Chapter 14: nice fist, darling!

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«Arabella, Collin, avete da fare questa sera?» chiede Josie mentre ci avviciniamo all'uscita di scuola per porre fine anche a questa settimana. Quando finirà questo strazio?

Un'altra settimana era passata, fin troppo lentamente ed eravamo arrivate - ancora una volta - al nostro caro venerdì, fatto di pigiama, serie tv e pizza.
La settimana era trascorsa tra lezioni mancate, insulti gratuiti a ""compagni"" e Carl, che non demordeva a posare le sue manecce sul mio corpo neanche per un singolo giorno.

Salutiamo la segretaria della scuola molto cordialmente con un tenero «arrivederci signora Peters, ci vediamo lunedì! Le vogliamo bene!»
Era una di quelle segretarie che più che segretarie sembravano delle nonne, era così materna ed affettuosa, però solo nei nostri confronti, ed era questo che ci piaceva, il fatto che con gli altri fosse una vecchia bisbetica arrogante ed antipatica mentre con noi la simpatica ed innocente vecchina che ci offriva caramelle alla frutta. La adoravamo.

«Oh, ragazze... Non saprei... Oggi avevo intenzione di cominciare il libro su Orwell che ho preso ieri in libreria. Vorrei riconsegnarlo già lunedì» dice estasiata Collin, sorridendo solo alla pronuncia del nuovo libro che ha preso dalla libreria.

Durante questa settimana, Jo ed io, abbiamo anche intensificato il rapporto con Col, ci stiamo davvero affezionando, è un ragazzo davvero molto simpatico e carino, ed anche davvero molto riservato. Ci fa molto piacere il fatto che si stia aprendo in questo modo con entrambe. Tra l'altro odia Kylie, quindi come potrei non adorarlo?

«Sei così noioso, e posali 'sti libri ogni tanto!» dice Josie sbuffando e guardando male il ragazzo che non può fare a meno di ridacchiare per la buffissima faccia della ragazza.

«Io sono libera, comunque. Cos'hai intenzione di fare stas-» cerco di chiedere, ma la ragazza ormai mi ha già completamente ignorata per correre frettolosamente dal ragazzo neozelandese (mi uccide se lo chiamo asiatico o cinesino, meglio non rischiare) ed avvinghiarglisi addosso, premendo le sue labbra su quelle di Calum, che non ci mette molto ad infilare la lingua in quella della sua ragazza.

Faccio un ghigno con la faccia lasciando uscire dalle mie labbra un verso disgustato, afferro un polso del ragazzo al mio fianco avvicinandomi al gruppetto dei quattro ragazzi.

«Ciao, ragazzi» saluto guardando male Calum e Josie che non si sono staccati neanche un secondo per prendere aria da quando siamo usciti.

«Ehi, Arabella!» mi salutano gli altri tre, quando il loro sguardo confuso cade su Collin ricordo di doverlo presentare, purtroppo per lui, a quella mandria di deficienti.

«Ragazzi, lui è Collin! Collin, loro sono Ashton, nonché quello bono» sussurro, cercando di non farmi sentire, «Michael, e Luke il parassita!» punto i miei occhi divertiti in quelli di Luke, alzando un sopracciglio.

Lui sbuffa e poi porta in avanti una mano, che Collin stringe molto mascolinamente, guardando confusamente il ragazzo biondissimo.

«Collin, io sono sì... una specie di amico, e ti avverto, l'ho puntata da ben sei mesi, lasciala stare o mi toccherà lasciarti avvertenze su post-it come fa il mio amico lì» il biondino indica Calum - che adesso ha lasciato la fidanzata, la quale ovviamente si trova sotto un suo braccio - che ridacchia leggermente, annuendo divertito. Non so se ridere o piangere nel momento in cui noto Luke digrignare i denti, cercando di sembrare minaccioso. In barboncino mascherato da Zorro farebbe più paura di lui.

Alzo gli occhi al cielo, maledicendomi mentalmente per avergli risposto la prima volta o per aver bevuto quelle due birre di più. Ormai il "maledirmi per un azione passata che coinvolge Luke" sta diventando un tema topico nella mia vita e da questo capisco -ancora una volta- l'inutilità della mia vita.
«Luke, tu ed il non siamo amici»

«Infatti, siamo amici con benefici. Vale molto di più di una semplice amicizia» spiega Luke, con un'espressione fin troppo seria, ovvero, la tipica faccia di un idiota.

«Ma non è vero! Collin, non l'ascoltore!»
Copro le orecchie a Collin, che sembra fin troppo divertito dalla nostra discussione.

«Come no? Sporadicamente mi fa anche qualche servizietto! La ragazza ci sa decisamente fare con determinate faccende»

tre secondi dopo...

«Ti stacco tutti i capelli, stronzo!» urlo, mentre cerco di tirare i capelli del biondo. Lui ridacchia, in modo nervoso, standomi alla larga.

«Collin! Non lasciarla!» Urla, invece, la mia migliore amica che ha portato le mani sulla sua faccia, coprendosi la bocca scioccata.
Collin sta cercando di tenermi ferma per la vita, mentre io cerco di divincolarmi buttando pugni in avanti colpendo tutto ciò che mi capita di fronte.

«Le ragazze incazzate sono così arrapanti... Col, o come ti chiami, lasciala andare! Sarà uno spettacolo davvero eccitante». Esorta Michael maliziosamente.

Dopo poco inizio a calmarmi e Collin mi libera dalle sue braccia, non pensando al fatto che il caro Lucas Robert Hemmings mi abbia dato della puttana.

Espiro, inspiro. Espiro, inspiro. Espiro, inspiro.
Luke mi ha appena dato dalle troia. Espira, espira, espira.

«Sbaam. Amico, ti ha proprio steso!» ridacchia incredulo Ashton dopo che il mio pugno destro ha colpito una guancia di Luke. Sono riuscita anche a farlo cadere di culo, colpire persone alla sprovvista è la soluzione giusta per la sopravvivenza.

«Okay, uhm... Prima che incontrassimo i ragazzi e un Luke che adesso pare stia... Sanguinando? Addirittura?
Bel pugno, tesoro!» esulta Josie battendomi il cinque, compiaciuta dal mio gancio «comunque, mi stavi dicendo che stasera eri libera, no? Perché stavamo pensando di andare in un locale» dice vaga la ragazza dai capelli corti e neri, guardando complice il fidanzato.

«Ero» la correggo «ora come ora sono troppo nervosa persino per mettere del burro cacao senza farlo sbavare»

Volto le spalle al gruppo dei miei amici, lasciandoli leggermente dubbiosi sulle mie prossime mosse.

«Prendetevela con Luke, la prossima volta ci pensava due volte prima di darmi della puttana» dico acida, dando per la seconda volta le spalle ai miei amici, imbracciare per bene lo zaino che oggi ho dietro le mie spalle e cominciare ad andare verso casa mia, pronta a passare il tipico venerdì come solo Arabella Styles sa fare!

Scusate per il ritardo! Ultimamente non mi va proprio di fare niente... Sarà la depressione inizio settembre

Asshole - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora