Chapter 45: the day

769 47 2
                                    

🌦

Sono le tre del mattino e non riesco a dormire. Nonostante gli avvertimenti dei miei genitori, siamo riusciti a riunirci verso la mezza notte, quando entrambi erano troppo stanchi per badare ad uno dei due che uscisse dalle proprie stanze.

Sono sul petto nudo di Luke, che come me, non riesce a dormire, o almeno credo. Non ci siamo scambiati tante parole da quando è qui con me. Giocherello con le mie dita sul suo stomaco, unendo vari nei, tracciando linee immaginarie.

La sua mano -tra i miei capelli- si muove sconsolatamente e con un ritmo lento e disuguale. Sarebbe tutto così bello se tra qualche ora non dovessi scontrarmi con Carl. Ed ho paura, tanta.

Luke prende un grande sospiro, facendomi muovere insieme a lui, prima di sussurrare
«hai perso la verginità con tuo zio?»

«No, fortunatamente no.» rido malinconicamente, pensando alla mia effettiva prima volta, orribile, ma sempre meglio del sesso con mio "zio".

«Almeno non ha un brutto ricordo di quello, no?» domanda Luke, spostando entrambe le sue mani sulla mia schiena.

«La mia prima volta è stata un disastro, ero così impacciata ed il mio ragazzo dell'epoca altrettanto» l'unica cosa che mi dava pace di quel pensiero era il fatto che Carl non ci fosse ancora.

Luke ride dolcemente, stringendomi appena «ti capisco, la mia prova volta è stata con una ragazza più esperta di me: è stato così imbarazzante venire dopo neanche due minuti» mi sussurra Luke, facendomi ridacchiare. Porto entrambe le mani sul suo petto, poggiandovi poi il mento, mi piace guardarlo con questa luce, sembra così delicato.
«spero che le tue prestazioni non facciano così schifo, allora, perché mi dicono di essere molto brava a letto» lo stuzzico, guardandolo con un cipiglio di sfida.

«Come sei modesta, ma non preoccuparti, so come difendermi» chiarisce, alzando un suo sopracciglio. «Comunque, credo sia tempo di cercare di chiudere occhio, dobbiamo svegliarci presto per sistemare i microfoni» mi da un bacio veloce sulle labbra ed io mi posiziono al suo fianco «buonanotte» sussurra vicino al mio orecchio, dandomi un piccolo bacio sul collo, prima di abbracciarmi.

—-
«Arabella, diamine, sta' ferma!» inveisce Luke con un pezzo di nastro in una mano e un microfono minuscolo nell'altra.
Levo le mani dalla mia maglietta, facendola calare nuovamente sui miei fianchi e premendo entrambe le mie mani sugli occhi, prendendo un grande respiro. Ho così tante sensazioni addosso, una più diversa dell'altra; la paura che sto provando ora mi sta paralizzando e niente potrebbe mai rendermi tranquilla. Purtroppo neanche Luke ci riesce, è una cosa che devo affrontare da sola.

«Ehi...» sussurra poi, guardandomi in queste condizioni; poggia una mano sulla mia schiena, facendomi trasalire immediatamente «Arabella, sei la ragazza più forte e determinata che abbia mai icontrato..., hai un carattere così ostinato ed omicida. Hai le palle e questa cosa mi piace così tanto, sei tu a far sentire sicuro me, lo so, suona così male, ma è vero, sei il mio angelo stronzo» esala, facendomi poi ridacchiare per l'ossimoro.

«Vorrei essere come te...» biascico, stendendomi ai piedi del mio letto. «sembri sempre così sicuro di te, sai sempre cosa dire e sai sempre fottutamente come devi prendermi»

«Questo non è affatto vero ma è giusto così perché siamo degli essere umani e cazzo, sbaglierei centomila volte per te e con te. Ti seguirei ovunque ed asseconderei ogni tua folle idea. Dovrebbero tutti seguire le tue orme»

«Dai, ora non esageriamo, se tutti fossero come me, quasi mezzo mondo dovrebbe essere rinchiuso in qualche carcere psichiatrico a vita» ridacchio, tirando su col naso. Sto cercando di non piangere perché sì, Luke ha ragione, sono sempre stata forte e niente potrà rendermi debole.

Asshole - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora