Dreams Can Be Dangerous

Cap 15

Da quando erano usciti dal commissariato, nessuno aveva più osato aprire bocca: la domanda di Sarah era rimasta senza risposta ma l’espressione del comandante Ericson poteva significare solo una cosa, e cioè che nessuna pista era da escludere, nonostante non ci fossero prove certe che tale Daniel e il suo ex ragazzo fossero la stessa persona.

Justin stava giusto aggiornando Chloe tramite messaggio quando gli venne in mente un buon modo per far distrarre tutti da quei crimini che li riguardavano soltanto a metà. Decise di avvertire la ragazza del bar e poi, mettendo via il cellulare, esclamò: “Ho trovato! Perché non andiamo a quel nuovo parco divertimenti che hanno aperto fuori città?”

“Non è una cattiva idea.” Concordò Manuel, con la mano intrecciata a quella di Naomi, che annuì entusiasta. “E voi, piccioncini?” Si rivolse a Dylan e Laura.

“Ovviamente siamo dei vostri! Anche Nick e Sarah… Ne stavamo giusto discutendo a pranzo.” Affermò Dylan, il braccio sempre sulle spalle di Laura, che ormai ci aveva fatto l’abitudine a quel gesto.

“Alessia, Dustin… Vi unite a noi?” Li interrogò Nick.

Dustin scrollò le spalle ed accettò l’invito; poteva essere una buona occasione per creare nuove amicizie. Alessia al contrario si dimostrò un po’ titubante ma si unì al gruppo, data l’insistenza di Laura, la quale l’aveva rassicurata con un: “Non disturbi affatto!”

“Perfetto! Passiamo a prendere Chloe, allora, e poi andiamo.” Esultò Justin e prese a condurre i suoi amici verso il Blue Night, cercando di coinvolgere Dustin nella conversazione per non farlo sentire a disagio.

Così il nuovo arrivato iniziò a raccontare di alcuni episodi imbarazzanti di Justin e Nick in alcuni dei loro precedenti tour insieme, causando le lamentele dei due diretti interessati e provocando le risate di tutti gli altri. Tutti eccetto Sarah, che si limitava a sorridere ogni qualvolta che Laura la guardava e poi tornava a rimuginare su Daniel. Il suo ex poteva anche essere stato parecchio stronzo con lei, poteva pur essere un don giovanni da strapazzo ed un amante delle avventure da una notte ma di certo non era un assassino, o almeno lo sperava. Non dava l’impressione di uno che poteva arrivare ad uccidere, però quale uomo era così stupido da farsi credere un killer? Nessuno, pensò Sarah, sospirando.

Nick, accanto a lei, rallentò il passo, finché non fu sicuro che entrambi fossero gli ultimi della fila, e le afferrò il braccio, costringendola a fermarsi in mezzo alla strada, per la seconda volta in quella giornata. “Cosa ti prende? E’ da un po’ che sei silenziosa.” Le domandò preoccupato.

“Il fatto che fingiamo di stare insieme non ti da il diritto di impicciarti sempre e…” Cominciò lei, accusandolo ingiustamente, ma poi si morse il labbro, evitando di completare la frase, ed abbassò lo sguardo sulle proprie vans colpevole.

“Tu mi escludi ogni dannatissima volta che cerco di essere gentile con te!” Alzò le braccia al cielo, frustrato. “Sai che ti dico? Fa’ come ti pare, non mi importa!” Le riservò un’ultima occhiata fredda e le diede le spalle per tornare dagli altri.

“E tu non capisci.” Fu poco più di un sussurro da parte di Sarah e fu sufficiente a bloccare Nick. “Questo è quello che succede quando ti fidi troppo delle persone sbagliate, che poi ti buttano via come se tu non valessi niente per loro. Finisce che alla fine hai paura di fidarti nuovamente di qualcuno… E di certo questa situazione non aiuta!” Strinse i pugni con la voce che le tremava e le lacrime che minacciavano di rigarle le guance. “Ma ovviamente a te non importa… D'altronde non sei tu quello ad essere stato mollato senza motivo cinque mesi fa e non sei tu quello a cui hanno appena detto che l’ex ragazzo potrebbe essere un eventuale complice del killer!” Sbottò, spintonandolo leggermente e sentendosi in qualche modo meglio. Buttare fuori quelle parole era stata una sorta di liberazione per Sarah, benché si trovasse in mezzo ad una strada a fare quella scenata con Nick, che non sapeva cosa dire.