Chapter°2

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Chapter 2.
Justin ghignò divertito, scambiandosi uno sguardo d'intesa con Manuel, che teneva ancora per mano la sua fidanzata Naomi, mentre Nick e Dylan passavano accanto a quelle due strane ragazze. Insomma, era palese che i suoi due amici avessero fatto colpo ma non era quella la reazione che si aspettava: di solito tutte si lasciavano andare ad urletti come: "Oh mio Dio! Nick ti adoro!" oppure "Dylan ti amo! Sposami!"
"Ehi, voi due," li richiamò Justin. "Avete finito di flirtare con le clienti dell'hotel?" Domandò, alzando un sopracciglio. "Siamo qui per lavorare."
"Sta' zitto, Jus! Non stavamo facendo nulla di male," si giustificò Nick, sistemandosi la cravatta.
"Rubacuori," scherzò Naomi. "Comunque, credete che sia il caso di chiedere alla reception di..."
Venne interrotta da uomo sulla cinquantina in smoking, accompagnato dalla sua fedele segretaria, che lo seguiva come fosse la sua ombra. "Ragazzi, andiamo a conoscere le vostre due nuove coinquiline." Affermò con tono serio Raphael, indicando loro di affrettarsi.
"Coinquiline?!" Lo fissò scettico Dylan. "Avevi detto che ci avrebbero intervistato e basta!"
"Sì, ma per scrivere qualcosa di vero devono pur conoscervi prima." Spiegò Lily, controllando la sua immancabile cartelletta, che portava dappertutto.
Intanto Sarah e Laura se ne erano rimaste in silenzio a contemplare la scenetta che si svolgeva nella hall, senza però riuscire a sentire qualcosa delle battute che si scambiava il gruppetto.
"Tu seguivi i Night Shadows?"
Sarah arrossì alla domanda di Laura, prendendosi qualche minuto per decidere se rivelarle la verità o raccontare una mezza bugia. "Beh, onestamente no. Li ho conosciuti qualche mese fa, grazie alla loro serie trasmessa in tv... Mi hanno aiutata a superare un periodo difficile," sospirò. "Ma è stato amore a primo ascolto! Mi sono piaciuti fin da subito."
Laura annuì ma non ebbe il tempo di replicare che anche per lei erano stati importanti, perché il gruppo si era avvicinato.
"Io sono Raphael, il produttore dei Night Shadows, come immagino voi sappiate. Vi ho assunte per redigere un articolo sulla band e, per facilitarvi la conoscenza dei ragazzi e delle loro abitudini, ho pensato che sarebbe meglio che voi restaste un paio di mesi qui a Los Angeles." Annunciò senza tanti giri di parole; era un uomo che andava dritto al punto, evitando inutili chiacchiere. "Ovviamente, sarete ospiti dei miei ragazzi e di Naomi," aggiunse, notando l'accenno di ansia sui volti delle due ragazze.
"Io sono Lily," allungò una mano con un bigliettino da visita. "Se avrete bisogno, non esitate a chiamarmi." Sorrise rassicurante, per poi lasciarle con i ragazzi.
"Io sono Manuel," si presentò per primo l'unico fidanzato tra i quattro. "E questa è Naomi, la mia ragazza."
"Piacere nostro. Io sono Laura, la scrittrice che dovrà mettere nero su bianco tutti i vostri pregi, i difetti e, perché no... Magari anche qualche segreto," scherzò la bionda.
Dylan mostrò un sorriso e le afferrò la mano per baciargliela. "Lieto di conoscerti, Laura. Mi chiamo Dylan; lui è Nick," indicò il moro vestito di nero, "e lui invece è Justin," indicò l'amico biondo e poi si voltò verso la rossa, con sguardo incuriosito. "E tu sei?"
"Sarah," disse leggermente in imbarazzo. "Aiuterò Laura con le traduzioni."
"Sono molto contenta che vi fermiate qui!" Le prese a braccetto Naomi, una per lato. "Abitare con quattro uomini non è facile... Lava, cucina, prendi questo, prendi quello, stira, vai a fare la spesa..." Assunse un tono drammatico per alleggerire la tensione e le due sue nuove amiche scoppiarono a ridere. "Vi mostro l'appartamento!" E si diresse verso gli ascensori.

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