57 Rivedersi

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* LUCE *

Quando arriviamo nella grande sala reale rimango colpita dalla quantità di demoni presenti.
La stanza sembra ancora più grande, come se si fosse adattata a contenere tutti quei mostri esaltati.

I demoni urlano e gioiscono urlando il nome del loro signore Lucifero.

Non appena mi notano entrare nella stanza si voltano tutti a guardarmi famelici, le loro bocche piegate in ghigni orribili, alcuni addirittura perdono la bava.

Perfino le anime intrappolate nelle pareti sembrano smettere di lamentarsi per festeggiare anche loro questo momento.

Ramona è al mio fianco e mi tira un braccio per farsi seguire. Camminiamo verso Lucifero che è seduto su una grande poltrona proprio di fronte a noi, ad una ventina di metri di distanza.

Mentre cammino i demoni che prima erano sparsi per la stanza in maniera disordinata, si spostano creando un passaggio fino al loro signore.

Sento commenti osceni provenire dalla folla, riguardanti il mio corpo ben visibile attraverso il vestito leggero.

Cerco Gabriel con lo sguardo ma non lo vedo.

Ci fermiamo davanti al Diavolo che vestito con uno smoking nero mi sorride.

"Luce, devo dire che Ramona ha fatto un bel lavoro con te"

La sua voce mi fa venire i brividi.

Ramona sembra gongolare per i complimenti ricevuti.

"Ho fatto tutto quello che potevo mio signore" dice rispettosa inchinandosi leggermente.

"Sapevo che non mi avresti deluso"

Commenta Lucifero prima di portare di nuovo l'attenzione su di me.

Non posso fare a meno di notare che il chiasso che si sentiva fino a pochi minuti prima si è trasformato in un silenzio assoluto.
I demoni sono immobili, zitti ad ascoltare il loro padrone.

"Come ti senti? Sei pronta ad affrontare il tuo destino?" Mi chiede con un ghigno.

Deglutisco cercando di trovare la forza di rispondere.

"Luce!"

Quella voce..

L'avrei riconosciuta ovunque.
Il mio cuore batte più forte e un senso di sollievo mi invade.

Gabriel.

Mi volto e lo vedo subito, davanti al grande portone.

Mi vengono le lacrime agli occhi non appena noto le sue condizioni.
Ha le mani incatenate, Amara lo tiene fermo tenendolo per un braccio.

È sporco e a petto nudo, lunghe ferite e cicatrici gli devastano il corpo.
Appena incontro il suo sguardo le lacrime non possono fare altro che scendermi lungo le guancie.

Mi sorride, un sorriso disperato ma allo stesso tempo felice di potermi vedere di nuovo.
Mi scruta da capo a piedi probabilmente in cerca di qualche segno, spaventato che mi possano aver torturato.

Gli faccio cenno di no con il capo, e lui subito si tranquillizza sollevato.

Se già prima mi era mancato, adesso mi rendo conto ancora di più di quanto la sua mancanza mi togliesse l'ossigeno. Solo ora mi sembra di poter respirare a pieni polmoni.

"Mi sei mancato da morire" sussurro.

"Anche tu"

Non lo sento, siamo troppo distanti, ma leggo il labbiale, leggo i suoi occhi che mi guardano come se fossi la cosa più bella e desiderabile al mondo.

"Gabriel eccoti qui. Ti stavamo aspettando"  Esclama Lucifero ad alta voce.

Gabriel lo fulmina con gli occhi, prima di essere strattonato da Amara che lo trascina verso di noi.

Quando si fermano al nostro fianco sento come una scarica elettrica, i nostri corpi vicini sembrano chiamarsi, bramosi di toccarsi.

I demoni rompono il silenzio per insultare Gabriel, urlano talmente forte da farmi quasi male ai timpani.
La parola "traditore" é quella che si distingue maggiormente nel chiasso.

Noto il mio diavolo irrigidirsi, colpito nel vivo dalle accuse dei suoi simili.

Non mi importa delle conseguenze, peggio di così non potrebbe andare, decido di prendergli la mano nella mia annullando la breve distanza che ci separa.

Si volta a guardarmi sorpreso dal mio gesto inaspettato.
I demoni sembrano letteralmente impazzire dopo il mio gesto.
Ma non ho paura, non importa perché al contatto con la sua pelle é come se tutto il resto si annullasse, non esistesse.

Lucifero alza una mano con fare rilassato.
I demoni smettono immediatamente di parlare, facendo ripiombare la stanza nel silenzio totale.

"Dopo tutto quello che hai fatto, dopo aver tradito tuo padre e la tua razza, hai il coraggio di tenerle la mano?" Chiede infastidito osservando le nostre mani.

Inizio a staccare la mano dalla sua ma Gabriel la trattiene.

"Cambierebbe qualcosa se non lo facessi? Ho fatto la mia scelta. Ho scelto lei. Sceglierò sempre lei"

Le parole di Gabriel mi emozionano.

Probabilmente stiamo per morire, ma anche se potessi tornare indietro rifarei tutto quanto. Quando la tua anima viene toccata così intimamente da un'altra non si può fare finta di nulla.

"Avevi il mondo ai tuoi piedi. Hai buttato via tutto per questa ragazzina" Commenta Lucifero con sguardo truce.

"Se potessi vedere le cose come le vedo io, capiresti che niente di tutto quello che hai ha veramente valore" risponde Gabriel stupendomi per l'ennesima volta.

Lucifero scoppia a ridere.

"Già, niente ha valore se non l'amore giusto?" Ironizza.

Gabriel non risponde.

"Avrei dovuto immaginarmelo. Avevo sperato, ma in fondo è nella tua natura essere difettoso"

Gabriel lo guarda confuso.

"Sei sporco, impuro, macchiato dall'umanità. Debole. È evidente che hai preso da tua madre"

Gabriel spalanca gli occhi sorpreso.

"Mia madre?"

Se Il Diavolo si innamoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora