Melany Evans è una ragazza di 17 anni. Ha perso i genitori qualche anno fa per colpa di un incidente stradale e, con il fratello, va a vivere dai nonni paterni.
Alessandro Evans, 19 anni. Bello, alto, muscoloso, dolce, divertente e..stronzo a volte...
Marilyn pov's Cazzo sono le 7:00!! Ho solo mezz'ora per prepararmii. Come faccio? Mi alzo dal letto e vado verso l'armadio. Com'è possibile che io abbia solo vestiti da troia? Forse è ora di cambiare..massi. Prendo tutti i miei vestiti e li butto, poi vado in camera di mio fratello (eh già, ho un fratello.) prendo una felpa nera e una maglia, torno in camera e prendo dei leggins neri.
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Prendo la giacca ed esco di casa. Arrivo a scuola e vedo i ragazzi e le ragazze che mi guardano come se avessero visto un fantasma. Mi avvicinai al mio gruppetto e salutai. Io: eei. Dissi appoggiando lo zaino al muro. L: ei bellezza. Bagno? Disse sorridendo maliziosamente. Io: no Lucas. Non sono più quella di una volta. Sono cambiata. (Lucas👇)
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L: si dai, andiamo. Disse prendendomi un braccio. Mi ritrassi e urlai. Io: TI HO DETTO CHE NON SONO PIÙ QUELLA DI UNA VOLTA. SONO CAMBIATA. Risposi e andai a prendere lo zaino. Entrai in classe e andai al banco a sedermi. X: ciao. Disse una ragazza. Io: ehm..ciao.. risposi. Solo ora mi accorsi che era quella Melany. M: posso sedermi? Chiese sorridendo. Io: certo. Risposi sorridendo altrettanto. M: sai..ho sentito sta mattina..sei stata grande. Scusa per averti dato della troia, solo che vestita in quel modo e limonandoti o dandola a chiunque... Io: tranquilla. Sta mattina ci ho riflettuto anche io, infatti ho buttato tutti i miei vecchi vestiti e oggi sono con la felpa di mio fratello e i miei leggins. M: brava. Solo che avresti dovuto pensarci prima, non credi? Io: si lo so.. Abbassai la testa e mi scese una lacrima al ricordo che avevo in mente. M: che succede? Io: ti va di venire da me? Passiamo il pomeriggio insieme. M: oh si, molto volentieri. Io: subito dopo scuola? M: è perfetto. Entrarono gli studenti ed entrò anche il professore. *fine scuola* M: eieieii. Dove pensi di andaree. Mica dovevo venire da te? Io: ah già. Ordiniamo una pizza. M: perfetto, amo la pizza. Io: sai..sei la mia prima amica. M: e le ochette che ti giravano in tondo? Io: beh..non le ho mai considerate vere amiche. M: perché? Io: raccontavo una cosa ad una ragazza e lei lo andava a spifferare. Ho sempre tenuto tutto dentro fino all'anno scorso, quando per sfogarmi ho iniziato a comportarmi da troia. M: beh tesoro, con me puoi confidarti, non dirò niente a nessuno. Da oggi in poi io sarò la tua migliore amica e soprattutto consigliera. Se ti va, ovvio. Io: sisisi e ancora si. Grazie Melany. Grazie grazie grazie. M: niente. Dai andiamo che sto morendo di famee. Arrivammo a casa, aprii la porta e, essendo entrata per prima, vidi mio fratello Tom. T:ciao sorelli..ciao bellezza. M: ciao..ehm.. T: Tom. M: oh..ciao Tom. Io: Tom, la mia migliore amica. Melany: Tom, mio fratello. (Tom👇)
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Io: Tom noi andiamo in camera mia. Vi vediamo dopo. Ho sempre avuto un buon rapporto con Tom fin da quando i miei sono morti, prima che loro morissero Tom non mi trattava neanche come una sorella. M: a che pensi? Io: a me, Tom e i miei. M: a proposito, i tuoi? Io: sono morti in un incidente in autobus. M: oh..mi dispiace...anche i miei sono morti in un incidente stradale. Io: beh abbiamo una cosa in comune. Dissi forzando un sorriso. M: allora primo con me non forzare sorrisi, e secondo abbiamo due cose in comune. Anche io ho un fratello. Sorrisi istintivamente e lei mi abbracciò. M: dai andiamo ad ordinare la pizza. *mezz'ora dopo* Abbiamo appena finito di mangiare la pizza e ora stiamo guardando Gomorra, ormai giunto al termine. Io: ho sempre amato questo film. Dissi quando finì. M: anche ioo. T: per me è indifferente. Io: ahahahaha M: ei Mar, ti va di dormire da me? Cameron sta sera non dovrebbe esserci e lui ha il letto grande, possiamo dormire li. Io: si grazie. Tom sta sera..ma mi interruppe. T: Sisi, lo so. Sta attenta, ok piccola? Annuii e poi vidi Tom salire di sopra. Io: vado a prendere i vestiti e arrivo. M: ti aspetto qui. *appartamento di Melany* Io: accogliente. M: già. Vuoi fare una doccia? Io: si grazie. Il bagno? M: lungo il corridoio, terza porta a sinistra. Io: grazie mille. Appoggiai la roba sul letto di Cameron e andai in doccia. Dopo qualche minuto sentii parlare. C: perché hai invitato quella li? M: perché è mia amica Cam. C: amica? Tu e Marilyn amiche? Ma se le davi della cagna l'altro giorno. M: io invece penso che lei voglia cambiare. Oggi me l'ha dimostrato. Mi ha dimostrato di non essere poi tanto male. C: bene, dove dormiamo? M: stavo pensando che tu potresti dormire in camera mia. C: no, assolutamente no. M: eddai Cameron sarebbe per una notte soltanto. C: ho detto di no. M: ma vai a fanculo. E grazie eh. Poi non sentii più niente. Quando uscii dal bagno (già con il pigiama👇)
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Non sapevo quale fosse la camera di Melany, così andai ad esclusione e azzeccai. M: hai sentito? Annuii e mi sedetti per terra. M: il tuo borsone è in camera di Cam. Ho dimenticato di prenderlo. Io: vado, torno subito. Vado in camera di Cameron e lo vedo sdraiato sul letto. C: Melany cosa vuoi anco..oh sei tu. Io: si..io..il borsone. C: da quando sei timida? Disse avvicinandosi. Io: non..io..non sono ti-timida. Risposi. Mi bloccò contro il muro e mi baciò. Faticai a non ricambiare, perché comunque Cameron è un gran figo, ma io non sono più quella di una volta, voglio cambiare e essere normale. C: che ti prende? Io: io..non sono più quella di una volta Cameron. C: si che lo sei, solo che non vuoi ammetterlo. Io: no io.. no..non sono quella di una volta. Voglio cambiare.. C: si ok. E mi baciò di nuovo. Mi staccai ancora, presi il borsone e mi avviai alla porta. Cameron mi prese il polso e mi disse C: te ne pentirai. Troia. Mi staccai e andai in camera di Melany. Scoppiai a piangere appena misi un piede nella sua stanza. (Di Melany) M: EI! CHE SUCCEDE? Io: Cameron mi..mi ha..mi ha baciata i-io mi-mi so-no spostata e lui mi ha chiamata troia. M: CHE CAZZO HA FATTO? ORA MI SENTE. Io: no. M: che? "No"? Io: ormai pensa che io sia troia, non c'è niente da fare. M: sto cazzo. Io: piuttosto domani, ora resta con me. Mi consolò e, dopo aver parlato del più e del meno, facendomi anche ridere, andammo a dormire.