*Driiin Driiin*
È mattina e mi devo alzare per andare a scuola.
Mi alzo dal letto e vado nell'armadio per vedere che vestiti mettere oggi.
Io: ma perché non ho mai niente da metteree? Cristo.
C: il buongiorno si vede dal mattino.
Disse Cameron sorridendo.*e che sorriso.*
Ma che dico?
Io: non trovo panni da metteree.
Guardai ancora un po' i panni e alla fine scelsi. (Foto👇)C: menomale che non avevi nulla da mettere. Stai da Dio vestita così.
Io: adulatore. Risposi secca.
Non so perché, ma oggi mi sento acida.
C: luna storta?
Io: non rompere la minchia.
C: si dai. Ci vediamo dopo. Rispose un po' deluso.
Ma sinceramente non me ne fregava un cazzo.
Presi le mie vans bianche e lo zaino, dopodiché uscii di casa.
*a scuola*
Sono appena arrivata a scuola e vedo Anna.
Mi avvicino e lei mi sorride.
Io: ciao Anna. Dissi sorridendo.
A: ciao Melany. Rispose sorridendo a sua volta.
Io: so che stai uscendo con Dylan.
A: si. I suoi occhi divennero lucidi e iniziò a parlare di Dylan in continuazione.
Io: credo sia chiaro che ti piaccia. Dissi scoppiando a ridere.
Sorrise debolmente e divenne un po' rossa.
A: beh..si, però sono sicura che a lui non piaccio. Si è sempre portato a letto tutte le ragazze e ho paura che lo faccia anche con me. Disse rattristandosi.
Io: piaci anche lui. Me l'ha detto ieri.
Si illuminò all'improvviso e sorrise, ma il suo sorriso scomparve appena alzò lo sguardo.
A: gli piaccio eh. Disse scappando con le lacrime agli occhi.
Guardai davanti a me e vidi che Dylan stava limonando con Marilyn.
Iniziai a camminare verso di loro e quando fui di fronte a Dylan iniziai ad urlare.
Io: MA CHE CAZZO HAI IN QUELLA TESTA EH? DICI UNA COSA A ME E POI TI VIENI A LIMONARE-indicai Marilyn-QUESTA.
Ma: questa ha un nome!! Disse con la sua vocetta da oca.
Io: AH SÌ, CAGNA. LO PENSO ANCHE IO.
Presi Dylan per un braccio e lo portai in giardino.
D: che cazzo ti è preso? Ti sembra normale quello che hai appena fatto?
Io: E TI SEMBRA NORMALE DIRMI DI ESSERTI INNAMORATO DI ANNA E POI TI LIMONI QUELLA TROIA?
D: primo. Smettila di urlare. Secondo. Mi limono chi voglio. Terzo. Lei ha abbracciato uno e gli ha dato un bacio sulla guancia.
Io: MA CERTO CHE SEI PROPRIO RINCOGLIONITO. E TU PER QUESTO TI LIMONI UNA TROIA? ANNA CI TIENE DAVVERO A TE, E TU LIMONI CON QUELLA. DI FATTO NON MI STUPISCO SE TE L'ABBIA DATA. SEI UN FOTTUTO BASTARDO DYLAN. VAFFANCULO. AH, E PRIMA DI TRARRE A CONCLUSIONI AFFRETTATE, FARESTI BENE A CHIEDERE PRIMA DI FARE IL COGLIONE NIGHT.
Lo lasciai in mezzo al giardino e andai a cercare Anna.
Quando finalmente la trovai (nel bagno delle ragazze a piangere) le dissi che era ora di andare in classe.
Io: dai Anna vieni. Perderemo la lezione così.
A: io non vo-glio ve-nire. Disse scoppiando ancora a piangere.
Io: come fai di cognome?
A: Malta, perché?
Io: bene ANNA MALTA. Ora ti alzi da quel fottuto pavimento e vieni con me in classe. Dylan ti ha perso? Se ne farà una ragione. Ci sono altri ragazzi per te, e io ti aiuterò a farti uscire con uno di loro.
Si alzò e mi sorrise.
A: grazie Melany, davvero.
Io: niente. Ora: sistema il trucco, i panni e metti questi. Dissi tirando il mascara e il lucidalabbra fuori dalla mia borsa.
A: va bene. Mi aspetti?
Io: certo.
Dopo che ebbe finito di sistemarsi tornammo in classe.
Appena entrammo avevamo gli sguardi di tutti addosso.
Io: beh che avete da guardare? Siamo belle, lo sappiamo, ma toglieteci gli occhi di dosso.
Ci andammo a sedere e, poco dopo, ci comunicarono che avevamo due ore buche, così cercai un ragazzo figo per Anna.
Io: Anna, Annaa. Prima fila attaccato al muro. Gran figo.
A: si ma..
Io: dai vai.
A: va bene..
Anna pov's
Non ci posso credere. Sto andando da sto tizio a parlare. Ma che mi prende? Io non sono così. Però Dylan se lo merita, Melany ha ragione.
Io: ei. Dissi sorridendo al ragazzo.
X: ciao dolcezza. Rispose sorridendo a sua volta.
Dio che sorriso.
Io: facciamo un giro? Proposi.
X: subito. Si alzò, mi mise un braccio in spalla e uscimmo dalla classe.
X: allora? Come ti chiami?
Io: Anna, tu?
X: Marco. (Marco in foto copertina👆)
Io: bel nome. Dove andiamo?
M: bagno? Sorrise maliziosamente e io accettai.
Entrammo e quando fummo in una delle 'stanzette' dei water, mi bloccò i polsi contro il muro e iniziò a baciarmi con foga.
Ricambiai e mi mise le mani sulla vita e io le allacciai dietro il collo.
Scese con le mani fino a toccarmi il sedere e mi spinse contro di lui.
Ma perché non mi ritraggo?
Dio quanto bacia bene.
Misi le gambe attorno ai suoi fianchi e, quando si sedette sulla tavoletta (chiusa ovviamente) iniziò ad accarezzarmi le cosce.
Mi staccai e iniziai a parlare.
Io: credo possa bastare. Ci sentiamo per chat, ti do il mio numero.
M: va bene, chiama quando vuoi bambolina.
Ci scambiammo i numeri e tornammo in classe.
Andai da Melany e mi chiese subito cosa fosse successo.
Melany pov's
Anna è appena tornata con quel tizio. Io: ora voglio tutti i particolari.
A: ahaha va bene. Siamo andai in bagno e mi ha baciata. Tutto qui.
Io: e non avete concluso nulla? Proprio nulla?
A: non voglio fare nulla Mel, la mia prima volta dev'essere col ragazzo che amo. Però mi ha lasciato il suo numero. Sta sera gli scrivo.
Io: bene. Dissi sorridendo.
Mi girai avanti e vidi Dylan stringere talmente tanto i pugni che gli vennero le nocche bianche.
D: Anna possiamo parlare?
A: arrivo.
Anna pov's
Chissà che deve dirmi. Sicuro avrà sentito il mio discorso e quello di Melany. Meglio.
Io: cosa vuoi.
D: CHE CAZZO HAI FATTO CON QUELLO NEL BAGNO?
Io: non sono cazzi tuoi Dylan.
D: SÌ CHE LO SONO. ORA DIMMI CHE COSA AVETE FATTO.
Io: mi ha baciata. E mi ha baciata da Dio. Problemi?
D: NON PUOI FARLO ANNA. NON PUOI AVERLO FATTO.
Io: PERÒ TU TI PUOI LIMONARE LA PRIMA CHE PASSA E SE IO BACIO QUALCUNO NON POSSO. SAI CHE C'È? CHE LA PROSSIMA VOLTA CI FACCIO SESSO, COSÌ VEDIAMO. Dissi con la voce che mi tremava.
D: non ti permettere. Disse abbassando la voce.
Si avvicinò a me e mi bloccò contro il muro. Stava per baciarmi ma mi scostai.
Io:no Dylan. Non sono un giocattolo.
Dissi e andai in classe.
Melany pov's
È finita la scuola e domani si sta a casa. SANTO SABATO!
A: Melany posso venire da te?
Io: certo!
Arrivammo a casa e ordinammo due pizze.
C: Melany la mia ma..Oh, ciao Anna. Disse sorridendogli.
A: ei Cam.
Io: vi conoscete?
A: è stato il mio migliore amico, un tempo.
C: già.
Io: ah ok. Noi andiamo in camera. Ciao Cameron.
C: aspettate. Sta sera c'è una festa a casa dei Milton, venite?
Io/A: si.
Andammo in camera e iniziammo a truccarci.
Finito di truccarci ci vestimmo.C: ragazze muovetevii. Sono passate tre fottutissime oree.
Io: eccocii.
Uscimmo dalla stanza e Cameron sorrise maliziosamente.
Io: dai andiamo. Dissi sorridendo.
Il viaggio fu piuttosto silenzioso e quando arrivammo Anna diventò nervosa.
Io: che succede?
Con un cenno del capo indica Dylan.
Io: oh andiamo Anna. Sta sera non pensiamo ai ragazzi, divertiamoci.Entrammo nella casa dei Milton e andammo al tavolo a prendere dei bicchierini dei vodka.
****
È passato talmente tanto tempo da quando sono a questa festa che non ricordo neanche quanto ho bevuto. Persi Anna tempo fa, credo sia con Dylan. Bah, chi lo sa.
Ho in mano un'altro bicchiere di vodka ma sento tirarmelo via.
C: basta bere. Hai bevuto abbastanza.
Io: chi sei tu per dirmelo Cameron.
C: il tuo compagno di stanza. Disse posando il bicchiere sul bancone.
Mi avvicinai a lui e gli misi le mani sulla mia vita.
Gli gettai le braccia al collo e mi avvicinai al suo orecchio.
Io: non dirmi che non hai bevuto neanche un po'. Gli sussurrai.
Si avvicinò anche lui al mio orecchio e mi rispose.
C: no, per niente. Ti devo sorvegliare.
Io: oh andiamo Cameron.
Eravamo ad 1 cm di distanza e vorrei davvero annullare le distanze e baciare quelle labbra morbide..
Ma perché lo penso?
Io: andiamo a casa dai.
C: si.
Cercammo Anna e la vidi baciarsi con Dylan.
Io: ehm..mi dispiace interrompere qualcosa. Io e Cameron stiamo andando a casa, venite con noi?
D: no. Anna sta sera dorme da me.
A: mah..
D: se non ti va non importa.
A: va bene. A domani. Cameron, Mel.
Io/C: Buon divertimento.
Ce ne andiamo ridendo e sentiamo un 'vaffanculo' di sottofondo.
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FALL IN LOVE.
RomanceMelany Evans è una ragazza di 17 anni. Ha perso i genitori qualche anno fa per colpa di un incidente stradale e, con il fratello, va a vivere dai nonni paterni. Alessandro Evans, 19 anni. Bello, alto, muscoloso, dolce, divertente e..stronzo a volte...