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*LUCE*

"E quindi lui, ha detto che voleva ma preferiva aspettare.." dico a Kate mordendomi nervosamente il labbro in attesa di una sua risposta.

Le ho appena raccontato del mio maldestro approccio con Gabriel.

"Non è che é vergine anche lui?"

La guardo demoralizzata.

"Già non credo neanche io che un tocco di figo così sia vergine, e poi si vede dal modo di fare, che é, diciamo sveglio"

"Perché mi ha rifiutato Kate?" Chiedo disperata mettendo il broncio.

"Non lo so, gli piaci tanto e vuole che sia magico magari"

La guardo poco convinta.

Sbuffa.

"Non lo so davvero, ma smettila di darti delle colpe, sicuramente non è per colpa tua"

"E se fossi stata troppo timida e goffa?"

Quei pensieri aleggiavano nella mia mente già da parecchio e non potevo più non dirli.

"Luce ma cosa stai"

"Kate! È vero! Io non l'ho mai fatto, magari non mi trova sensuale, non sono brava, insomma, non sono alla sua altezza" la interrompo.

La mia amica mi guarda con tenerezza.

"Piantala. Sei dolce e non ti rendi neanche conto di quanto sei bella. Sono stufa di vederti buttare giù così, devi credere in te stessa. Hai tutte le carte in regola credimi Luce"

"Perché non si é più fatto vedere allora?"

*GABRIEL*

Erano tre giorni che non vedevo ne sentivo Luce.
Da quella sera in cui stava per concedersi a me, quella sera in cui avrei soddisfatto mio padre e avrei ottenuto finalmente la gloria che da sempre cercavo.

I suoi occhi dolci e timidi, le sue piccole mani che cercavano di sbottonare i bottoni della camicia da notte, la sua bocca aperta che emetteva piccoli gemiti quasi impercettibili di desiderio.

Lei mi voleva

Stava per darmi la cosa più cara che aveva, non sapendo che si stava donando al Diavolo.
Avrei potuto approfittarne, ma non avrei sopportato di vedere la luce dai suoi occhi scomparire piano piano, le sue labbra carnose piegarsi in una linea dura, la sua purezza andare in putrefazione.

Lei si stava donando a me e io la stavo ingannando.

Sono il figlio di Lucifero! Dovrei pensare al dolore e alla disperazione come ho sempre fatto! Perché sono così sconvolto da questa ragazza?

Ero scomparso, per tenerla al sicuro e pensare a come affrontare la situazione.
Tra tre giorni mio padre mi avrebbe disonorato reputandomi incapace di ottenere successo dalla missione.
La cosa peggiore però, é che Luce sarebbe rimasta in pericolo.

Mio padre aveva sempre il piano B.
Si sarebbe preso la purezza di Luce con la forza.
Anche se questo comportava dei problemi.
L'Inferno sarebbe stato libero, ma con un limite.
Solo una certa quantità di demoni avrebbe potuto rovesciarsi sulla terra a pieni poteri.
Questo era il succo di tutto.
I demoni potevano andare sulla terra ogni volta che volevano, ma i loro poteri venivano limitati, per questo Luce era così importante, corrompendo la sua anima invece, avrebbero potuto attraversare il varco nel pieno delle loro forze.
Il mio compito era cercare di convincerla a concedersi a me di sua spontanea volontà, ma se non ci fossi riuscito mio padre l'avrebbe fatto con la forza anche se questo comportava limitare il numero di demoni che potevano invadere la Terra.

Che possibilità ho?

Come posso salvarla?

Avremmo passato la vita a scappare?

Non era un'opzione valida, avrebbe potuto funzionare per un pò, ma mio padre era il Diavolo prima o poi ci avrebbe trovato.
Sarebbe servito solo a prendere tempo.

si ma per cosa?

Sto veramente pensando di tradire la mia razza?

Il mio Regno?

La testa mi sta per esplodere, troppi pensieri la affollano.

"Gabriel"
Una voce melodiosa mi distoglie dal turbine dei miei pensieri.
Mi volto sapendo già chi mi sarei trovato davanti.

Tu-tum.

Il mio cuore.

Lei è di fronte a me, indossa una camicia di Jeans sopra dei pantaloni attillati dello stesso tessuto.
I capelli sono legati in una treccia laterale e i suoi occhioni mi guardano in modo strano.

É confusa.

"Sei sparito.."

Ecco.

"Ciao, scusa, ho avuto problemi in famiglia.." mi giustifico.

"Ti ho chiamato al cellulare" insiste lei, poco convinta della mia risposta.

"Non potevo rispondere"

"Va bene dai io vado, ci vediamo in giro"

Cosa?

"Perché?"

Lei mi guarda sorpresa.

"Sembra che non mi vuoi vedere ne sentire da quando.."

Arrossisce e abbassa lo sguardo.

Rimango senza parole come un'ebete.

Sta forse pensando che sia colpa sua?

"Luce cosa stai dicendo?"

"Niente, ora é meglio che vada" aggiunge mesta.

"No"

Lei alza lo sguardo stupita dalla mia fermezza.

Mi avvicino non potendo più controllare la voglia di toccarla.
L'abbraccio stretta, è così minuta che la chiudo tra le mie braccia senza problemi.

"Gabriel, non sopporto più tutti questi misteri. Sei così vicino e a volte così lontano"

Il suo tono di voce mi fa capire che soffre per questo.

"Vieni con me" le dico facendomi forza con tutto il coraggio che possiedo.

Devo dirle la verità, non posso più fare finta di niente.
A costo di farmi odiare per il mostro che sono.

Se Il Diavolo si innamoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora