I due agenti diedero alle ragazze qualche minuto per riprendersi, mentre la scientifica analizzava gli indizi e il medico del corpo di polizia portava via il cadavere, dopo aver visitato anche Sarah.
“Siete pronte?” S’informò Scottland, piuttosto scosso anche lui.
Laura annuì per entrambe e con Sarah seguì Ericson verso l’uscita del locale, salvo notare Dylan e Nick a braccia incrociate che sbarravano l’uscita.
“Cosa sta succedendo qui?!” Domandò Nick con la sua solita aria calma.
“Quanto vuole per la cauzione?” Chiese in contemporanea Dylan, estraendo il portafoglio dalla tasca dei jeans.
“Guardi che non le abbiamo arrestate!” Ericson lo fermò e lo guardò serio. “Le stiamo solo portando in ufficio per interrogarle.”
Nick lo fissò a sua volta, ma piuttosto scettico. “Ok, interrogatorio? Veniamo con voi, se c’è posto sulla vostra volante. Altrimenti, prendo la mia auto e la mia fidanzata e vi seguiamo, così farà anche Dylan.” Spiegò all'ufficiale. “Senza togliere nulla a voi della polizia, eh! Non sei d’accordo, Dylan?” Si rivolse all'amico, che aveva un sopracciglio alzato, ma sembrava che non lo stesse ascoltando. “Ho detto, non è vero Dylan?” E gli diede una leggera gomitata per farlo riprendere.
“Ah, sì, sì. Ovviamente.” Annuì distrattamente.
Nick si lasciò sfuggire un sospiro e prese per mano Sarah. “Voglio vedervi fare i piccioncini, voi due!” Sussurrò minaccioso.
Ericson e Scottland li guardarono con un’espressione davvero eloquente, che poteva significare solo una cosa: “Questi sono pazzi.” In ogni caso, il capitano concesse ai due ragazzi di accompagnare la propria ragazza in centrale. In fondo, poteva essere utile per le indagini avere anche la versione dei fatti dei due membri della band.
Daniel, che aveva assistito alla scena, riconobbe Scarlett in un angolo del locale e la raggiunse per chiederle una spiegazione.
“Perché non sono stato informato di questa… Cosa?” La fissò serio. “Ci sono dentro pure io, sai com'è!”
“Mi dispiace, tesoro… Ordini di Omar!” Gli si avvicinò e gli accarezzò il braccio. “Lui temeva che tu non potessi occuparti di quella fotografa per il legame che hai con la piccola Mitchell.” Inclinò la testa e gli sorrise maliziosa. “Se vuoi, so come posso fartela dimenticare.”
Lui rabbrividì e la scostò con sguardo schifato. “Tieni giù le mani. E comunque, non cambiare discorso!”
“Non so a cosa ti riferisci,” sbatté le ciglia, fingendo innocenza.
Daniel stava davvero per perdere la pazienza. “Smettila di fare la gatta morta con me, perché non attacca!” Voleva urlare, ma si limitò ad un’occhiataccia gelida. “Piuttosto, dimmi come mai la polizia sta portando via Laura e Sarah!”
Scarlett si rabbuiò, sentendosi chiamare in quella maniera. “Oh, aspetta che lo sappia Omar e poi vediamo se avrai ancora il coraggio di rivolgerti a me in questo modo. Stai attento, Greenwood.”
“E’ una minaccia, Blake?” La sfidò lui, non temendola.
“Nah, prendila come una constatazione.” Gli fece l’occhiolino e gli voltò le spalle. “Chissà, la prossima potrebbe essere proprio la cara e dolce Mitchell.”
Daniel la bloccò, afferrandole una spalla, e tremò al solo pensiero di vedere Sarah priva di vita. “Non oserai…”
Lei si liberò dalla sua presa e gli sorrise angelica, prima di lasciarlo solo ed andare incontro ad una sua amica, a cui aveva scritto di raggiungerla.

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Dreams Can Be Dangerous
Misteri / ThrillerLaura, una rinomata scrittrice di romanzi ma che nel tempo libero si occupava di articoli per giornali tipo Kids o cose per ragazze giovani e alla moda, comprendeva anche la musica... Sarah, laureata in Lingue, appena era stata contattata per assis...