Chapter 41: are you okay?

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🌦

«Sì, ti amo, ti amo da far schifo» scandisce, con ancora la testa bassa. Strabuzzo gli occhi, non sentendo più la terra sotto i piedi.

«Mi ami?»

«Sì, è così inverosimile?» domanda alzandosi in piedi e venendo contro di me con l'ombra di un sorriso in volto.

«È che... cioè, io...» tossisco un po' in cerca di aria, nonostante la bassa temperatura in questa casa sento una strana ondata di caldo, mentre mi sento come schiacciata sotto un enorme masso.

«Arabella, stai bene? Sei tutta rossa» è la sua mano sulla mia spalla a farmi rinvenire. Sbatto forte le mie palpebre, cominciando a pensare lucidamente. Luke ha un'espressione preoccupata, mentre mi scuote dolcemente.

«Perché te ne sei andato..? Sei stato un tale idiota»

«Lo so e ne sono mortificato, già quando sono andato via da casa tua avrei voluto tornare indietro a scusarmi e ad abbracciarti ma ho pensato che avrei solo peggiorato la situazione, poi oggi ho saputo e... non potevo lasciarti sola...»

Abbasso lo sguardo e mi torna in mente ciò che ho visto sulla sua mano, lentamente la prendo tra le mie di molto più minute e piccole e la poggio sulla mia guancia, socchiudendo gli occhi al contatto.
«Cos'hai fatto alla mano?»biascico.

«Sono stato uno stronzo con te» risponde solo, chiudendomi in un abbraccio forte.

«Potrai mai perdonarmi?»

«Piangi. Perdona. Impara. Vai avanti. Lascia che le tue lacrime innaffiano i semi della tua felicità futura» sussurrò, ricordando le parole di mio fratello, prima di far combaciare le nostre labbra.

__

Luke's POV

È così bello riaverla tra le mie braccia, nonostante tutto. Sono molto triste per lei, per ciò che ha passato e che sta passando. Non merita.

Dopo aver chiarito ci siamo stesi sul suo letto, mi aveva detto che era molto stanca e che non dormiva da giorni, ma che non poteva farlo ora, perché doveva aspettare Harry. Dopo aver insistito più volte nel farla addormentare, ha ceduto, ed infatti ora dorme con una gamba tra le mie ed un suo braccio che mi circonda, mentre io gli attorciglio dolcemente qualche ciocca di capelli.

Neanche io dormo da giorni, ma non fa niente, dopo ciò che ho fatto mi sembra il minimo... so che non sarà facile recuperare ciò che avevamo creato e che un "ti amo" non basterà a far tornare tutto come prima, ma d'altronde non può esserlo dopo che lei mi ha rivelato ciò che più le stava a cuore... che idiota.

Wow, le ho detto davvero di amarla, penso tra me e me, mi tenevo questa cosa dentro da fin troppo tempo e aspettavo un momento come questo per dirglielo.

Mi sembra tutto così diverso ora, ma voglio aiutarla e se Collin servirà per farla stare bene, non dirò più nulla.

Quando sto anch'io per chiudere un occhio, sopraffatto dal sonno, il campanello suona e con i più piccoli e silenziosi movimenti sposto Arabella, mettendo piede sul pavimento.

Apro la porta e sono i ragazzi a farne capolino e non Harry come credevo.

«Ehi Luke! Come sta Arabella?» domanda Ashton. Mi sposto, facendoli passare e li osservo ad uno ad uno: ci siamo tutti, Collin compreso.

«Domanda azzardata, direi. Comunque, sta dormendo, mi spiace» biascico, stiracchiandomi leggermente, sono stato per circa un ora e mezza nella stessa posizione ed ora mi fa male tutto. Il sole è calato e la casa è ora completamente al buio, saranno le otto.

«Be'... dille che ci dispiace veramente tanto e che per qualunque cosa siamo qui» dice affrancato Michael.
«...e che le vogliamo un mondo di bene» continua Josie; è da così tanto tempo che non ci vediamo.

Quando i ragazzi stanno per andarsene, vedo scendere proprio in quel momento Arabella. Ora sembra più riposata ed il suo viso pare irradiare la stanza nuovamente.

Appena la notano, si muovono in massa andandola ad abbracciare, quasi scompare. È quasi buffa questa scena.

«La mia piccola Erbabella» urla drammaticamente Josie.

«Scoiattolino» sento.

«Ranocchietta mia» grida melenso Calum.

«cerbiatta»

E capisco il perché siano miei amici quando percepisco una lieve risata da parte di Arabella.
«Okay, sto bene, non preoccupatevi» dice orgogliosamente Bella, facendomi un occhiolino nel momento in cui mi guarda.

«Luke ti avrà offerto il suo pene per farti star così bene, dì la verità» parla maliziosamente Michael, ammiccando «e non solo quello...» aggiunge Ashton.

«Sono sconvolta, non credevo che Ashton potesse parlare di sesso» ridacchia Arabella, guardando i miei amici.

«Solo perché siamo amici, bambola. Ragazzi! Il tè più buono della miiia vita! Strepitoso» da aria Ashton.

«Lo ammettiamo, è ubriaco, volevamo farlo bere per dimostrargli che non sa reggere l'alcol» dice Josie. Ashton annuisce indicando Josie, con un sopracciglio ultra alzato ed una specie di doppio mento mentre alza un dito «come dice la ragazza carina. Cameriere! Un altro giro!»

__

Dopo un'oretta Ashton sembra più sobrio ed arrabbiato, mentre Arabella sembra essere entrata in una stasi depressiva. Ha uno sguardo perso nel nulla e non riesce a seguire ciò che gli altri dicono, tant'è che spesso si fa ricapitolare da Collin ciò che è stato detto.

Quando poi punta gli occhi sul gruppo seduto sul pavimento della sua stanza, ho quasi paura, ha uno sguardo così strano, sembra che stia per ammazzarsi.

«Devo dire una cosa a tutti» sputa, guardando verso il basso. Il brusio che era in camera si ferma e tutti si girano verso di lei, guardandola curiosi «... e non vi piacerà»

La vecchia copertina è durante una settimana, brava Chiara.
Comunque, rileggendo i vecchi capitoli ho notato che questa storia stava diventando troppo opprimente, quindi ho voluto rimediare, giusto un po'.

Passate sul mio profilo a vedere le mie nuove storia. Grazie!

Asshole - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora