capitolo 11

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Melany pov's
È un po' che Ale è fuori. Ma dov'è? Mica doveva prendere un caffè?
*toc toc*
Io: vado ioo.
Vado ad aprire e vedo Alessandro con un cucciolo di labrador nero i braccio.👆
Io: ma dio santoo Alee.😍
A: ti piace? L'ho preso per te. Disse sorridendo.
Presi in braccio il cucciolo, che cominciò a leccarmi la faccia, e poi risposi.
Io: ovvio che mi piacee. Cameroon vieni quii. Guarda cosa ci ha portato Alessandroo.
C: arrivoo.
Appena entra in salotto si avvicina al cane e lo accarezzò.
C: oh ma quanto sei carrinoo.
A: ehm..Melany io..
Io: dimmi. Dissi sorridendogli.
A: devo andare via sta sera.
Io: come?-Dissi posando il cane per terra-perché? Che è successo?
A: oh niente, solo che nonna ha detto che le serve una mano col negozio e non c'è nessuno. Sai che il nonno è in ospedale.
Io: oh..ok..quindi..ci salutiamo adesso!?
A: si, tra due ore ho il volo e devo fare tante cose. Sai..check-in..il passaggio dei bagagli..
Io: oh ehm..va bene.
Lo abbracciai e mi sussurrò che sarebbe tornato appena ebbe potuto.
C: ma quanto sei bello? Eh sii. Bello luii.
Io: ma che bravo amico. Dissi ridendo.
C: avevo un cane anche io. Rispose sorridendomi.
Io: ok. Risposi smettendo di sorridere.
C: ti sei ricordata?
Annuii e andai in cucina.
C: prendiamo una pizza?
Io: va bene.
Mi abbracciò da dietro e cercai di liberarmi..senza successo.
Si avvicinò al mio orecchio e iniziò a sussurrare.
C: mi dispiace ok? Non sapevo che tua mamma fosse morta e poi sai che io non penso davvero che tu sia troia. Sei vergine..lo so e mi dispiace davvero tanto..cioè non che tu sia vergine..insomma hai capito.
Stavo ansimando e mi staccai.
Io: vorrei perdonarti Cameron, davvero. Ma quello che mi hai detto era..
C: lo so piccola lo so..mi dispiace tanto.
Io: come potrò fidarmi ancora di te? Come saprò che quando litigheremo non mi dirai ancora che sono una troia.
C: te lo prometto.
Io: Cameron...
C: ti prego
Sospirai e poi parlai.
Io: va bene..ma dovrai riconquistare la mia fiducia in modo spettacolare.
Mi abbracciò e mi disse
C: promesso. Vado a preparare la sorpresa. Addio.
Mi lasciò sola e mi accorsi che stavo ridendo come un'ebete.

****

Io: camerooooon!! È prontoooo.
C: arrivooooo.
Scese e mi porse una busta.
Io: cos'è?
C: leggi. Disse sorridendo.
La aprii e iniziai a leggere.
"Ciao io piccola,
È passato un po' di tempo da quando sei qui eh..
Sei arrivata e già balbettavi davanti a me.
La stessa sera tornai a casa ubriaco..ti svegliasti e mi accompagnasti in camera..non lo scorderò mai.
All'inizio credevo fossi una di quelle perfettine o troie, tipo 'fai questo, no fai quello, o quell'altro', poi, conoscendoti ho capito che persona fossi.
Una persona fantastica.
Bella, dolce, intelligente e, detto tra noi, con un seno prosperoso (che taglia porti?😏) e un bel fondoschiena.
Ti voglio bene piccola.
Cameron"
Tirai un pugno a Cameron e rise.
C: aspetta. Io sto ridendo, ma perché mi hai tirato un pugno?
Gli feci leggere la parte dove chiedeva che taglia portassi e scoppiò a ridere.
Lo abbracciai e mi baciò sulla fronte.
Io: però..
C: non ti è bastata?
Io: Cameron. Non puoi farti perdonare ogni volta con lettere. Devi portarmi a fare shopping.😌
C: Se serve a farmi perdonare ancora di più..vestiti e andiamo.
Io: perfetto. A dopo.
Vado di sopra e prendo dei panni da mettere.👇

Scesi di sotto e trovai Cam pronto

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Scesi di sotto e trovai Cam pronto.
Io: andiamo?
C: sse.

****

C: Meeelanyy è tre ore che siamo quii. Per favore torniamo a casaa.
Io: ahahahah va bene. (Vestiti comprati👇)

Arrivammo a casa e ordinammo la pizza

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Arrivammo a casa e ordinammo la pizza.
Sistemai i panni nell'armadio e scesi di sotto.
C: home sweet home.
Io: ahah che scemo.
Mi fulminò con lo sguardo e mi fece mettere sulle sue gambe.
C: così va meglio.
Sorrisi e lo abbracciai.
Cameron pov's
Dio quanto è bella.
Questi occhi azzurri.
Cazzo.
La feci staccare e le alzai il mento.
C: sei bellissima.
Le baciai il collo e la sentii gemere.
M: C-Cameron..
Io: dimmi. Le chiesi tra un bacio e l'altro.
M: i-io...
Le misi la mano sotto la maglia e la sentii rabbrividire.
Quando le stavo per togliere la maglia suonò il campanello.
Fattorino: sono 10$ signore.
Io: tieni.
Gli porsi i soldi, presi le pizze e chiusi la porta.
Io: beh..è arrivata la pizza.
Rise e preparò la tavola.
M: vado a dormire. Notte Cam.
Io: notte piccola.
Sorrise, mi diede un bacio in guancia e poi sparì dietro la porta.
Sparecchiai e andai a dormire anche io.

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