*LUCE*Mi stavo comportando da bambina, ne ero consapevole.
Gabriel era stato estremamente freddo e privo di tatto ma aveva ragione, loro stavano rischiando la loro vita per me. Lui stava addirittura voltando le spalle alla sua razza e a suo padre, che sicuramente non ne sarebbe stato felice appena lo avrebbe scoperto.Il suo sfogo era del tutto giustificato, ma proprio non riuscivo a non sentirmi uno schifo.
Non avevo più potere decisionale sulla mia vita, avrei dovuto lasciare la scuola, mia madre e kate. Per quanto fosse necessario questo non lo rendeva meno doloroso.Qualcuno bussa alla porta, vorrei urlare che non ho voglia di vedere nessuno in questo momento, ma suonerebbe di nuovo infantile, quindi mi asciugo le lacrime e apro la porta di camera mia.
"Posso?"
Gabriel chiede se può entrare e io annuisco col capo.
"Scusa. Ho sbagliato ad aggrediti così"
Inizia dopo aver chiuso la porta dietro di sé.
"So che lasciare tua madre e in generale la tua vita ti addolora.."
"Non ce bisogno che ti scusi, avevi ragione" lo interrompo.
"No Luce, non avevo ragione, soprattutto per il mio tono burbero"
Sospiro.
"Sai, non ho mai tenuto particolarmente a qualcuno prima di te, non sono familiare ai rapporti umani, quindi non avrei mai dovuto giudicarti"
Mi guarda sincero e dispiaciuto.
"È che all'improvviso ho perso completamente il controllo della mia vita"
Mio malgrado ricomincio a singhiozzare.
Gabriel si avvicina e mi avvolge in un'abbraccio rassicurante.
Essere di nuovo tra le sue braccia, mi fa sentire protetta e nel posto giusto."Lo so ma troveremo una soluzione. Ti fidi di me?"
Mi chiede vicino all'orecchio, continuando a stringermi tra le braccia.
La risposta mi viene spontanea.
"Si"
"Ti proteggeró sempre, andrà tutto bene, farò di tutto per farti tornare a vivere la tua vita"
A quelle parole mi sciolgo completamente, smetto di piangere improvvisamente più tranquilla.
"Tu mi fai stare bene" sussurro piano.
Non lo vedo in volto, il suo viso è tra il mio collo e la spalla, ma lo percepisco sorridere.
"Anche tu"
Si stacca da me, ora il suo viso é di fronte al mio, i suoi occhi neri sembrano più luminosi, come se ci fossero tante piccole stelle all'interno delle sue iridi, come due piccoli universi.
Mi guarda intensamente e poi si avvicina lentamente fino ad appoggiare le sue labbra sulle mie, in un bacio dolce ma anche pieno di desiderio, come a rassicurarci di essere di nuovo insieme.Sentiamo la porta di casa aprirsi, Gabriel si stacca ma io lo tranquillizzo subito.
"È mia madre, nessun demone stai tranquillo"
Lui si rilassa subito e decidiamo di tornare al piano inferiore, dove Adriel sará sicuramente in difficoltà.
Come previsto l'angelo è in piedi di fronte a mia madre visibilmente a disagio. Non é abituato a mentire quindi continua a balbettare, facendomi trattenere a stento una risata.
"Ciao tesoro! stavo dicendo al tuo amico che l'altra volta non ci siamo presentati"
Spiega mia madre con il solito sorriso cordiale.
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Se Il Diavolo si innamora
ParanormalLuce è ingenua e spensierata, in preda ai normali problemi di qualsiasi ragazza della sua età, fino a quando Gabriel un ragazzo apparentemente perfetto, entra improvvisamente nella sua vita. Il ragazzo inizia a corteggiarla e subito lei rimane affas...