MARGOT'S POV
Dylan mi ha appena chiesto di scappare, veramente? <So che può essere una stronzata, che non è così facile. Però io qui non ci riesco più a stare ma neanche senza di te> dice guardandomi negli occhi. <Scappiamo, Dylan> dico convinta. È la cosa più giusta che io abbia sentito, giusta perché è proprio ciò che mi serve ora. <Non dico di scappare per sempre, ma per un po'. Una settimana, due giusto per staccare un po'> annuisco per poi baciarlo. <Ti prego, portami via di qui> lo guardo e in lui vedo una strana scintilla. Si alza e prende il computer per poi entrare in un sito di viaggi. <Vorrei portarti da mia sorella> dice guardandomi. America, famiglia di Dylan. Sorrido subito e il pensiero che Dylan sia felice di volermi far conoscere sua sorella mi fa talmente felice che sembro quasi scema. <Ti andrebbe bene? Cioè andare a New York? Magari per una settimana, così non spendiamo niente di casa ma solo del volo> <Dylan sarebbe perfetto> guarda lo schermo e digita "Londra-New York", il primo volo è per la settimana prossima, ciò vorrebbe dire partire fra 5 giorni. Non costa neanche tantissimo, è uno di quei siti che ti fanno un prezzo molto basso però comunque non saprei dove trovare 250€. <Aspetta Dylan io non ho 250 €, cioè non saprei dove trovarli> <Te li pago io> dice guardandomi. <Ma neanche per idea. E poi ci sono anche i soldi per stare la, non so come fare> mi prende il viso tra le mani e mi guarda. <Margot non so se hai notato dalla casa ect, ma non ho per niente problemi di soldi. Trova i soldi per stare li, il viaggio te lo regalo io. È per scusarmi di tutto quello che ho fatto. E non accetto un no come risposta> lo guardo e dio quanto mi ci perdo. Quanto è perfetto, quanto è totalmente la cosa più bella e importante che ho. <Lo facciamo?> dice posizionando la freccetta sul tasto acquista. <Facciamolo> clicca e dopo aver scritto le varie robe per i pagamenti, chiude il computer e si distende. <Mercoledì partiamo, quindi tenta di farti trovare pronta e non in ritardo come al solito> dice ridendo. Mi accoccolo su di lui e gli accarezzo la pancia, disegnando cerchi immaginari. <A che ora è l'aereo?> <Alle 16 quindi dobbiamo essere li minimo per le 14. Magari partiamo per pranzo visto che comunque l'aeroporto non è dietro l'angolo> annuisco. Tutto questo sta per succedere, io sto per partire solo con Dylan, conoscerò la parte di famiglia a cui lui è legato ovvero sua sorella. Sorrido addormentandomi deliziata dal profumo di menta caratteristico di Dylan.
<Amore dobbiamo andare a scuola> <Lasciami dormire> dice Dylan. La sveglia è appena suonata e per quanto io stia dannatamente bene qui, siamo costretti ad andare. Mi butto sopra a Dylan che urla per il dolore che probabilmente gli ho causato <Ho capito, mi alzo> detto questo mi da un bacio. Sorrido e mi alzo, mi levo i vestiti e mi metto un paio di leggins che mi ero portata dietro. <Dylan mi presti una felpa?> urlo così che mi senta dal bagno. <Certo amore> dal tono immagino che si stia lavando i denti. Tiro fuori una semplice felpa nera ma prima di mettermela vado in bagno a lavarmi. <Sarebbe bello svegliarsi e trovarti sempre in mezzo alle palle> dice abbracciandomi da dietro. <Lo faremo per una settimana> dico sorridendo. Mi spruzzo il deodorante e noto un succhiotto sul seno destro che mi porta subito a sorridere. <È brutto se ti dico che ho capito il doppio senso di quello che hai detto>dice scoppiando a ridere. Gli tiro addosso l'asciugamano e scoppio a ridere anche io. Vado in camera, mi metto la felpa e insieme usciamo. Sicuramente farò colazione a scuola, con un caffè. Infatti appena arrivati andiamo alle macchinette. Evito di pensare a tutti gli sguardi che abbiamo addosso e soprattutto quello di Cameron che quando mi passa vicino mi saluta debolmente. <Si azzarda ancora a guardarti?> <Dylan calmati, possiamo non parlarne proprio> gli dico velocemente, evitando il discorso e lui si calma perché capisce probabilmente il mio disagio. Suona la campanella, abbiamo storia. Ieri abbiamo saltato la verifica per colpa dell'antincendio quindi probabilmente la farà oggi la troia che ci ritroviamo. In classe ci sediamo vicini e, inutile da dire, ma mi sento a disagio vedendo tutti gli sguardi delle persone vicino a noi. Soprattutto quello delle ragazze. <Ti devo chiedere una cosa> dico guardandolo. <Dimmi> mi risponde sorridendo. <Ragazzi separate i banchi> entra la prof tutta felice. Ma che ci trova di così bello in tutto questo.
Passano le ore e io non sono riuscita a parlare con Dylan, che palle. Ma ora è ricreazione e appena lo vedo lo tiro di lato. <Beh, questo non mi dispiace per niente> dice Dylan baciandomi, in modo per niente casto. <Ohhh sono tornati insieme finalmente> sento dire da Thomas dietro e vedo Aleksia e Bella sorridere. <Di cosa mi dovevi parlare> dice guardandomi non staccando gli occhi dalle mie labbra. No, Margot resta concentrata. <Vieni con me> lo porto un po' lontano dagli altri. <È una curiosità. Con quante ragazze sei andato prima di tornare con me? Cioè prima di ieri> dico tutto d'un fiato. Lui si accarezza il collo e mi guarda. <Un paio> e abbassa lo sguardo. <Mi dava fastidio vederti con Cameron, volevo farti capire che potevo anche io. Ho fatto una stronzata ma..> li metto un dito sulle labbra e lo zittisco. <Va bene Dylan, volevo solo sapere, tranquillo> dico sorridendogli. Mi dava fastidio, tanto. Chissà quante ragazze fighe sono andate con lui. Sento il telefono vibrare e lo tiro fuori. Vedo "Mamma" e mi ricordo quello che è successo. <<Pronto mamma>>Allora, mi scuso per il capitolo di merda. Volevo pubblicarlo proprio quando arrivavamo a 100 mila visualizzazioni e così è stato, ma volevo farlo migliore. Cosa ne pensate?
Comunque, oddio grazie mille. Mi sono commossa vedendo quante visualizzazioni ha questa storia. Non pensavo di arrivare a così tanto ed è solo grazie a voi. Quindi grazie ancora😍
-Anita💋
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All monsters are human||Dylan O'Brien
Fanfiction"Sei un mostro Dylan" "Eppure sei fottutamente attratta da me" "Non è vero, sei pazzo" Si avvicinò imprigionandomi tra lui e il muro "Ti stai innervosendo" Mi baciò il collo sfiorandomi la guancia. Questa storia ha contenuti sessuali espliciti Se s...