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William
"Quanto può essere complicato?" "Quanto può essere complicato?!"
Mi sono davvero posto questa domanda?
Beh, la risposta? Tanto. È stato davvero complicato trovare in primo luogo questo maledetto paese, poi la via ed infine la casa! L'ho trovata dopo due maledette ore. D-U-E O-R-E!
Parcheggio l'auto alla meglio.
Scendo quasi felice di rimettere finalmente i piedi a terra. Mi dirigo verso l'ingresso. Busso e nel mentre osservo la porta e i due vasi ai lati di essa contenenti dei fuori di cui ignoro il nome, data la mia ignoranza in materia. Però sono belli, questo è inconfutabile.
-Ehi ciao. -Dice con la sua voce candida Clarissa. Ha i capelli raccolti in una cosa alta e la bocca aperta in un sorriso. Indossa un vestito stretto azzurro.
-Ciao-Rispondo io cercando di mantenere la calma mentre mi squadra con i suoi occhi cristallini. Vederla mi riporta alla mente Angelica. La sua ex migliore amica. La ragazza per cui io avrei dato tutto. Mi riporta alla mente il brutto giro di cui noi quattro, io, Alex, Clarissa e Angelica, facevamo parte. Un sacco di ricordi. Credevamo di essere il gruppo dei migliori, gli invincibili ed inseparabili. Non è andata proprio così.
-Devo vedere Veronica. -dico sperando che non faccia domande.
-Oh. Certo, è in camera sua. Entra pure.
-Grazie.
-Vuoi che la vada a chiamare?
-No, tranquilla. Faccio da me.

Mi indica la stanza prima di tornare da Roberto che la stava aspettando in soggiorno. Si vede che sta bene con lui. Sembra un'altra persona. Non l'ho mai vista così felice.

Mi reco alla porta in questione e busso forte dato che da essa proviene della musica ad alto volume. Chissà che sta combinando là dentro.
Dopo un po' riesce a sentirmi ed apre la porta.
-William?-Dice sorpresa.
-Ciao Veronica.
Nel mentre entro nella sua stanza.
-Perché sei qui?
È visibilmente a disagio. Cerco di trattenermi dal prenderla in giro per la maglia con i gattini rosa che indossa.
-Sono preoccupato per Alex.
Spalanca gli occhi a sentire quel nome.
-E...-mi incita a continuare assumendo un'espressione di disgusto. Forse Alex ha ragione.
-Sta male a causa tua.
-E allora perché non è qui?!
È visibilmente indignata. Sto iniziando a non capire.
-È venuto ieri e non ha trovato nessuno. Così anche per il giorno prima e quello prima ancora. E poi tu non rispondi alle chiamate e ai messaggi...
-Ho il cellulare rotto. E ieri sono stata sempre qui dentro con la musica alta. Probabilmente non l'ho sentito. Anche le altre giornate. Ero a casa da sola con la musica alta e facevo i compiti.
Mi scappa una risata.
-Perché adesso ridi? Io mi sento così sciocca ad aver pensato di non essere importante per lui.
-Ed io rido. E sai perché? Per tutte le paranoie che vi siete fatti. Lui che pensa che tu lo eviti. Tu che credi che lui non ti cerchi.
Scoppio a ridere più forte di prima. Si può essere più scemi? "Se volete litigare almeno mettetevi d'accordo!", le vorrei dire, ma mi trattengo. Sarebbe una battuta troppo di cattivo gusto.

Le espressioni sul suo volto sono indescrivibili. Credo che potrebbe fare l'attrice. Fa alcune smorfie ed espressioni facciali che fanno morire dal ridere.
-Will. Devo vederlo. Subito. -strilla iniziando a correre e tirando sul letto vestiti su vestiti.
-Ti ci porto io.
-Davvero?! Grazie!-urla saltandomi addosso. Appena si rende conto del suo gesto si allontana e abbassa lo sguardo imbarazzata.
-Ok. Esci adesso.
Inizia a spingermi e in un secondo sono fuori dalla porta.
-Che maniere dolci-borbottò fra me.
-Ti ho sentito!-urla di rimando dalla stanza, facendomi ridere di nuovo.

Veronica
Mi sento una stupida.
'Tanto per cambiare. Io l'avevo detto che Alex era un bravo ragazzo...!'
Ma se continuavi a ripetermi le peggio cose su di lui.
Fatto sta che devo parlargli. Urgentemente. Credo che una situazione così assurdamente stupida solo noi potevamo crearla.
Prendo le prime cose poggiate sopra al letto ovvero dei jeans strappati sulle ginocchia neri ed una
T-shirt verde acqua molto larga. Scappo in bagno.
A tempo di record mi preparo, infilo infine le Vans  e raggiungo il biondo, ignorando completamente Roby e Clary. Spero che lui li abbia fornito almeno una piccola spiegazione, altrimenti temo che Roberto davvero arriverà a chiudermi in camera a chiave pur di non farmi uscire. Che fratello iperprotettivo...adoro troppo questo suo atteggiamento.  Mi sento un po' il suo tesoro da proteggere.

Dicono...l'amore non ha età [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora