Cap 16

24 4 0
                                    

Tra Nick e Sarah ci fu uno scambio di sguardi parecchio intenso; poi lei si morse il labbro inferiore, un po’ imbarazzata per quello che era accaduto tra di loro, e tentò di recuperare fiato, respirando a fondo.

Lui se ne accorse e: “Sembra che stavolta non sia affatto colpa delle vertigini…”

La sua battuta la fece arrossire e lui sorrise compiaciuto, ricevendo un piccolo pugno sulla spalla da parte di Sarah. “Sei troppo sicuro di te, Anderson.”

“Questa suona familiare,” le sussurrò prima di lasciarle un bacio all'angolo della bocca.

“Ehm… Sì, è finito il giro,” se ne uscì lei, alzandosi dalle gambe di Nick, che la seguì.

Le bloccò la mano sulla maniglia, impedendole di fuggire da quella cabina che sapeva un po’ di loro, e le portò due dita sotto al mento per farla voltare. “Non finisce qui,” ammiccò lui, prima che il gestore della ruota panoramica sbloccasse la sicura per farli scendere.

“Vi è piaciuto il giro?” Domandò loro, osservandoli con gli occhi splendenti di felicità.

“Molto romantico.” Lo rassicurò Nick, avvicinando a sé la ragazza per la vita.

“Formate davvero una bella coppia,” si complimentò, sorridendo.

Sarah arrossì e guardò il profilo di Nick quasi adorante. “Sono davvero fortunata ad averlo.” Si rivolse all'uomo con quel tono tipico usato da qualcuno per raccontare qualcosa di meraviglioso. “Lui è… Tutto quello che potevo desiderare.”

Doveva essere solo una finzione ma lei non sapeva mentire; sperava che quell'uomo le credesse, che le credessero Scottland ed Ericson. Eppure in cuor suo, lei sapeva che sarebbe finita per affezionarsi a lui, così come lui stava iniziando ad apprezzare lei. Chissà se alla fine avrebbero trovato il coraggio per ammetterlo.

I pensieri di Laura e Sarah mentre rientravano in hotel dopo la serata si equivalevano: più trascorrevano del tempo insieme a quei due ragazzi, più si accorgevano che il muro che si era costruite intorno per proteggersi cominciava a creparsi. Era incredibile come due quasi sconosciute riuscissero a capirsi al volo, Sarah e Laura non se ne capacitavano… Ed era ancor più incredibile che Nick e Dylan le stessero in qualche modo cambiando, mostrando loro chi fossero in realtà.

Mentre stanno attraversando il corridoio delle loro stanza, Dylan vide arrivare su per le scale una ragazza che a primo impatto gli sembrò la cameriera pazza di quella mattina. Sgranò gli occhi per lo stupore e d’istinto prese per il braccio Laura, facendole scontrare la schiena contro la porta del suo appartamento.

“Ma che ti prende?” Domandò lei, scioccata da quel suo comportamento. “Come mai questo impeto così violento?”

“Sta’ zitta, per favore.” Lui si osservò intorno, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, e premette il proprio corpo contro quello della ragazza, lasciandoci dei lievi baci, che la fecero rabbrividire.

“Spiegami perché…”

Lui la interruppe. “Ti ho detto di stare zitta.” Sussurrò minaccioso al suo orecchio.

Lei sussultò dalla paura, annuendo subito dopo per evitare un’altra reazione del genere da parte sua. Dylan, udendo il ticchettio dei tacchi allontanarsi, si staccò da Laura e si voltò verso il rumore, realizzando di aver confuso una povera ed innocente ragazza per la pazza.

“Falso allarme.” Aprì la porta dell’appartamento ed entrambi entrarono dentro.

Lei scosse la testa, riprendendosi dallo stupore, e d’istinto reagì, dandogli uno schiaffo. “Come ti sei permesso a trattarmi in quel modo?!” Domandò, arrabbiata. “Non sono un giocattolo che puoi usare quando ti pare e piace!” Gli diede le spalle ed incrociò le braccia al petto, camminando via da lui.

Dreams Can Be DangerousDove le storie prendono vita. Scoprilo ora