Chapter 21: I'm fine

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🌩

Quindi le cose stanno realmente così?
Dopo quasi sei mesi passati ad ignorare Luke, seriamente stavo iniziando a provare sentimenti diversi dal fastidio nei suoi confronti? Non me ne capacito.
Dal primo momento in cui ho visto Luke, nel preciso instante in cui lui aveva bloccato i suoi occhi cerulei nei miei, avevo sentito un forte fremito lungo il mio corpo. Per sei mesi ho cercato di allontanare quelle sensazioni terrificanti per una come me, e ci ero quasi riuscita, quando lui mi contattava puntualmente ogni mattina per scrivermi un semplice "Buongiorno, Bella" cercavo di trattenere un sorriso, posticipando il più possibile la mia risposta, per far sembrare che non mi interessasse. Ed all'inizio era anche così, mi ci sono voluti ben due mesi passati ad insultarlo per affezionarmici.
Credevo che per Luke non fossero un problema, che gli scivolassero addosso, che non ci desse conto, ma, ovviamente, ero riuscita persino a ferirlo, da farlo sentire indesiderato.
Le parole di quella canzone mi hanno aperto gli occhi, dovevo smetterla, perché Luke è un ragazzo d'oro, perfetto, e non merita di perdere il suo tempo con una bambina che di nome fa Arabella. Non posso coinvolgerlo in qualcosa più grande di me, soffrirebbe, sia per il mio caratteraccio che per la "relazione " segreta con mio zio. Non posso fargli questo.
Cosa potrei fare? Cosa fa una persona che prova affetto verso un'altra per non farla soffrire?
La lascia andare.
Come posso lasciar andare una persona che non è mai stata mia?
Nonostante mi spiaccia, sono certa che Luke non ci starà malissimo per molto, insomma, un ragazzo come lui perché dovrebbe farsi problemi a trovare un'altra persona con cui provarci? Sono sicura che al suo seguito ha centinaia di ragazze ed altre cento con cui si sente.
Ormai ne sono certa, questo è un addio, una fine. Devo fermarmi adesso, o non mi fermerò più dopo.

Una risata amara lascia le mie labbra mentre realizzo quanto i miei sentimenti siano contrastanti. Da un lato credo di provare solo affetto per lui e di non voler una relazione, mentre dall'altra penso a Luke, e a quanto sarebbe bello poterlo abbracciare, sfiorare le sue guance lisce e le piccole labbra rosee.

È passata un'intera settimana da quando ho baciato Luke, e da quando i miei sentimenti nei suoi confronti sono cresciuti a dismisura.
Josie aveva così maledettamente ragione... a me piace Luke. Vorrei parlare con qualcuno, specialmente con lei, ma sono sicura che non capirebbe, le tengo nascoste troppe cose.

«Ara, sicura che vada tutto bene? Sei così silenziosa e seria, oggi» mi chiede Josie e dal suo tono di voce capisco che sia preoccupata per il mio comportamento, come darle torto.
Poggia una mano sulla mia spalla ed io mi volto di scatto; la sua vita è così spensierata... ha una fantastica famiglia, una relazione perfetta ed un aspetto a dir poco strepitoso.
«è tutto okay, grazie » le sorrido, portandole una ciocca di capelli dietro le spalle, con fare dolce.
«sei sicura? Sembra che tu stia per andare al patibolo » annuisco, riuscendo in qualche modo a sorriderle.

Non è per niente okay.

Normalmente una ragazza sarebbe felice di poter stare con il ragazzo per cui prova qualcosa, ma per me non è così. È così strano... da quando ho "accertato" i miei sentimenti nei confronti di Luke mi sembra di stare sempre peggio.

D'altronde non posso essere una classica adolescente come le altre.

«Adesso usciamo da scuola, i ragazzi ci aspettano fuori»
Prendo un grande respiro, sorrido ed attuo una camminata spensierata, interpretando il mio solito personaggio.
Appena fuori il portone di scuola, intravedo una chioma bionda e quasi il fiato mi si spezza; rassegnata e con il cuore già spezzato mi avvicino al ragazzo, dove alla sua destra c'è anche Calum.
Mancano gli altri due, a quanto pare.

Josie e Calum si allontanano appena, iniziando a parlottare fra di loro, lasciando Luke e me soli, ah, dimenticato la sfavillante presenza de "l'imbarazzo ".
«Ehi» mi saluta lui, probabilmente cogliendo che c'è qualcosa che non va dato il prolungato silenzio. «Come va?» continua poi.

«benone» ironizzo, ridendo appena.

«senti Arabella, io... dovrei dirti una cosa.»

«Luke, tu ed io non abbiamo niente da dirci.» finalmente alzo lo sguardo verso il suo volto, notando il mare in tempesta che sono in questo momento i suoi occhi.

« A cosa ti riferisci?»

«Venerdì sera, ho elaborato il tutto ed ho compreso il mio errore, ti chiedo scusa.»

«Cosa? Mi stai forse prendendo in giro? Avevi dett-»

«So quello che ho detto, però tu adesso ascolta ciò che sto per dirti io: esci fuori dalla mia vita. Lo dico per te.»
E senza aggiungere altro o dargli il tempo di ribattere, stringo forte i manici della mia borsa, correndo via da quel cortile.

Sento i miei occhi pizzicare e una improvvisa voglia di piangere si innesca in me. Vorrei tanto sfogarmi, ma non posso, non capirebbero.

-

Quando torno a casa non saluto nessuno e mi dirigo direttamente in camera mia. Non voglio vedere o parlare con nessuno, tantomeno spiegare il perché del mio stato.
Mi butto sul letto, frustata da quello che è stato questo giorno.
Con quale parola descriverei questa situazione? Disordine.
Tutto si è rovesciato, rendendomi insicura delle mie stesse certezze.
Se queste sono le sensazioni che provano gli innamorati, direi proprio che sia disgustoso.
Innamorarsi è da stupidi ed io sono stata la prima a farlo.
Ma aspetta. Cosa sto blaterando? Innamorata? Di Luke? Come ho fatto a passare dal "Be', sì, Luke potrebbe piacermi" al " mi sono innamorata"? Sono stupida per caso?

Sollevo la testa dal cuscino, sentendo il tintinnio del mio telefono.
Penso sia Josie, ma quando noto il nome in bianco del contatto di Luke, il mondo quasi non mi crolla addosso.

Luke: Arabella, sei una stronza.

E basta poco per farmi totalmente cadere nello sconforto, capendo come ogni volta Luke si sia sentito ad ogni mia tipica risposta.

Ormai mi è impossibile trattenere le lacrime realizzando seriamente la situazione.

Ho perso Luke...

Ma che diavolo ho fatto...

Asshole - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora