"Ore 7:15 a.m." Segna la mia sveglia. Oggi è lunedì. Purtroppo. Mi alzo dal letto e prendo le prime cose che mi capitano nell'armadio. Barcollando vado fino al bagno. Ma che ho preso? Una gonna e una canottiera? Sono scema? Ritorno in camera e prendo delle cose più adatte alla stagione.
Mi metto solo un po'di mascara e vado subito al piano inferiore. Non ho voglia di fare colazione. <<Buongiorno Ari, latte o the?>> chiede mia mamma mentre prepara un dolce.
<<Nessuno dei due>>
<<Dovrai mangiare qualcosa>> prendo lo zaino e lo carico nelle spalle.
<<Non ho fame...vado direttamente a scuola>> sono ancora tutta assonnata
<<Ma è presto! Tua sorella si è appena svegliata>> non ho voglia di fare le corse questa mattina così è meglio che vado prima per sicurezza.
<<Va bene...fai quello che vuoi>> per fortuna mi lascia andare! Vado in giardino. Oggi fa più freddo del solito. Accendo il cellulare e mi ritrovo con 36 messaggi. Cosa? Così tanti? Vado a vedere di chi sono:
Jack. 'ciao amore' è il primo.
'allora pomeriggio posso venire a trovarti? ♡' rispondo con un semplice 'si♡' e invio.
Gli altri sono tutti dai gruppi della scuola di New York. Mi chiedo perché continuo a stare su quel gruppo anche se ho lasciato quella scuola.
Inizio a camminare. Ma qualcosa mi blocca o meglio qualcuno.
<<Ehi!>> mi fa Christian. Mi libero dalla sua presa. <<Non toccarmi!>> continuo a camminare ignorandolo.
<<Ti ricordo che ti ho salvato da qualcuno che voleva scoparti>> dice e io mi giro. La sua volgarità a volte mi irrita più del dovuto.
<<Potevi fare anche a meno>>
<<Sembravi un cucciolo impaurito>> ride e si mette il capuccio.
<<Ahaha divertente>> si avvicina <<Era un tuo amico, giusto?>>
<<Ovvio. Però a volte beve troppo.>> abbassa lo sguardo e poi lo rialza. I suoi occhi sono puntati su di me.
<<Oggi non rompermi in classe>> lo avviso e vado avanti a camminare
<<Vedremo...>> lo sento dire e se ne va in un'altra direzione. Tiro un sospiro di sollievo. Non ce l'ho più fra i piedi evviva! Avrei molto domande da porgergli delle regole e di Betty, ma non mi va di parlare con lui.
Arrivata a scuola incontro Tan fuori dalla porta. A quest'ora siamo in pochissimi.
<<Di buon ora!>> Tan viene verso di me e mi abbraccia.
<<già>> mi siedo per terra vicino a lei.
<<Come mai così presto?>> chiede masticando una gomma da masticare.
<<Non avevo voglia di correre per arrivare in ritardo.>> ammetto e appoggio la testa al muro.
<<Strano da parte tua...>> lancia la carta della gomma dentro un cestino molto distante da noi e fa centro subito.
<<Ye!!>> urla. Tanto a quest'ora non c'è nessuno, può anche mettersi a saltare come una pazza e nessuno se ne accorgerebbe.
<<Sai ieri mia sorella mi ha raccontato la storia di Betty...>> dico sperando mi ascolti
<<Eh? Davvero? Nessuno sa quella storia!>> ah sì? <<insomma...sappiamo della scommessa e dell'omicidio ma nient'altro>> sputa la gomma per terra.
<<Ehm...io mi chiedevo...sì...insomma, la storia che mi ha raccontato non c'entra niente con la divisone fra maschi e femmine>>
<<Perché ti avrà raccontato solo al punto dell'omicidio, giusto?>> annuisco con la testa.
<<Vedi, questa cosa si è ripetuta con un'altra ragazza. Quando il preside è venuto a sapere che altri ragazzi facevano queste scommesse, lui ha detto che qui a scuola non ci sarebbero stati mai più fidanzamenti fra quelli della scuola...lo so è strano, quindi per un periodo nessuno parlava più con nessuno, poi però ci siamo rotti di non avere più relazioni sentimentali e ci siamo resi conto che potevamo farlo di nascosto. Così la regola del preside è diventata una regola meno severa che è sta cosa della squadra di basket e delle cheerleader, che ovviamente non rispetta nessuno, ma almeno loro possono limonarsi in pubblico senza ricevere sospensioni. Tutto ciò è per evitare che altre persone ci rimettino la vita, come Betty e Luke.>> guarda in giro e continua
<<a fare la regola delle cheerleader e di quelli di basket è stato quel gran genio di Scott>> tossisce ironica alla parola "genio" <<Ehmm...Christian>>
Non ci posso credere. E perché proprio lui?
Le cheerleader e quelli della squadra di basket sono migliori e gli altri non hanno diritto di fidanzarsi? Io non credo proprio.
<<Lui non può avere il potere di...>> mi interrompe prima che possa insultarlo <<è il figlio del preside. Può fare ciò che vuole. Lui non è nemmeno nella squadra di basket, ma i suoi amici sì, però lui può avere fidanzate lo stesso a quanto pare>> davvero?! Questa sì che è nuova.
<<Ora vado da Justin. Aspettami qui>> si allontana e lo abbraccia. Secondo me tra loro c'è più di una semplice amicizia.
Rimango qui seduta a non far niente. Noto che alcune persone mi fissano. Così mi alzo e tolgo un po'di polvere di dosso.
<<Ahahha eri caduta ancora?>> ride divertita la "Signorina White", ovvero Samantha. Si è tinta i capelli di viola. In questa scuola forse va di moda tingersi i capelli, che schifo.
<<No. Piuttosto tu fai attenzione a dove cammini>> sorrido. Ha messo il tacco sopra alla gomma da masticare di Tan.
<<Oh no!!! Questi tacchi costano un occhio della testa!>> corre disperatamente. Credo stia andando al bagno, beh le sta bene.
<<Dov'è finita Samantha?>> Molly la cerca con lo sguardo.
<<È andata al bagno a togliersi una cosa dal tacco...>> rido. Lei sembra incazzata.
<<Non prendermi in giro smorfiosa!>> fa un urletto. Le odio entrambe.
<<Non ti ho preso in giro. Sta calma! >>
<<Sei solo una novellina e ti credi chissà chi...vedrai che qui la vita è difficile>> Eh ho notato.
Christian appare da dietro e abbraccia Molly. Poi la gira dalla sua parte. Si baciano e io distolgo lo sguardo dai piccioncini.
Meglio che me ne vada, qui sono di troppo.
Faccio per andarmene ma Molly mi ferma
<<Ricordati bene quello che ti ho detto, novellina!>> fa una voce così irritante che quasi quasi le do un pugno su quella faccetta piena di trucco. Mi chiedo quanto ne abbia. Nemmeno Moira Orfei si truccava in quel modo.
Mi allontano e mi avvicino a Tan che sta ancora chiacchierando con Justin. Non vorrei disturbarli, ma non so da chi andare.
<<Ciao Ari!>> finalmente arriva Sara.
<<Ciao>>
<<Come va?>> mi domanda appoggiandosi sul muro della scuola.
<<Solita vita>>
<<Anch'io>> la campanella suona e tutti entriamo. Oggi ho matematica! Noooo!
Vado nel mio posto e mi siedo.
<<Buongiorno ragazzi>> il prof comincia subito la lezione senza aggiungere altro. Comincio a prendere appunti, ma non ci capisco niente di tutta questa roba.
Sembra che ci sia un silenzio troppo lungo...mi giro verso il banco di Christian. Dov'è finito?
I minuti passano. Non si fa vedere. Sarà occupato con la sua "Molly".
Ad un tratto entra in classe senza bussare. Ha il fiatone lungo, come se avesse corso una maratona e la giacca messa al contrario.
<<Signor Scott! Sempre in ritardo! Oggi ha battuto i record. Si vada a sedere>> il prof ce l'ha su con lui. Lo sgrida sempre.
Christian si siede.
<<Dov'eri?>> domando curiosa.
<<Affari miei>> sbotta e si mette a braccia conserte.
<<ah>> riesco a rispondere solo questo.
La lezione finisce. Christian non mi ha più rivolto parola e di questo ne sono grata. Ma allo stesso tempo mi dispiace...dispiace? No. Non mi deve dispiacere. E poi gliel'ho chiesto io di non rompermi in classe.
Raggiungo l'aula di geografia e mi siedo al mio banco. Christian non si fa ancora vivo.
<<Novellina!>> mi chiama Molly da dietro di me. Che rompi balle.
<<Ahahaha. Sei spaventata per quello che ti ho detto prima, giusto?>> mi fa un sorrisetto. Io vorrei spaccargli la faccia.
La lezione comincia e Christian arriva in tempo.
<<Psss!>> Molly mi chiama, ma io non le do ascolto. <<Perdente!>> non mi giro e seguo la lezione. Mi giro per vedere Christian, che si è seduto in fondo. Mi domando cosa gli prende. Si gira verso la mia parte e io distolgo lo sguardo.
Mi arriva un bigliettino. 'Sei morta!' Immagino sia da Molly. Sta ridendo con le sue amichette. Il prof se ne accorge e viene verso di noi.
<<Mi dia il bigliettino Signorina Johnson>> glielo do e lui lo afferra. Legge a tutta la classe.
<<Sei morta?>> chiede il prof sbigottito.
<<Chi le scrive queste cavolate?>> il prof si gira verso Molly e capisce subito di chi si tratta.
<<Signorina Davis. Se continua in questo modo la mando in presidenza.>> lei fa finta di non ascoltare e continua a ridere.
<<Continuiamo la lezione>>
<<Stupida! La prossima volta non farti beccare!>> ride. Mi sento gli occhi di Christian puntati addosso.
<<Oh e chi sarebbe Jack?>> cosa? Perché Molly parla di Jack. Mi giro verso di lei. Mi ha preso il cellulare!
<<Ridammelo!>> il prof ci sente ancora. È più arrabbiato di prima
<<Signorina Davis in presidenza>>
<<Ma...lei mi ha preso in giro e allora...>> che bugiarda. La ammazzo.
<<In presidenza!!>> urla il prof e lei obbedisce immediatamente. Mi appoggia il cellulare sul mio banco e mi guarda male.
<<Invece lei vada fuori dalla classe.>> io? Io non ho fatto niente!
<<Ma...>>
<<Fuori!>> il prof oggi ha la luna storta. Obbedisco. Appena esco piango subito. Perché io? Cosa ho fatto di male? Mi siedo a terra. Lo sapevo che qui a Los Angeles tutto sarebbe stato uno schifo. Maledetto lavoro dei miei genitori!
Sento la porta aprirsi. È Christian. Che vuole lui? In questo momento non farà altro che peggiorare le cose.
<<stai piangendo?>> domanda sorpreso.
<<Vattene>> mi alzo e cammino, ovunque andrò sarò lontano da questo branco di imbecilli.
<<Lo so che non è colpa tua...>>
<<Sì che è colpa mia.>>
<<È colpa di Molly...non devi ascoltarla>> mi prende il polso ma io lo lascio subito
<<Se sei qui per prendermi in giro, allora puoi anche andartene>> corro via. Il più distante possibile da lui. Mi siedo in una panchina fuori dalla scuola.
Perché deve succedere tutto a me? Ora i professori crederanno che non mi importa nulla della scuola. Ma non è così.
Se non avessi conosciuto Christian sarebbe tutto più facile. Ad un tratto vedo dei capelli azzurri in fondo al giardino. Molly sta parlando con qualcuno. Mi avvicino. Non posso credere ai miei occhi.
<<quella puttana la faccio fritta>> spero che "quella puttana" non sia io.
<<calmati vedrai che...>> il ragazzo la prende per la vita e la avvicina a sé. Ma cosa? Molly era fidanzata con Christian!
<<la faremo tacere>> si avvicinano e si baciano. Io...oddio. non voglio immischiarmi in questa roba. Scappo subito da lì e rientro a scuola. Christian è fermo all'ingresso e sta fumando una sigaretta.
<<Che hai?>> mi chiede
<<non rivolgermi la parola>> sbuffo e apro la porta per entrare a scuola. Mi prende un braccio
<<Non incazzarti solo perché il prof ti ha fatto uscire dalla classe>>
<<Pensi sia solo per quello?>> secondo lui sono triste solo per questo? Ma certo che no. Il problema sono loro. Questo branco di imbecilli e alcolizzati.
Cala un silenzio imbarazzante.
<<Piuttosto pensa alla tua fidanzatina che sta sbaciucchiando qualcuno in cortile>> entro nell'atrio della scuola e osservo Christian che fa l'analisi di quello che ho detto e subito corre in cortile.
Anche oggi una giornata di scuola è finita.
Prendo dei libri dall'armadietto e vado a casa. Ho un mal di testa terribile.
<<Pensi di levartela a gambe?>> Molly corre verso di me furiosa come un leone che caccia la sua preda.
<<come hai potuto spiarci!? Ti ho vista perdente!>> prende uno dei miei libri e lo scaraventa a terra. Spero non si sia rotto
<<Non dici niente? >> mi prende per la maglietta e mi scaraventa addosso agli armadietti. Ma chi si crede di essere? Cerco di liberarmi ma qualcosa lo fa prima di me. Un ragazzo biondo, cioè volevo dire, il ragazzo biondo, quel ragazzo biondo, prende Molly per il braccio e me la tira via di dosso. Intorno a noi ci sono un sacco di studenti che guardano la scena.
<<Ma che ti prende?!>> urla il ragazzo. Ma quello...è anche il ragazzo che baciava Molly in cortile.
<<Te lo avevo detto che >> finisce la frase a bassa voce e non ci capisco nulla. Mi faccio largo nella folla e corro verso casa mia. Corro velocissima e in meno di cinque minuti sono già arrivata. Che giornata.
Vado subito in camera mia. Oggi dovrebbe venire Jack. Non vedo l'ora di vederlo e di raccontargli ogni cosa di questa nuova e stupida vita.
Il campanello suona. È arrivato.
Apro la porta e lo abbraccio immediatamente. Mi è mancato. Ho bisogno di un po' di felicità e gioia che solo New York mi procurava.
<<Così mi soffochi>> dice e così lascio la presa.
<<Mi sei mancato>>
<<anche tu>> lo porto a vedere la mia nuova camera. Dice che è più bella di quella a New York, ma non ha tutti i ricordi che aveva l'altra.
<<Hai conosciuto delle persone?>> mi chiede sedendosi sul letto
<<Sì...diciamo che gli studenti di questo liceo sono piuttosto...strani>> avrei voluto dire "piuttosto antipatici" ma non voglio che pensi che mi stia trovando male.
<<Hai già delle amiche?>>
<<Sì. Una si chiama Sara e l'altra Tania>> mi siedo sul letto con lui.
<<Questi giorni senza di te sono stati difficile. Ti amo>> mi dice facendomi sorridere.
<<Anch'io. Si sente la tua mancanza. Mi manca qualcuno che ogni volta che siamo in classe mi invia messaggi carini sul cellulare>> ridiamo entrambi.
Mi prende per la vita e mi mette a cavalcioni sopra di lui. Spero non entri Amy.
Ci baciamo. Il suo sapore mi mancava. Mi manca tutto di lui. Mi toglie la maglietta e io faccio per togliere la sua. Ma qualcuno che suona al campanello ci blocca. Forse ho sentito male, in tal caso andrà Amy. Sarà una delle sue amichette.
Continuiamo a baciarci e la porta della mia camera si apre. Tutti rimaniamo sorpresi, mi giro per vedere chi sia. Noto subito gli occhi azzurri limpidi...il capello con la visiera al contrario...Christian...ma che fa qui?
Siamo tutti e tre imbarazzati. Jack mi guarda come per dire "che vuole sto qua?" .
<<Il libro...>> dice Christian come se niente fosse e sbozzando un sorrisetto divertito.
Mi alzo dal letto e mi copro con la maglietta. È già la seconda volta che Christian mi vede in reggiseno. <<potevi bussare>> lo rimprovero e prendo il libro che Molly mi aveva fatto cadere. Almeno è intatto.
<<Non pensavo che stessi per scopare. Tua sorella mia ha detto di entrare e basta>>
<<E tu ti metti ad ascoltare mia sorella?>> mi guarda e si appoggia al muro con la schiena e le braccia conserte.
<<Molly è ancora arrabbiata con te>>
<<Non me ne frega un cazzo>> appoggio il libro alla scrivania.
<<Vi lascio fare sesso in santa pace.>> oddio mi ero quasi dimenticata che c'è anche Jack in questa stanza! E ora che gli dico?
Christian esce.
<<chi è quello lì?>> Jack si alza dal letto.
<<un cretino>>
<<ti ha fatto del male?>>
<<No! Ma che dici!>> mi massaggio le tempie con le dita.
<<Quel tipo non mi piace, non promette bene>> ci sediamo sul letto. Beh ha ragione, ma purtroppo è il mio vicino di casa e andiamo nello stesso liceo. Per fortuna non fa domande su Molly.
<<Già>>
Quando Jack se ne va, io mi trovo in camera mia tutta sola senza sapere cosa fare...
Decido di fare una passeggiata, ma così rischierei di trovare Molly o Christian.
Così vado in giardino e mi siedo sulla panchina. Mi domando perché Christian si comporti in questo modo così fastidioso. Qualcosa lo irrita? Oppure qualcuno? Ovviamente io.
Quando inizia a fare freddo entro in casa. Spero solo che Jack non si sia fatto strane idee su Christian. Io amo Jack e voglio stare con lui. Ma allora perché ho il presentimento che qualcosa ci possa dividere? Oggi mi sembrava assente. Continuava a fissare il cellulare come se aspettasse un messaggio da qualcuno. E se mi stesse tradendo? No. Non è da Jack.
<<Aria! La cena!>> chiama mia madre dalla cucina. In fretta scendo le scale.
Chissà forse sono solo impressioni, devo essere più ottimista.
La pasta con le verdure è squisita. Papà ha già mangiato due piatti e se continua così ne mangerà un terzo.
Io decido di finire il mio piatto senza andare oltre. Il cellulare mi squilla, faccio cenno a mia madre che mi alzo da tavola e lei annuisce.
Il numero non è memorizzato nella mia rubrica. Chi può essere?
<<Pronto?>>
<<Ehm...Aria>> è Gemma. Come mai questo numero?
<<di chi è il cellulare?>>
<<Oh è mio. Il mio nuovo numero. Memorizzalo.>> ha una voce triste.
<<cosa c'è che non va?>>
<<Vedi...con me c'è Carmen. Honey e Jack in questo periodo sono strani. Assenti. Secondo me loro due tramano qualcosa>> lo sapevo. Ma come è possibile che tramino qualcosa entrambi?
<<E Honey non ha parlato con voi?>>
Non risponde nessuno. Sento solo singhiozzare. Stanno piangendo?
<<Honey...non...è...>> Gemma balbetta e non si capisce nulla di quello che dice.
<<Spiegati meglio>>
<<Honey non è più nostra amica.>>
Un vuoto mi assale dentro. Un forte mal di stomaco. Una pugnalata al cuore.
<<C...cosa?>>
<<Ieri siamo andate a casa sua. Era da molto che non parlavamo faccia a faccia tutte e tre. Le abbiamo chiesto come stava, cosa aveva in questo periodo. E lei sai cosa ci ha risposto?>> da triste la sua voce è passata ad arrabbiata <<"mi avete rotto il cazzo. Sempre a chiedere "come stai?" "Che ti succede" non ho quattro anni e voi non siete le mie mammine. Ora sparite di qui.">> ha imitato la voce di Honey. Ma...questa non è la nostra Honey. Questo è un mostro.
<<Tu non sai quante altre cose ci ha detto. Ari, la abbiamo persa>> non ci credo. Io conosco tutte e tre da quando avevamo sei anni. Non posso crederci.
<<le parlerò io>>
<<no Aria. Non farlo, te ne pentiresti>> sto camminando avanti e indietro nella mia camera. Sono furibonda. Ma come può comportarsi in questo modo? Lo sapevo che Honey era strana in questo periodo e Jack non è da meno. Ma che succede?
<<e Jack?>> domando con voce sbrigativa
<<lui si comporta come un adulto. Si crede chissà chi e si gasa un sacco>> il mio Jack. Dov'è finito?
<<Okay. Gemma, Carmen. Ascoltate: chiamatemi quando scoprite qualcosa>> tossisco <<vi voglio bene>>
<<Anche noi>> Gemma riattacca.
Mi siedo sul letto. Forse è per la mia partenza? Sarebbe un'idea, ma qualcosa, o meglio un presentimento si fa largo nel mio cervello. E se Jack e Honey...No.
In poco tempo ho già preso sonno, anche se credo che stanotte dormirò ben poco.
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Chills
Teen FictionChi avrebbe mai detto che le persone più pericolose a volte sono le più affidabili e affascinanti? Aria, una ragazza di 16 anni, si trasferisce a Los Angeles a causa del lavoro dei suoi genitori, lasciando la sua amata New York e le poche conoscenze...