Dopo averci riflettuto qualche istante e decidendo che no, quel tizio non poteva assolutamente permettersi di parlargli con quel tono, Nick lo seguì. "Ehy! Cosa ti ho fatto?"
Daniel si voltò e lo fulminò con lo sguardo, prima di afferrarlo per la camicia: "Senti, stammi lontano! Tu e i tuoi amici non mi piacete per niente! Anzi... Forse il peggiore sei tu!"
"Okay, neanche tu sei il mio tipo!" Esclamò con una leggera ironia. "Perciò che ne dici di mollarmi?"
Daniel alzò gli occhi al cielo e mollò la presa. "Non ti azzardare mai più ad avvicinarti a me!" Si rigirò di scatto e si chiuse in ascensore.
Nick prese le scale, la strana conversazione ancora in testa, e si scontrò con Dylan, che stava scendendo.
"Ci vuole così tanto a recuperare una chiave? Dovevi fabbricarla o cosa?" Inarcò un sopracciglio, fissandolo con sguardo indagatore.
"Scusa, Dyl! Ma mi sono imbattuto in quello strano tipo della hall di ieri mattina," scrollò le spalle e riprese a salire. "Hai lasciato Laura con le altre?" Domandò poi, visto che proprio Dylan aveva l'incarico di riaccompagnare le ragazze.
"Ovvio, tutte sane e salve!" Lo rassicurò, affiancandolo.
Infatti, Sarah, Chloe, Laura e Naomi erano tutte e quattro sedute per terra in cerchio, in un silenzio che nascondeva ogni singola preoccupazione dovuta ai due omicidi avvenuti recentemente.
"Allora," Naomi ruppe la quiete e le osservò con un lieve sorriso. "Che ne dite di smetterla con questi musi lunghi? Forza, raccontiamoci qualcosa!" Battè le mani entusiasta. "Chi vuole cominciare?"
Sarah e Chloe si guardarono incerte per poi annuirsi complici e puntare entrambe il dito su Laura, che borbottò un:
"Me la pagherete!" Si schiarì la gola. "Dunque, come ho accennato a Sarah stamattina prima dello shopping, sono uscita con Dylan per una passeggiata al parco. E' stato molto dolce e d'un tratto lui... Beh... Mi ha baciata," abbassò il capo, arrossendo, e sorrise. "Sì, immagino sia stato solo perché Ericson era in zona ma..." Prese una pausa e tornò a guardarle nervosa, mordicchiandosi il labbro. "Devo ammettere che mi è piaciuto."
"Dylan non mi dà l'impressione di uno che bacia la prima che gli capita." Sarah notò lo sguardo accigliato dell'amica e si sbrigò ad aggiungere: "Senza offesa! Voglio dire, se tu non gli interessassi minimamente, ecco... Secondo me non avrebbe mai accettato questa cosa del finti fidanzati."
Sarah era una di quelle che non amava mai esporsi troppo e raccontare di sé, piuttosto preferiva ascoltare ed osservare le persone. Chiunque la conoscesse, poteva affermare con sicurezza che lei sapesse capire ed inquadrare subito le persone che incontrava. E lei aveva avuto modo di osservare Dylan in quelle quarantotto ore e, dalle poche risposte che lei e Laura avevano accumulato durante l'intervista, poteva essere quasi certa che lui trovava interessante la sua amica.
"Io conosco Dylan da anni, ormai, e posso assicurarti, Laura, che Sarah ha ragione! Anche se forse non avrei dovuto dirtelo!" Esclamò Naomi, divertita.
"Allora vedremo come si metteranno le cose," le fece l'occhiolino. "E tu, Sarah? Come è andata con Nick?"
"Uhm... Quando è venuto a prendermi, mi ha fatto i complimenti ed io sono arrossita come una tredicenne," scosse la testa, ridacchiando. "Il viaggio in macchina è stato silenzioso ma non imbarazzante. Non so se è stato per ciò che è accaduto ieri... In ogni caso, ecco... Quando al locale mi ha lasciata sola e poi l'ho visto con quella ragazza, uhm... Mi sono sentita strana e sono dovuta uscire di corsa. Lui mi ha seguita e ho dovuto ricorrere alla scusa della paura di una fan che possa rubarmelo, perché... Ironia della sorte, Scottland era lì fuori!" Si fermò un attimo e Chloe le diede una gomitata.
STAI LEGGENDO
Dreams Can Be Dangerous
Mistério / SuspenseLaura, una rinomata scrittrice di romanzi ma che nel tempo libero si occupava di articoli per giornali tipo Kids o cose per ragazze giovani e alla moda, comprendeva anche la musica... Sarah, laureata in Lingue, appena era stata contattata per assis...