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Veronica
Saluto Rob, scendo dall'auto e mi avvio verso casa di Diana. Sembrava molto preoccupata l'altro giorno riguardo quello che vuole raccontarmi. Sono felice che veda in me una persona responsabile e capace di comprendere il suo dolore. Perché, anche se lo nascondo sempre, di dolore, dolore vero, ne ho provato tanto.
Arrivo alla grande porta blu scuro e suono il campanello.
-Ehi Veronica, vieni, entra.
-Grazie Diana. Scusa il ritardo, ma Roberto non si muoveva.
Ridacchia. Mio fratello è sempre capace a farmi fare qualche figura di merda.
-Non ti preoccupare, andiamo in camera mia?
-Va bene.

Entro e subito ci dirigiamo verso le scale, passando per la cucina, ove c'è una donna intenta a sfornare qualcosa dal forno che non riesco a vedere. Tuttavia il profumo che emana è qualcosa di spettacolare.
-Veronica, questa è mia madre. Mamma, questa è Veronica.
-Ciao cara, Diana mi ha parlato molto di te. Io sono Vera.
-Salve, sono molto felice di conoscerla.
-Ti prego, dammi del tu.
-Oh. Certo. Grazie Vera.
-Diana, se la tua amica si fermerà a lungo potrà assaggiare la torta. Ora si deve un po' raffreddare.
-Ok mum. Poi vediamo.

Saliamo le scale ed entriamo in camera sua.
-Se riesci ad assaggiare la crostata alle pesche di mia madre credo che poi ti vorrai trasferire qui. È superlativa.
-Wow. Dipende da quanto dura la nostra chiacchierata.
Ma quando si parla di cibo, sono pronta a fare molte cose per ottenerlo.

Iniziamo a parlare un po' del più e del meno. Mi racconta la serata con Matteo e devo ammettere che non mi sarei mai aspettata certe cose da lui. Non sapevo che fosse un romanticone.
-Sai, ieri invece è uscito con me...
-Cosa?-Dice con tono sorpreso e alquanto infastidito.
-Si, io, lui, Vale e suo fratello Mirko.
-Aaaah.
-Pensavi ad un appuntamento solo noi?
-Ehm.
-È il mio migliore amico. Ma non uscire con lui mai.-Rido mentre lo dico e dopo poco anche sul suo volto compare un sorriso, per poi diventare una risata.
-Ah, sai chi ho visto al ristorante?
-È un vip?
-Purtroppo no, semplicemente i nostri compagni Monique e Lorenzo che litigavano come se non ci fosse un domani. Li avrei filmati se non fossi stata con Matteo, ma solo con me e la mia anima pettegola.
-Davvero?
Annuisce.
-E non mi ha detto niente...
-Neanche tu le stai dicendo molto di Alex.
-Mmm. -ha un po' ragione. Forse dovrei chiamarla. Mi manca passare ore a chiacchierare invece di fare latino. Ups, questo era un segreto-Cambiamo argomento.

Passa un po' di tempo. La madre di Dia ci inviata in cucina per prendere una fetta di crostata. Aveva ragione. È buonissima, una delle torte alle pesche più buone che abbia mai assaggiato.
Poco dopo torniamo in camera.

-Veronica...io ti ho chiesto di venire per parlarti di una cosa...
Finalmente arriviamo al punto delicato. Non le ho messo fretta, ho capito subito quando sia difficile per lei parlarne.
-Continua.
-Ricordi il giorno della festa del mio compleanno? Ricordi il taglio?
Come dimenticare quella serata. Quella in cui la mia strada e quella di Alex si sono incontrate. Con lei mi limito ad annuire.
-Bene, quello me lo ha fatto un ragazzo. Quel ragazzo si chiama Vittorio ed è, o meglio, era un amico di famiglia.
-Va avanti.
-Si, solo che è sempre difficile parlarne. Sei la prima persona a cui lo racconto. -prende fiato. I suoi occhi sono già lucidi-
Beh, diciamo che ci conosciamo fin da piccoli. Lui è il figlio di una vecchia amica dei miei, è tre anni più grande di noi. Ha avuto un'infanzia difficile e turbolenta. Sua madre è rimasta incinta di lui mentre affrontavano una brutta situazione economica e familiare. Nonostante ciò, sono andati avanti e dopo la sua nascita i suoi genitori sembravano molto uniti e speranzosi. Purtroppo quella situazione non durò molto. Quando aveva tre anni i suoi hanno divorziato, il padre si è risposato un anno e mezzo dopo e si è trasferito con la nuova famiglia in Belgio. Li ha praticamente cancellati dalla sua vita. Io e la mia famiglia siamo rimasti molto vicini a loro, aiutandoli a sistemare il tutto. Tuttavia l'abbandono del padre lo ha segnato molto. È sempre stato un bambino esuberante. L'anno scorso ha iniziato a venire qua un po' più spesso e a chiedere più volte di me. William era felice del suo interesse verso di me. Lo considerava un amico ed una brava persona. Alla fine, una sera dopo circa cinque settimana dall'inizio delle nostre frequenti uscite, ha cercato di abusare di me. Dopo è successo il finimondo e da quel giorno cerca di farsi perdonare, dicendo di sapere di aver sbagliato e... Viene qui senza avvertire come il giorno del mio compleanno. Quel taglio è stato un incidente, ma...ho paura Veronica.

Sono scioccata da questa sua rivelazione. Ho sempre visto in Diana una ragazza tranquilla e serena e a dire la verità, anche un po' viziata. Pensavo che la sua fosse una vita invidiabile, invece non è così. La abbraccio mentre lei si abbandona ad un copioso pianto.

-Si è fatto vivo altre volte ultimamente?
-Si, ma io non l'ho visto per fortuna. Will lo ha cacciato via subito, cercando anche di nascondermelo, ma a me non sfugge nulla.

Trascorre un po' di tempo in assoluto silenzio. Poi parliamo e le prometto che su di me può contare sempre.

***
-Sono quasi le sette e mezza. Roby è fuori che mi aspetta.
-Va bene, andiamo.

Scendiamo le scale e dopo aver salutato Vera ci dirigiamo alla porta passando per il soggiorno.
-Ehi piccola.-mi volto di scatto a sentir quella voce. Tutti i pensieri spariscono.
-Alex!-grido.
Sul divano ci sono il mio ragazzo e Will intenti a guardare non so cosa alla TV. Subito mi viene incontro, io praticamente gli salto addosso e lui mi lascia un veloce bacio sulla labbra.
-Sorellina, hai pianto?-chiede Will facendosi serio e spostando l'attenzione di tutti sulla sorella.
-Perché? Cosa te lo fa pensare Will?!
-Hai gli occhi rossi...-le si avvicina e le asciuga col pollice una lacrima sfuggita.
-Le ho raccontato tutto.
I due ragazzi annuiscono comprensivi.
-Dovresti distrarti un po' Diana. Lascia stare il passato.
-Che ne dite di andare tutti insieme al mare domani?-propone il mio ragazzo, abbracciandomi e poggiando il mento sulla mia testa.
-Io dico che è una grande idea. -dico entusiasta. Era da un po' che tacevo.
-Si, va bene. -sorride la mia amica.
-Vi passo a prendere domani io, che ho la macchina più grande. -afferma infine William.

Ci accordiamo per gli ultimi dettagli. Decidiamo di inviare anche Matteo. Diana desiderava troppo la sua presenza e appena lo ha telefonato e gli ha proposto la cosa, lui ha subito accettato entusiasta.

Saluto tutti e raggiungo Roby in auto che mi guarda con rabbia, un po' perché ho fatto tardi, un po' per la presenza di Will ed Alex che continuano a non piacergli e un po' per il bacio che quest'ultimo mi ha lasciato sull'uscio della casa. Ha detto di accettare la cosa, ma si vede lontano un miglio che continua a dargli fastidio.
Mi siedo al posto del passeggero e gli di un finto schiaffo al braccio.
-Che c'è?-chiede lui come se non sapesse la risposta.
-Oh Roberto, credo che saresti proprio un pessimo attore.
Ride senza umorismo, mette la marcia e partiamo.


Ehi❤️
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo❤️
Commentate in tanti❤️
Eventuali errori saranno corretti al più presto.
Un bacio e alla prossima. 

Dicono...l'amore non ha età [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora