Chapter 6: you are the boy with sexy shoulders

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🌤

Quando avevo bussato alla porta di casa Johnson ed avevo salutato la mamma di Josie, non mi sarei mai e dico mai aspettata di trovare la mia migliore amica in ginocchio davanti ad un Calum ansimante sdraiato ai piedi del letto con i pantaloni calati.

Immediatamente avevo socchiuso la porta e, ancora sconvolta, avevo lasciato quella casa, non rispondendo neanche alle domande della signora Johnson. Quest'immagine non potrà mai più uscire dalla mia testa, purtroppo. Traumatizzata a vita.
Che schifo.

Nel momento in cui avevo sbattuto la porta della mia amica occupata in... determinati affari, solo un dubbio mi aveva riempito la testa ricoperta da capelli tinti e ritinti:
Cosa avrebbe potuto fare una ragazza sola in un tardo pomeriggio, caldo e noioso?

Prima che potessi finire di chiedermelo ero già entrata nel primo negozio di musica che la città di Canberra potesse offrire.


Percorro tutti gli scaffali lasciando che le mie dita scivolino tra i mille vinili e cd.
La voce di Jim Morrison in Moonlight Drive fa da sottofondo ed io non posso fare a meno di canticchiare alcune parole e cercare tra i vari dischi le lettere "D" o "T".

«Le serve una mano?» una voce sicura e abbastanza nuova per me desta la mia ricerca alla volta dei Doors.
Giro il mio volto trovando Ashton, il ragazzo figo e decisamente più sexy di tutta la combriccola.

«Ashton? Tu sei il ragazzo dalle spalle sexy, mi ricordo di te!» Faccio spuntare il mio miglior sorriso, non lo ricordavo così... mascolino. Ora che ci penso, oltre ad averlo visto l'altro giorno, è anche il ragazzo che adocchiai a quella famosissima festa in cui conobbi Luke! Non a caso è colpa sua se non l'ho trovato più dopo.

Ottima memoria Arabella, per averlo visto solo due volte ricordi fin troppi dettagli.

«Be', sì. Eccomi in carne e... spalle» scherza lui rilasciando una risatina che, povera me, di mascolino ha decisamente ben poco. Devo dire che però i ragazzi dolci come lui restano sempre fottutamente eccitanti. È matematicamente provato che il grado di ingenuità è proporzionale alla quantità di ragazze che rimorchi. Ovviamente non è vero, mi scuso con i signori matematici per aver bestemmiato.

«L'altro giorno sei magicamente scomparso, te ne sei andato?» chiedo, cercando di indagare un minimo sulla vita del pezzo di ragazzo che ha ingoiato una scolaretta, che ho qui difronte.

«Sono andato via prima che facesse spropositatamente tardi, avevo bisogno di andare a cercare lavoro e direi proprio che ce l'abbia fatta» sghignazza ancora, facendo addolcire il mio sguardo quando due adorabili fossette spuntano quasi al centro di quelle due adorabili guanciotte.

«Posso infilarci la lingua?» sussurro inebetita.

«eh?» corruccia la faccia guardandomi confuso.

«Ti ho chiesto se ti andava un caffè» ribatto prontamente, scuotendo leggermente la testa.

«Non posso ma... aspetta! Tu sei Arabella! Come ho potuto dimenticarmi di te?! Luke parla di te ventiquattro ore su ventiquattro! Che stupido, siamo stati insieme due giorni fa» bene, quet'uscita mi ha fatto capire che al mondo c'è qualcuno messo peggio di me. Grazie Dio.

«Parlarti di cosa?»

«Di quanto vorrebbe accarezzarti i capelli o sfiorarti le guance e cazzate del genere. È completamente andato, sorella» ridacchia ancora, mentre allunga alcune vocali e passa una mano tra i cd al suo fianco, guardandoli distrattamente.

«Uhm, imbarazzante... facciamo che adesso vado via e tu non mi hai detto nulla a riguardo, okay? Grazie, prego, arrivederci.» ed abbandono ancora una volta un'altra fonte di distrazione.

Fantastico. Cosa mi è rimasto?

Ancora una volta i miei piedi precedono il mio cervello e mi portano davanti ad un negozio Mac. Okay, passerò il mio pomeriggio a imprecare dietro i prezzi troppo alti dei rossetti e venererò il fantastico poster di Ariana Grande appeso in ogni store. Ma quanto cazzo è figa?

-

Quando torno a casa non saluto neanche i miei, già a conoscenza del fatto che mio padre Eric starà a spasso con i suoi amichetti e che mamma Eleonor starà sparlando di qualche povera donna seduta su una poltroncina con in posa della tinta in testa. Mia sorella ed io abbiamo preso sicuramente da lei.

Poso le miriadi di buste che sono riuscita ad accumulare grazie allo shopping per niente programmato -ma sempre ben accetto- affianco alla porta di camera mia. Lancio le scarpe alla rinfusa sulla moquette lilla e mi lancio sul letto, non prima di aver trascinato con me il mio portatile. Immediatamente cerco qualche puntata in streaming di serie che ho dovuto accantonare per l'inizio della scuola, sentendomi immediatamente meglio quando il volto di Stilinski compare entro i primi cinque minuti ben sei volte.

Baby came home today
Told me to stay away

She told me her man was afraid,
Told me i better behave...

Inizio a canticchiare appresso al mio telefono che mi segnala una chiamata.
Ancora canticchiando ed ignorando il mittente rispondo con un freddissimo «Chi parla?».

«Parla Luke qui, mi sente?»
Ridacchio leggermente, mordicchiandomi un'unghia.
«Armadio a otto porte! Cosa ti porta a chiamarmi?»
«come mi hai chiamato?» sogghigna leggermente, prima di riprendere a parlare «comunque, niente di speciale, mi stavo annoiando ed ho iniziato a pensarti» mentre immediatamente io mi ricolleco a ciò che mi ha detto Ashton, oh no.
«Capisco e dimmi... cosa dovrei farci?»
«Sempre molto gentile tu, eh» ridacchio dandogli ancora una volta dello stupido.
«Potresti invitarmi a casa tua, però» propone, abbassando leggermente il tono di voce.
«Potrei. Be' Lucas, adesso devo andare. La prima stagione di Teen Wolf mi sta aspettando.» per la quinta volta, aggiungo nella mia testa «Ciao, ciao» ed attacco, senza dargli possibilità di rispondermi o almeno di salutarmi.

Faccio subito partire lo streaming, non badando, questa volta, attentamente a ciò che succede.

Ripenso alla conversazione ed un piccolo sorriso spunta sul mio volto.

Luke: Luke, che ne dici di fare una capatina a casa mia?

Non sapevo quale foto mettere come immagine capitolo, quindi le ho messe entrambe

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Non sapevo quale foto mettere come immagine capitolo, quindi le ho messe entrambe. Sono o non sono intellettualmente intellettuale(?)
Gnah, vado via

SCLERO PER BABY CAME HOME DKSBZALBSKA

Asshole - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora