmeno fastidio
mi ci ero abituata, a tutto.
Mi ero abituata alla mia solitudine"
Stanchezza. La parola giusta,forse. Da due mesi a questa parte mi sono rinchiusa in casa, niente amici, niente estate, niente di niente. Mi aveva uccisa e questo era il suo effetto. Ma oggi cambiava tutto. In questo periodo solo due persone si sono degnate di venirmi a trovare, due. Aleksia e Bella, le persone più importanti che ho. Sono le 7.20 del 16 settembre, primo giorno di scuola. Con la poca voglia che ho, sono riuscita ad alzarmi, vestirmi e truccarmi. Niente di eccezionale, un jeans nero aderente, una camicia a quadri rossa e nera, un po' di eye-liner e i capelli biondi lisci sulle spalle.
Ero pronta per uscire? No. Ero pronta per rivederlo? Neppure. Il suono del campanello mi fece tornare con i piedi per terra
<buona scuola Margot, ci vediamo per pranzo> , queste furono le parole di mia madre dopo un bacio sulla guancia. Presi lo zaino e insieme a Bella e Aleksia mi diressi verso scuola. Faccio ragioneria, la mia scuola è affiancata da altre 3. In una di quelle c'era lui.
<La mia forza di volontà mi ha fatto alzare stamattina ma non so per quanto resisterò> disse Aleksia.
Aleksia era una ragazza bellissima nella sua semplicità. Lei non aveva bisogno di trucchi e cagate varie, lei andava bene così. Aveva una felpa blu e un paio di jeans. È bassa, con il fisico da calciatrice, capelli corti, color nero corvo e occhi chiari come stelle. Sorriso sempre in volto. È un uragano, ha un carattere molto forte.
<Pensare che mancano 9 mesi alla prossima estate mi uccide> disse Bella.
Lei invece era completamente diversa. Portava i capelli sempre lisci e perfetti sulle spalle, aveva questo biondo che con gli occhi azzurri la rendeva una dea. Sempre vestita e truccata perfettamente, non andava mai in giro disordinata. Avevo sempre provato questa invidia per lei, che con il tempo riuscivo a controllare. Era diversa da Aleksia, molto. Io invece ero la tipica ragazza che non fa altro che deprimersi. Non ho mai capito perché, ma il nostro trio funzionava senza problemi. Eravamo tutte e tre pronte per iniziare il terzo anno di superiori
<Entriamo?> dissi
<Entriamo> risposero in coro

All monsters are human||Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora