Se Il Diavolo si innamora

49 La radice: Bozzoli (parte 3)

* LUCE *

"Basta per favore, non voglio più vedere"

Ramona scoppia a ridere divertita.

"Credi di avere scelta?"

La sua espressione cambia.

"Sei così egoista, pensi solo a te stessa. Io non voglio vedere questo e quell'altro non sai fare altro che lamentarti" mi imita con voce stridula.

"secondo te io mi diverto a portarmi una scimmia noiosa come te in giro per l'inferno? Vedendo gli altri che si divertono mentre io devo perdere il mio tempo accudendoti?"

Sbuffa come una bambina capricciosa, sbatte addirittura i piedi a terra.

"Sai quanto ho pregato Lucifero di permettermi di torturarti?"

Brividi mi corrono lungo la schiena.

"Hai la minima idea di quanto io ti possa trovare antipatica? Hai tolto a me e ad Amara il nostro Gabriel, il nostro giocattolo preferito. Il nostro amante preferito. È un vero peccato che tu non possa provarlo, è davvero un'animale a letto, il più perverso di tutti, per non parlare della sua creatività"

Sbuffa sonoramente.

"L'hai reso così noioso"

Non rispondo, mordendomi la lingua. Non voglio alimentare la sua ira.
Anche se dentro sto scoppiando e
la gelosia mi sta divorando.

"Ma non ti possiamo torcere un capello, ci sono grandi piani per te"

Alza gli occhi al cielo.

"Ed eccoci qua, nella stanza più noiosa" spiega con sufficenza.

Avevamo varcato l'ultima porta e la stanza che mi trovavo davanti era completamente diversa dalle precedenti.
Immensa come le altre due, ma oserei dire decisamente più tranquilla.

È come un'enorme obitorio.

Migliaia di lettini di acciaio sono disposti in fila, con sdraiati sopra altrettanti corpi nudi e inermi.

"Cos'è questo posto?" Chiedo.

"È dove si creano i demoni, dopo le torture, non appena l'ultima goccia di umanità sparisce i corpi vengono portati qui"

Cammina verso il primo lettino su cui è sdraiato un ragazzo dai lineamenti duri.
Ha gli occhi chiusi e se non sapessi della trasformazione penserei che sia morto.

"Le farfalle" Esclama Ramona interrompendo i miei pensieri.

"Cosa?" Chiedo non capendo a cosa si riferisca.

"Te lo spiego in modo semplice, così che il tuo piccolo cervello possa comprendere. I bruchi si trasformano in farfalle, è la stessa cosa. Sembra dormire ma in realtà dentro a questo corpo è in atto la trasformazione e quando sarà completa si sveglierà e si sarà trasformato in una bellissima farfalla"

Se non fosse che le farfalle sono belle e innocue.

Non mi sembra il paragone più giusto per descrivere la cosa, ma tengo per me i miei pensieri.
La demone che ho davanti è completamente pazza, non credo apprezzerebbe il mio umorismo.

Con un gesto fulmineo mi allontano dal corpo, in preda al panico.
Dentro al petto del ragazzo si vede muoversi qualcosa.
Come quando guardi il pancione di una madre e vedi il bambino scalciare.
Ma non c'è nulla di bello in quello che vedo.
È come se dentro al petto gli si contorcesse qualcosa che preme per uscire, qualcosa di così grande da sembrare incontenibile.

Ramona ride per la mia reazione.

"Andiamo, mi annoio qui"

Non posso che sentirmi sollevata dalle sue parole.
Voglio allontanarmi da questi corpi.
Si respira il male puro in questa stanza.
Mi fa accapponare la pelle.

Dopo pochi muniti abbiamo raggiunto la stanza centrale, piena di affreschi.
Calcolando che dal portone alla mia sinistra si arriva al lungo corridoio che porta alla mia cella, mancano solo  due portoni e ho già il panico se penso a quello che troverò varcandoli.

" Vieni " ordina dirigendosi al portone di fronte.

Sospiro.

Improvvisamente la mia cella non sembra più tanto male, sembra quasi il posto più tranquillo e sicuro.