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Veronica
Dopo questo ultimo bacio mi lascia cadere sul letto e anche lì continua a baciarmi. So benissimo che può succedere. Ho paura. Non so se mi sento pronta. Lui non si è fatto problemi quando gli ho detto di no l'ultima volta. O almeno credo. In realtà sto iniziando a desideralo anch'io. Voglio davvero diventare sua. Fino alla fine.
Mi lascia una scia di baci umidi sul collo. È una sensazione bellissima e in questo momento provo un mix di emozioni talmente intricato che non me lo so spiegare. Trovo bellissimo che una persona possa farti provare certe cose.
Ad un certo punto si ferma in una certa zona e inizia a succhiarla per poi soffiarci sopra ad ammirare il segno violaceo che ha lasciato sul mio collo.
-Sei bellissima piccola mia.
-Ma va. Qui il modello sei tu.
Sorride. Un sorriso così bello che mi dispiace sia scomparso dopo aver poggiato nuovamente le sue labbra sulle mie.
-Sei tu bellissima.
Piano piano la sua mano si intrufola sotto la gonna del mio vestito. Poi tutto finisce. Così. Improvvisamente. Qualcuno bussa alla porta con insistenza. Anzi, la sta colpendo con tale forza che tra poco la butta giù.
Ci alziamo dal letto e ci diamo una leggera sistemata prima di aprire. Sono le tre ormai. Chi può essere adesso?

Alex va ad aprire la porta. Davanti a noi, il padre di Alex furioso per motivi a noi ignoti guarda in cagnesco il figlio. Cosa può aver fatto adesso? È sempre stato con me, come può aver dato fastidio al padre?! Anche se avesse voluto, mancava il tempo materiale. A meno che riesca a fare le cose con la mente, naturalmente. Ma l'ipotesi che abbia qualche super poter non è molto solida. 'Attenzione! Urge ospedale psichiatrico per Veronica Zucco' Piantala! Era per animare un po' i pensieri.
Tornando alle cose serie. Fisso Alex che guarda con fare interrogativo il genitore.
-Che succede?
-Non lo so...credo che il fatto che tua sorella non si trovi da nessuna parte sia qualcosa! Sei sparito, fregandotene. Come sempre. Sai sempre come deludermi. Bravo.
-Naomi è scomparsa?
-Vedo che ci senti! Allora, vuoi renderti utile o darmi solo l'ennesima delusione? Pensavo che tenessi a tua sorella...-
-Non azzardarti nemmeno a mettere in dubbio il bene che voglio a Naomi perché tu non puoi neanche immaginare il legame che ci lega!-risponde arrabbiato come non mai. Questo è un lato di Alex che non avevo mai visto, è così diverso.
-Porta rispetto a tuo padre.-risponde a tono, con altrettanta rabbia.
-E tu...e tu...-grugnisce qualcosa di insensato. Io provo a calmarlo, affiancandolo e prendendogli la mano.
-Non provare ad intrometterti-mi blocca subito suo padre anche se non ho mai avuto intenzione di parlare.
-Non parlarle così!-lo fulmina Alex.
-Non provare a dirmi che cosa devo fare! Se non ti va bene, non dovevi portarla qui.-
Detto questo, esce dalla stanza sbattendo la porta con una forza scaturita da un'ira immane.
Alex si siede sul letto, mettendo i gomiti sulle ginocchia e la testa fra le mani.
Mi avvicino a lui cercando di dargli conforto, ma non credo di esserne capace. Ho paura di cadere in qualche banalità e, invece di aiutarlo, peggiorare solo la situazione.
D'improvviso si alza.
-Prendi tutte le tue cose Veronica. Andiamo a cercare Naomi.-
Annuisco cercando di non fargli vedere i miei occhi lucidi, credo scaturiti dalla tensione o solo dalla situazione. Non so, a volte piango senza neanche capire veramente il motivo. Per mia sfortuna li nota ugualmente.
Mi prende il viso tra le sue calde mani, obbligandomi ad un contatto visivo con i suoi occhi nocciola, uguali a quelli della madre.
-Non piangere piccola mia. Fa sempre così. È la routine in questa casa e non avrei dovuto fartela conoscere. Andiamo via adesso.
-Ok-Dico con un filo di voce un po' tremante.
-Non deve importarti niente di quello che ha detto. Niente, hai capito?-
Annuisco. Mi lascia un leggero bacio a fior di labbra.
Detto questo, facciamo quello che abbiamo deciso.

Caricate le valigie in auto, Alex mette in moto. Dice di saper per certo dove può essere la sorella. Luoghi che solo loro due conoscono. L'ennesima prova della forza del legame fraterno che li unisce.

Abbandoniamo la strada principale, iniziando a percorrerne una sterrata, che si conclude in un campo.
Arrivati lì, Alex scende dal mezzo ed io lo imito.
-È qui?-dici cercando di nascondere il mio stupore. Non c'è praticamente nulla qui.
-Ne sono quasi certo. È il nostro "rifugio" dai guai, dai problemi, dalle preoccupazioni. Credo che sia scappata da quella festa di merda. Sicuramente ha solo perso la cognizione del tempo.-spiega con sicurezza e fermezza.
-Ha fatto tutta questa strada a piedi?!-sono molto incredula. Anche perché il sentiero sterrato era piuttosto lungo.
-La strada con l'auto è molto più lunga. A piedi si fa molto prima attraverso un piccolo sentiero che si può intraprendere da dietro casa nostra. Lo conosciamo solo io, Naomi e Gioia. Ora andiamo. -

Ci incamminiamo per il campo. Questa nottata ha un cielo stellato che è una meraviglia. Quasi nero. Tutte queste luci che illuminano la nostra notte, donando un'atmosfera magica alla situazione non proprio rosea.
Raggiungiamo una quercia solitaria e molto grande. Proprio lì, dalla parte opposta a quella da cui noi siamo arrivati, c'è Naomi addormentata con la testa sulla spalla di un ragazzo che appare più grande di lei. Sono incredibilmente carini.
Mi affianco ad Alex che mi avvolge con un braccio.
-Te lo avevo detto che era qua.
-Bravo il modesto-lo prendo in giro-Si vede quanto in realtà quanto tu la conosca bene.
-Già.
Si sdraia sull'erba anche lui.
-Non dovremmo andare? Sono tutti preoccupati.-possibile che si sia dimenticato di tutto quello successo poco fa?
Per tutta risposta prende il cellulare dalla tasca ed invia un messaggio a qualcuno.
-Allora?
-Ho detto loro di averla trovata.
-A tuo padre?
-No. Con lui non ci parlo. L'ho scritto a Gioia, di lei mio padre si fida e lei si fida di me, quindi mi sembra perfetto.
-Bene. Vi parlate ancora tanto voi due?-
É tutta la sera che non faccio altro che sentire discorsi su Gioia, Gioia e ancora Gioia.
-Gelosa?
-Un pochino.
-Poco? Mi deludi amore mio. -scherza fingendosi infastidito.
-Ok, va bene. Sono pazzescamente gelosa.
-Stai tranquilla, non ci scriviamo mai. Questa sera però era necessario.
-Bene.
Mi sdraio anch'io accanto a lui.
-Bellissimo il cielo stanotte.
-Mai quanto te.
-No, ti prego non cominciare. Non voglio arrossire.
Sbuffa.
-Ok piccola. Vieni più vicina.

Mi accosto ancora di più a lui, poggiando la mia testa sul suo petto.
Con il suo battito del cuore nelle orecchie, mi addormento.



Ehi
Scusate se non ho aggiornato per un po', ma come tutti gli studenti, anch'io ho avuto un sacco di verifiche in quest'ultimo periodo e perciò non ho avuto tempo materiale per scrivere. Ditemi che ne pensate, vi prego.
Alla prossima.

Dicono...l'amore non ha età [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora