23 Incubo

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* AMARA *

"Mio signore"

Mi inchino davanti a Lucifero in segno di rispetto.
Mi guarda con i suoi occhi rossi e mi sembra di intravvedere tutte le anime dell'Inferno bruciarci dentro.

"Amara, mia cara, dimmi" mi invita a parlare.

Il suo viso è di rara bellezza, messa in ombra però dal terrore che incute con ogni suo gesto e sguardo.

"È come avevate intuito mio signore, Gabriel è scappato con la ragazza, l'ho seguito come mi avevate chiesto, è stato a casa di Luce fino all'alba di stamattina, poi insieme all'angelo sono scappati in volo"

Lucifero scoppia a ridere, non la tipica risata che viene voglia di condividere con la propria, una risata che ti fa gelare il sangue nelle vene.

"Deve tenere davvero a quella piccola umana se è arrivato ad allearsi con un'angelo. Sarà divertente torturarla davanti a lui"

Sorride maligno.

Sorrido divertita dalle sue parole.
Gabriel aveva preferito una stupida umana a me, una sua simile.

Merita di soffrire.

"Continua a seguirli senza farti notare, avvisa i demoni sulla terra di tenere gli occhi aperti. Non devono fare neanche un metro senza che io ne sia informato"

Beve un sorso di sangue da un bicchiere nero decorato.

"Al momento giusto li cattureremo" dice sicuro.

"Mio signore, posso chiedervi cosa avete intenzione di fare a Gabriel una volta catturato?"

Lucifero mi sorride con i suoi denti affilati.

"Non esistono parole che possano descrivere le torture che infliggeró a mio figlio"

Mi si avvicina guardandomi intensamente.

"Ti ho dato l'onore di gestire la missione, non deludermi, se no il tuo destino sará uguale a quello di Gabriel"

Deglutisco, brividi di terrore mi percorrono la spina dorsale.

"Non vi deluderó mio signore" esclamo col tono più sicuro che riesco a fare.

* LUCE *

Gabriel era tornato dopo un'ora con una macchina nera, non gli avevo chiesto come aveva fatto a procurarsela, sapevo già la risposta.
Avevamo caricato gli zaini e io mi ero sistemata nei sedili posteriori lasciando la guida a Gabriel e nel sedile del passeggero Adriel.

Mi sento stanchissima, tutto lo stress accumulato nell'ultimo periodo aveva deciso di farsi sentire.

"Dove andiamo?" Chiedo ai due.

"Il più lontano possibile" risponde Gabriel tenendo lo sguardo fisso sulla strada.

Non aveva mai guidato, ma dopo i primi minuti di difficoltà, aveva subito preso dimestichezza, guidando come una persona patentata da anni.

"Questo vuol dire che non ci fermeremo mai?"

"Non é sicuro" interviene Adriel in tono protettivo.

"Se ci fermiamo per più di qualche ora siamo morti" risponde Gabriel duro.

Sento dei brividi lungo la schiena.

"Troveremo una soluzione" mi rassicura l'angelo.

Non credo alle sue parole, la paura mi attanaglia le viscere, forse davvero la mia vita finirà tra poche ore o giorni, e avrò condannato a morte anche Gabriel e Adriel con l'unica colpa di avermi aiutato.

Se Il Diavolo si innamoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora