Chapter 18: tents, sleeping bags and marshmallow

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🌘

Quando le mie palpebre iniziano a sbattere
veemente, le apro a fatica, a causa di un raggio di sole che mi arriva dritto in faccia, non filtrando prima da nessuna parte.
Porto le braccia fuori dal copriletto, stiracchiandomi leggermente.

Dopo quello che sembra un'infinità di tempo mi alzo, imprecando allo sbattere dei miei piedi nudi contro il pavimento freddo. L'estate sta entrando e di conseguenza anche il freddo. Non credo di essere davvero pronta a tornare ad indossare pesanti cappotto anti sesso e all'essere perennemente raffreddata...

A fatica, e ancora sballottata dal sonno, il mio sguardo assonnato ricade sul fortino mezzo crollato costruito da Luke la serata prima. Ricordo ancora che quando si era alzato per infilare le scarpe lontane da quest'ultimo, aveva poggiato intelligentemente tutto il suo peso su una sola gamba, cadendo immediatamente sul povero fortino. Ovviamente io non avevo potuto far altro che scoppiare a ridere sotto i suoi continui reclami sofferenti. Alla fine non era male passare del tempo con la furia Luke, era un'esperienza davvero interessante, dal momento che il suo modo di fare è così istintivo e inaspettato, riesce sempre a sorprendermi.

-

Fuori scuola intravedo immediatamente l'alta figura di Collin. Devo dire che la mia cotta nei suoi confronti è durata davvero poco. Due giorni. Due giorni in cui ho capito che quel ragazzo è seriamente preso solo ed esclusivamente dai suoi amatissimi libri.
Tanta bellezza sprecata.

Comunque, appena mi avvicino all'alta figura (non quanto quella di Luke ed i suoi amici, ovviamente) scorgo al suo fianco l'insopportabile e ridicola persona di Kylie, in una strettissima minigonna bianca che lascia enormemente scoperte le sue gambe abbronzate, un canotta rosa ed un golfino ripiegato sulle sue spalle. Sembra essere uscita da Mean Girls.
Come potevo un tempo aver creduto anche solo per un minuto che il suo fosse un fascino davvero intrigante?

Non mi pento affatto di averle tagliato i capelli, anzi, se potessi lo rifarei altre mille volte.

Sto divagando troppo adesso.
«'Giorno Collin, salve Roberts, come ti va oggi?» mi immischio, cercando di poggiare un braccio sulla spalla di Collin. Azione che, ovviamente, fallisce .

Kylie sbuffa, mentre mi trafigge con lo sguardo. Butta un'altra occhiata ammiccante al mio amico, il quale sbarra gli occhi imbarazzato, prima di voltarsi con tanto di scrollata di capelli.

Improvvisamente il petto di Collin si sgonfia, lasciando che la sua schiena assuma una posizione scorretta.
Mi guarda con degli occhi sgranati, stringendomi inaspettatamente in un abbraccio.
«Ti ringrazio, mi hai salvato la vita! Non volevo neanche respirare la stessa aria di quella tipa, temevo che la mia intelligenza potesse essere contaminata» mormora tra i miei capelli, facendomi scoppiare a ridere.

Che un'altra orribile giornata scolastica abbia inizio, penso, mentre Collin ed io oltrepassiamo la porta d'ingresso di questa maledettissima scuola.
-

Josie non si è fatta viva tutto il giorno mentre le mie teorie sul "quei quattro saranno la nostra rovina", riaffiorano.

«Col, in mancanza di Josie posso dare a te il braccetto mentre sparlo di qualcuno?»
Collin ruota di scatto la testa, guardandomi con un'espressione cruciata, del tipo "eh?".
Afferro il suo braccio, incastrandolo col mio, intimandogli di ascoltare e annuire solamente.

Una volta fuori scuola, come immaginavo, vedo Josie corrermi incontro, con il solito seguito di ragazzi dietro.
«Hai marinato la scuola con quello lì, eh, furbetta?» la richiamo ironicamente, puntandole un dito contro.

Lei ridacchia, facendo spuntare il suo bellissimo sorriso in volto e facendo illuminare i suoi fantastici occhi blu cielo. Ma niente in confronto a quelli di Luke. ....scusami?
«In realtà solo con Cal, gli altri sono venuti di loro spontanea iniziativa fuori scuola.
Comunque! Avete da fare venerdì sera?»

«Perché questa frase non mi è nuova?» ironizzo io, sbuffando appena.

«Bella! Non fare l'acida!» mi rimprovera, tossisce leggermente, come per riscaldarsi le corde vocali, «Allora, gli altri già lo sanno, voi due no. -wow- Stamattina, Cal ed io eravamo in un bar davvero carino, quello vicino alla stazione, hai presente? Dovremmo and-» si blocca quando mi vede roteare gli occhi.

«Ti prego Jo, dritta al punto.» la supplico, con i voli pindarici lei è assolutamente peggio di me.

«Ci stavo arrivando!»sbuffa lei, battendo un piede a terra ed aprendo le braccia, facendo ridere il suo fidanzato. «Comunque, prima che tu mi interrompessi ti stavo spiegando che avevamo pensato che magari sarebbe stato divertente passare il venerdì sera ed il sabato mattina fuori casa.»

Inarco un sopracciglio, invitandola a continuare «Be', vorremmo fare un falò sulla spiaggia, con tanto di tende, sacchi a pelo, marshmallow e tutte quelle robe cliché che si fanno in campeggio»

«Potremmo portare gli strumenti!» propone Luke, che fino a quel momento non aveva aperto bocca, anzi, mi aveva lanciato solo un'occhiata infastidita appena mi aveva vista a braccetto con Collins.
Ma ora che ci penso, ma due di loro non lavoravano? Eppure sono sempre tra i piedi, boh.

«Ma io non ho una tenda, sai com'è, essendomi trasferito da poco credevo che portare un sacco a pelo e attrezzatura da camping fosse l'ultimo dei miei problemi» interviene Collin, con un tono leggermente preoccupato. Scioglie il braccio dal mio e vedo le sopracciglia di Luke rilassarsi.

«Amico» interviene Michael, che...ehi! Ha cambiato colore di capelli!

Dicevamo?
Ah, sì! Michael!

« Non c'è nessun problema, noi veri australiani abbiamo sempre tende belle grosse a portata di mano, potresti dormire con uno di noi»
Collin pare pensarci per alcuni secondi, ma poi spiega un grande sorriso a Michael, dandogli la mano, lasciando che la "tensione" si dissolva.

«D'accordo. Ma vi avverto che mi servirà una torcia, come minimo. Devo leggere» spiega come se tutto ciò fosse vitale o come se Bear Grylles spiegasse come arrampicarsi sul monte Everest con estrema naturalezza. Tutti scoppiano a ridere, non cogliendo la serietà del ragazzo, mentre io roteo gli occhi e scuoto leggermente la testa. È fissato.

«D'accordo, ci sto solo perché Collin sarà con noi» non lo penso davvero, ma l'espressione di disappunto che ha indossato Luke in questo momento non mi fa pentire neanche di una sola parola. Amo stuzzicarlo.

Asshole - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora