50 La radice: i dormitori (parte 4)

2.7K 173 12
                                    


* LUCE *

Ci ritroviamo in una piccola stanza, identica a quella del portone precedente.

"Allora inutile dire che questa è la parte della radice che mi piace meno. Non c'è niente di divertente da fare uffa" Esclama guardandosi distrattanente le unghie delle mani sporche di sangue ormai rappreso.

"Dietro la porta a sinistra ci sono i dormitori dei demoni di basso rango"

"Basso rango?" Chiedo sorpresa.

"Si come Belfagor, demoni normali, dai più giovani a quelli meno giovani, che non svolgono compiti di alta responsabilità"

"Capisco" affermo.

"Davvero? Quindi qualche neurone ce l'hai in quella piccola testolina" Esclama indifferente.

Alzo gli occhi al cielo senza farmi vedere.

"Andiamo a destra" ordina.

"Questa è l'area dedicata alla formazione e all'insegnamento delle tecniche di combattimento, qui i nuovi demoni oltre ad imparare a combattere imparano a controllare la trasformazione, diventando padroni del loro nuovo corpo"

Quella che ho davanti sembra un'immensa palestra.
Ci sono percorsi ad ostacoli e lungo la parete una quantita smisurata di armi di ogni tipo è disposta ordinatamente su scaffali di legno.
Noto in lontananza perfino un ring.

"Non c'è nessuno" mormoro stupita.

"I demoni si allenano tutto il giorno senza sosta. Ora alcuni di loro sono nella stanza della fontana o nei dormitori" risponde annoiata.

"È sera?" Chiedo sempre più stupita.

"Si, anche qui passano i giorni come in superficie" risponde ovvia.

"Gabriel mi ha detto che non vi serve dormire" dico persa nei miei pensieri.

"È vero, alcuni dormono se vogliono, altri fanno altro" risponde maliziosa.

"Direi che qui abbiamo visto quello che c'era da vedere. Andiamo"

"Hai parlato di una fontana prima" le chiedo titubante.

Sorride allegra.

"È proprio lì che stiamo andando"


Varcata l'altra porta mi trovo in una stanza affollata da demoni.
È piena di tavoli rettangolari di grandi dimensioni con altrettante panche.
Al centro dell'immensa stanza noto subito la fontana di cui parlava Ramona.

La vasca è di grandi dimensioni ma  la cosa che mi sconvolge tuttavia non sono le misure ma il liquido di cui è piena.

Sangue.

Il liquido rosso riempie quasi fino all'orlo la vasca, scendendo da un grande foro nel soffitto e rendendo il tutto simile ad una cascata alta almeno dieci metri.

Il tutto sarebbe già abbastanza disgustoso così, se non fosse per molti demoni che si buttano allegri dentro la vasca ricoprendosi di sangue, e altri ancora che lo bevono dalla cascata come fosse nettare.
Se mi fosse rimasto qualcosa nello stomaco lo avrei certamente vomitato.

"Guarda come si divertono" esclama Ramona.

Sempre più scioccata osservo i demoni nella stanza.
Alcuni discutono animatamente seduti ai tavoli, altri fanno a pugni creando risse composte da centinaia di demoni. Altri ancora invece, sono ammassati l'uno sopra l'altro completamente nudi, impegnati in un'orgia.

Abbasso lo sguardo imbarazzata e disgustata.

"Come sei pudica" ridacchia Ramona.

Non ribatto, continuo a pensare a Gabriel, a quello che ha fatto in passato.

"Ok direi che possiamo andare, in quest'ala non c'è altro da vedere"

Mentre camminiamo per tornare al centro della radice non posso fare a meno di chiederle quello che mi tormenta dall'inizio del tour.

"Perché Lucifero vuole che mi mostri l'inferno?"

"Sei così stupida" sbuffa, come se l'avessi delusa.

"ma non in modo divertente. Sei stupida e basta, in modo noioso" continua ad insultarmi.

"Questo è l'inferno, non ti possiamo toccare ma ciò non vuol dire che non puoi essere torturata"

Rimango a guardarla perplessa.

"Davvero non hai ancora capito?"

Sospira scocciata.

"Sciocca ti vuole far vedere le creature orribili che danzeranno libere sulla terra grazie a te"

Mi blocco analizzando le sue parole.
Ramona mi guarda scuotendo la testa divertita.

"Tutto quello che hai visto fare qui dentro lo faremo ad ogni umano sulla faccia della terra"

Il suo sguardo é sadico, si sta già gustando la vittoria.

Mi ucciderò piuttosto.



Tornate al centro della radice, superiamo l'ultima porta e quello che mi trovo davanti è una camera più grande delle altre, anch'essa piena di affreschi.
Rimango a bocca aperta.

"Siamo nelle stanze reali"

Se Il Diavolo si innamoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora