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Veronica
Sabato
Sono in ritardo. Sono in un maga ritardo, Alex sarà qui tra un'ora e non ho ancora fatto niente. Perché? Quel libro era molto allettante... E anche quello che era un barattolo di Nutella... Ma lasciamo perdere. Al regalo ci ha pensato lui. Spero abbia preso qualcosa di decente. Io non so che avrei potuto regalare a quella che, di fatto, è una perfetta sconosciuta.

Apro l'armadio. Non so che mettermi, tanto  per cambiare. Il vestito fucsia è veloce da indossare, ma anche gli shorts sono belli. Ogni dilemma si dilegua quando mi capita fra le mani un abito giallo con una gonna a ruota leggerissima, ma non trasparente. È un regalo di mia madre non ricordo per quale occasione. È semplicemente perfetto.
Mi lavo in fretta e furia e lo indosso. Metto le converse, anche se so che non è l'abbinamento migliore. E se mettessi le scarpe col tacco e mi portassi queste dietro per sicurezza? Andata, farò così. Mi trucco solo con una spolverata di ombretto color oro, mascara e rossetto rosa. Faccio una treccia laterale che grazie ad un aiuto divino, mi viene bene al primo colpo. Grazie Zeus. Mi guardo per tre secondi allo specchio. Ammetto di essere quasi carina.

Afferro la borsa ed esco di casa dopo aver salutato Roby.
Raggiungo Alex nella sua auto rossa.
-Dobbiamo andare a prendere Rose. -dico ancor prima di essere seduta.
-Indicami la strada.
-Certo, allora, svolta a sinistra...
Inizio a fargli da navigatore ed arriviamo presto davanti alla sua dimora.

Scendo e, nonostante i tacchi, corro a bussare. Quasi subito la porta viene aperta da Rose, perfettamente vestita ed acconciata. Indossa un abito nero abbastanza attillato con una fascia di pizzo in vita, dei tacchi neri con rifiniture oro e una catenina sempre dorata. I capelli lunghi fino al fondo schiena le cadono lisci. Infine rossetto color mattone. Ci dirigiamo velocemente alla macchina.

-Ciao Rose.-dice Alex squadrandola. Sono quasi gelosa. Ma proprio quasi.
-Ciao, bella macchina. -dice lei accomodandosi sui sedili posteriori.
-Grazie.
-Vale si è accorta di qualcosa? -Chiedo io.
-No no, era eccitata per i fatti suoi. Non si è accorta di nulla.

Capire come tenere Valentina "occupata"
non è stato semplice. Ma alla fine è arrivato un colpo di genio, non mio purtroppo. Comunque, grazie al "nostro" intelletto, questa sera lei ha un appuntamento con Mirko. Non è stato difficile convincere  lui, almeno così ha detto Matteo.
Lei appena lui le ha chiesto di uscire era più che entusiasta e beh, da lì è andato tutto liscio come l'olio.

-Gli altri ci aspettano già là?
-Will, Dia e Matteo sono un po' più avanti rispetto a noi, ma hanno detto che ci avrebbero aspettati.
-Ah. Bene. Perfetto.

Durante il tragitto non parliamo molto. Qualche chiacchiera e poi solo silenzio.

Arriviamo alla sede della festa. Davanti ci sono parcheggiate parecchie auto. Meno male che aveva detto di conoscere poca gente. Scendiamo dal mezzo ed andiamo incontro ai nostri amici che ci stanno aspettando davanti al cancello della grande casa bianca. Se questa era la casa della nonna, di certo godeva di una buona situazione finanziaria.
Bussiamo alla porta e viene ad aprirci Jason. Da subito Alex gli lancia un'occhiataccia.
Entriamo e lui prende i regali dicendo che Cassidy li avrebbe aperti dopo la festa.
Si respira ancora un'aria decente nella grande sala in cui parecchi giovani si stanno scatenando.

Matteo e Diana subito si allontanano, mentre io vado con Rose e Jason in un'altra sala. Non so cosa c'entri io. È una questione fra di loro. Punto. Ma vedere cosa vuole non costa nulla.

Alex
La guardo allontanarsi con Rose e quel pagliaccio di Jason. Non lo posso vedere. Si nota lontano un miglio come squadra la mia ragazza. Mi dà un fastidio tremendo. Lei non può neanche immaginare quello che gli farei.
-Amico? Oh, ci sei?-Dice ad alta voce William cercando di farsi sentire nonostante la musica.
-Ehm, si. Che vuoi?
-Lasciala stare. Adesso torna. -dice cercando di rassicurarmi, invano.
-Lo spero.
-Dove vuoi che vada. Nel frattempo, vieni con me a cercare la festeggiata?-dalla voce sembrerebbe già ubriaco anche se non ha ancora toccato alcol.
-Perché?
-Come perché? Non l'hai vista? Cazzo, è la ragazza più bella del mondo.
Lo fulmino con lo sguardo.
-E poi potrai parlare con la sua amica Natasha. Tu le piaci molto. -ammicca.
-Io sto con Veronica.
-Ma dai, Veronica è pur sempre una sedicenne e poi...-
Lo interrompo.
-Bada a quello che dici. Io la amo.
-Vabbeh, come vuoi. Però mi accompagni?
Sbuffo consapevole che non riuscirà a sentire.
-Andiamo.

Iniziamo a farci strada fra le persone.

Attraversiamo l'intera sala e d'altra parte, in una zona più appartata, intravedo una chioma nera. Quella di Cassidy. Ci avvicinano e solo allora possiamo vedere che è già "impegnata" ad esplorare la bocca di un ragazzo. Quel ragazzo...Mattia? Osservo meglio e quando intravedo un tatuaggio sul braccio destro ho la conferma. È proprio Mattia. Se Maria lo vedesse...
Volgo lo sguardo verso il mio migliore amico, che osserva la scena pietrificato.
Si volta di scatto deciso ad andare chissà dove, ma nel farlo sbatte con una ragazza.
-Stai più attento...
-Scusa.
-Wanda?! Che ci fai qui?-Esclamo io spalancando gli occhi.
-È una nostra amica Ale. -ed ecco Natasha. Mancava solo la biondina.
-Davvero?
La guardo alquanto esterrefatto. Will la aiuta ad alzarsi da terra. Lei mi squadra per poi andarsene. Poco dopo anche Will fa lo stesso, ma diretto da tutt'altra parte. Ho l'intenzione di seguirlo, ma ho Natasha davanti che mi blocca la strada.
-Mi fai passare?
-Tutta questa fretta?
-E che Will, beh...
-Riguarda Cassy, non è così?
-Indovinato. E che lui è sempre stato sfortunato in amore.
-Non parliamone qui in piedi, andiamo a sederci, seguimi. -usa un tono dolce e sensuale.

Ci spostiamo e ci sediamo in quella che sembrerebbe una specie di sala cinema o sala tv, non mi ritengo un esperto a tal proposito.
Mi offre da bere. So che devo guidare, ma non rifiuto. Torneremo a casa in taxi o guiderà Will.
-Stavi dicendo?
-Insomma, a Will Cassidy ha diciamo colpito. Ci voleva provare ed è rimasto un po' male. Lui ha avuto una sola relazione seria nella sua vita. Angelica, così si chiama la ragazza che gli ha letteralmente spezzato il cuore. D'allora solo ragazze da una notte.
-Interessante.
Si morde il labbro inferiore. Cerco di evitare di guardarla in quei suoi occhi grigi.
-Che mi dici di te?
-Io, beh sono una ragazza a cui piace ottenere ciò che vuole.
-Determinata?
-Esattamente.
Ripete il gesto di poco prima.
-Io sono fidanzato-Dico così senza alcun motivo per farlo. Senza una sua domanda esplicita. Detto ciò, mi alzo bruscamente da quel divano ed esco in giardino dalla porta finestra nelle vicinanze.

Mi passo nervosamente la mano tra i capelli, orgoglioso di me per essere resistito alla tentazione. Amo Veronica e niente romperà il nostro amore.

Quando ormai sto per ritornare dentro , odo dei singhiozzi. Mi volto lentamente e vedo Maria in lacrime seduta su una delle poche sedie. Indossa un vestito morbido grigio con della scarpe col tacco argentate, che però ha tolto e letteralmente buttato sull'erba. Subito mi avvicino a lei.
-Ehi.
-Alex?-Dice tirando su col naso.
-Già.
-Che ci fai qui?
-C'è una festa, ricordi?
-Si-Ricomincia a piangere.
-Ehi ehi, perché piangi?
-Hai visto Mattia?! Quello che hai fatto non è servito a niente. È ancora con quella troia.
-Non dire così. -cerco di consolarla. 
-Ma è vero. Io non volevo vederlo. Sono venuta qui per divertirmi. Non sapevo neanche che ci sarebbe stato anche lui o che la festeggiata era la sguarldrina. Volevo solo accompagnare mio cugino Raphael e passare una bella serata e invece.
Ricomincia a piangere a dirotto questa volta sulla mia spalla.
Vedo arrivare in giardino Veronica. Abbastanza infastidita direi.


Ehi ehi
Come va?
Vi è piaciuto il capitolo?
Questa è solo l'inizio della festa...ne succederanno ancora delle belle😏
Lasciate un commento se vi va
Un bacio e alla prossimaaaaa❤️❤️❤️

Dicono...l'amore non ha età [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora