capitolo 34

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Io: Cameron sei tu?
Lo vidi ed era lui.
Io: Fanculo mi hai fatto spaventare. Gli sussurrai in uno sbuffo.
C: sei ancora arrabbiata?
Io: si.
C: mi dispiace.
Io: non mi servono le tue scuse..non a me.
C: a lei non chiederò scusa. Disse acido.
Io: allora sii gentile con lei.
C: scordatelo.
Io: allora questa conversazione finisce qui. Buonanotte Cameron.
uscì sbattendo la porta e io mi rannicchiai nel letto.

****

È mattina.
Ho chiesto il permesso di fare una doccia e poi mi sono vestita.

Ho chiesto il permesso di fare una doccia e poi mi sono vestita

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M: buongiorno. La colazione sta per essere servita. Disse dolcemente Margareth. Le sorrisi e, poco dopo, scese Cameron.
M: cosa vuoi per colazione Cameron? Chiede dolcemente Margareth.
C: qualsiasi cosa che non provenga da te.
Lei si rattristò subito.
Io: Cameron. Ringhiai a denti stretti.
C: che c'è.
Lo presi per un braccio e lo portai in giardino.
Io: CHE CAZZO TI PRENDE? HAI IDEA DI COME CI SIA RIMASTA MALE?
C: hai idea di come sono stato male io, in tutti questi anni, senza sapere che ero in affidamento al preside per poi scoprire che devo vivere qui per forza? Oppure di quando questa tizia, che non considero mia parente, non mi abbia mai cercato?
Io: NEANCHE TU L'HAI FATTO! EPPURE SAPEVI BENISSIMO DI AVERE UNA ZIA, QUINDI METTIAMO IN CHIARO CHE NON TUTTA LA COLPA SIA DI MARGARETH, STUPIDO!
C: Melany. Non addossare la colpa a me. È tutta colpa sua.
Io: È PROPRIO IMPOSSIBILE FARTI CAMBIARE IDEA EH. SEI IMPOSSIBILE. GUARDAMI PER L'ULTIMA VOLTA, PERCHÉ POI NON MI RIVEDRAI PIÙ. ADDIO CAMERON.
Dissi tornando in camera.
C: dove vai?
Io: a sistemare i panni, me ne vado.
Mi afferrò un braccio e mi ritrovai tra lui e la colonna.
C: non ci provare. Sussurrò arrabbiato.
Io: l'hai voluto tu. Dissi andando in camera.
Ora che ci penso non so neanche perché abbia fatto mettere i panni nell'armadio a Beltram..poverino.
Fanculo.
Mi dice di non intromettermi quando mi ha trascinata lui qui, dice che è tutta colpa di sua zia ma in realtà non sa che è anche colpa sua..e se sapeva che era sotto affidamento del preside, perché non me l'ha mai detto? Pensava che lo giudicassi? Ah, non ci capisco più niente.
Preparai le valigie, salutai Margareth e andai a cercare un Taxi.
Riuscii a trovarne uno e mi feci portare indietro.
Arrivai e sistemai le mie cose nella stanza del dormitorio.
Faceva male..faceva male sapere che ci eravamo, anche se non ufficialmente, lasciati..lui chissà dove, mentre io sono in dormitorio.
Finii di sistemare la roba e mi accasciai sul letto..stanca morta.

****

Sono passate esattamente tre settimane da quando non ho contatti con Cameron..niente chiamate ne messaggi, niente videochiamate ne parlare..niente di niente.
Lui aveva perso le mie tracce, io avevo perso le sue.
Chissà che se ha già un'altra ragazza..
Stavo piangendo, come d'altronde durante tutta la settimana, in camera mia..mangiando popcorn e guardando film d'amore.
Tutto un tratto la porta si spalanca.
Non poteva essere..non ora..non lui..non qui.
Chiuse la porta e si avvicinò.
C: te ne sei andata veramente. Ringhiò.
Io: s-si.
Andai in bagno e lavai la faccia.
C: perché? Ora il tono era più pacato.
Io: perché non sei in grado di accettare le cose come stanno.
C: e te ne sei andata perché non sono carino con Margareth? Ora era divertito.
Io: vattene.
C: torna con me.
Io: no.
C: ti prego.
Io: no.
C: Melany per favore..torna con me.
Io: in quale senso? Chiesi sarcastica.
C: c-come in..in quale senso..pensavi che ci fossimo lasciati? Nel suo tono sentivo delusione.
Io: mi dispiace ma si..ormai non sono più dipendente da te.
C: torna con me e basta. Sbuffò.
Io: non mi hai cercata per settimane, e ora ti presenti qui dicendomi di tornare? No. Mi dispiace ma no. E poi perché ora? Perché non sei venuto prima?
C: perché ho riflettuto sulle tue parole..non sarò carino con lei, ma devo per forza vivere li..torna indietro con me.
Io: no.
C: ti prego Melany.
Io: mi dispiace Cameron.
Si stava avvicinando troppo.
Mi prese la faccia e premette le sue labbra sulle mie.
Assecondai il bacio..cazzo mi era mancato..eccome se mi era mancato.
"Consideralo come un bacio d'addio allora." Disse prima di staccarsi e uscire, forse per sempre, dalla mia vita.
Mi accasciai a terra e piansi..quando sentii prendermi in braccio..
Io: LASCIAMI. AIUTOOO. Urlai tra le lacrime.
Mi tappò la bocca e disse...

#spazioautrice
Oggi ho pubblicato molti capitoli, dato che per un po' non avevo postato (amatemi ahahah), però volevo chiedervi se volevate che facessi "20 cose che non sai di me."
Fatemi sapere nei commenti, e fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto.
Penso di pubblicarne un'altro, forse l'ultimo di oggi, ma non prometto nulla.
Ciaao geentee.
Un besoo.

FALL IN LOVE. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora