Epilogue

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☀️

Questo non è esattamente uno dei mie risvegli preferiti... i miei occhi sono stati quasi costretti ad aprirsi con veemenza nel momento in cui numerose voci sovrapposte fra loro mi hanno fatta sbandare. Immediatamente rinvengo, portandomi a sedere e tirando il lenzuolo, nel vago tentativo di non far capire che io sia nuda... tempo perso.

Anche Luke al mio fianco sobbalza ed in mezzo secondo capisce la situazione, cerca di coprirmi immediatamente con le sue braccia, facendo sì che il suo addome nudo venga scoperto, per poi abbandonare il mio nel momento in cui i suoi capezzoli sono visibili ai nostri graditi ospiti.

«Pare che il regalo migliore l'abbia ricevuto Luke» sghignazza Michael, mormorandolo nell'orecchio di Collin, che sbarra gli occhi come allibito, colpendolo con una mano al petto, leggermente disgustato. Quei due sono così diversi eppure hanno legato un sacco, fanno quasi ridere insieme: uno perverso l'altro un galantuomo.

«Okay, ragazzi, sgomberiamo l'area, daremo gli auguri ad Arabella appena sarà agibile» Josie (benedetto il giorno in cui è stata messa al mondo) cerca di spingere i ragazzi via, aprendo le braccia e placcandoli.

Oggi è il giorno del mio diciottesimo compleanno e nonostante essermi potuta svegliare tranquillamente coccolata tra le braccia del mio ragazzo avrebbe potuto rendere l'inizio di questa giornata unicamente meravigliosa, è stata rovinata dall'incursione della ciurma Sgangherata, rendendo il tutto più brusco.

«Ma come sono entranti?» biascica Luke al mio fianco, con una mano premuta sulla faccia.

«Che importa, tanto sono entranti» controbatto, portando ancora più su il lenzuolo che copre entrambi.

Mi è piaciuto fare l'amore con Luke? Assolutamente sì. È stato così diverso rispetto a tutte le mie volte precedenti, l'ho sentito appieno; è stato così dolce e delicato che quasi mi sembrava di essere sfiorata dalla beatitudine di un angelo.

«avrei voluto darteli in modo migliore ma... buon compleanno, Bella!» dice il biondo, facendo ondeggiare leggermente le spalle e sbilanciandosi verso di me, per premere le sue labbra contro le mie. «ah! ti ho preso una cosa» alza un dito, come preso da un'illuminazione, socchiudo leggermente gli occhi quando Luke si alza, aspettandomi di vedere le sue bianche chiappa all'aria, ma -fortunatamente- quando scopre le sue gambe sono già fasciate da un paio di boxer. Forse dovrei vestirmi anch'io...

Si piega difronte alla sua valigia ed io non posso che osservare i muscoli delle sue spalle contrarsi, restando quasi ipnotizzata.

Quando mi trovo una busta sotto il naso, sbatto un paio di volte le palpebre, mettendola a fuoco. L'afferro, agitandola leggermente nel vago tentativo di capire cosa sia dal rumore che produce.
Quando la apro tiro fuori un diario abbastanza rovinato e pieno di adesivi -mi ricorda il mio vecchio armadietto scolastico-, le pagine sono piene di parole e di alcuni scarabocchi e in numerose scorgo il mio nome. Punto i miei occhi confusi in quelli entusiasti di Luke.

«Questo è uno dei miei vecchi diari e coincide al periodo che va dalla festa a Bowral al nostro primo bacio» mi spiega ed io non posso che mordere leggermente un labbro e poggiare una mano sulla sua; Luke aveva un diario in cui parlava di me? «dentro ci sono alcune nostre vicende ed alcune frasi che ho scritto pensando a noi. L'ho fatto perché ho capito fin da subito che il rapporto con te sarebbe stato speciale, ed un domani sarebbe stato bello rileggere passo passo quello che siamo stati. Ho pensato di regalartelo per farti capire l'enorme cambiamento che hai fatto da quando ti conosco... so che non è molto, ma significa tanto per me consegnarti a pieno quelli che da sempre sono stati i miei pensieri per te»

Lo guardo meravigliata e poi lo apro in una pagina qualunque, leggendo ciò che c'è scritto:

16 Aprile 2016

Asshole - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora