Ritorno dentro alla tenda. Gli altri sono ubriachi, credo rimarranno un bel po' a scherzare. Io sarei stata di troppo in mezzo a quel branco di sbronzi.
<<Già di ritorno?>> mi chiede Chris aprendo la cerniera della tenda. Non immaginavo che mi avesse seguito, però so che non ha bevuto ed è già un risultato. Ha un'espressione così sexy.
<<Erano troppo ubriachi>> ammetto guardando a terra per non dovermi concentrare troppo sui suoi occhi azzurri, da qualche giorno mi succede che se li osservo troppo mi ci perdo come se avessi un debole, e non è così. Metto dei vestiti dentro alla valigia ordinatamente, domani dobbiamo partire e devo iniziare a riordinare la tenda.
<<Quindi siamo soli...>> viene verso di me, mette le mani sui miei fianchi e mi attira verso di lui. Il mio sedere va a sbattere contro la sua erezione; non ho intenzione di fare sesso nella tenda di me e Tania, anche se una parte di me crede sia una buona idea.
<<Quando arriveremo a casa lo faremo sul letto così sarai più comoda>> sospira <<però anche qui è perfetto>> sussurra sollevandomi la gonna, molto lentamente, fa scorrere le sue mani dalla coscia all'inguine accarezzandolo. Sposta le mutandine lentamente, ma poi le lascia andare <<Toglile>> mi ordina, io lo faccio, facendole cadere a terra. Cosa vorrà fare? Non so cosa abbia in mente, ma mi fido di lui e non vedo l'ora che metta in atto le sue idee.
Con un dito, risale l'inguine e si muove in circolo proprio nel punto più debole, infine lo infila dentro. Mi scappa un gemito.
<<Non sai proprio trattenerti>> con l'altra mano mi accarezza la guancia e mi copre la bocca. Non riesco a vedere la sua espressione perché sono girata, ma immagino sia compiaciuto. Ci infila un secondo dito, andando sempre più infondo, con spinte rapide e violente. <<C-hri-ss>> gemo, mi aggrappo al suo braccio, con il quale sta coprendo la mia bocca con la mano. Le mie gambe si irrigidiscono, le apro, in modo da facilitare la cosa. Le dita si muovono, escono ed entrano di continuo, ma non riesco più a trattenermi. Gli mordo la mano davanti alla mia bocca, lui non si ritrae, cazzo Chris non riesco a stare zitta! I miei fianchi si muovono a ritmo delle sue spinte. Toglie la mano dalla mia bocca, afferra i miei fianchi e sussurra <<sta' ferma>> .
Sento la tasca dei suoi jeans che si muove, forse sta prendendo il preservativo. Le dita escono da dentro di me, mi prende le braccia e mi mette distesa sopra al tavolino, piegata a novanta gradi, con le gambe a terra. Il cuore accelera i battiti, il respiro si fa affannoso.
Sento la lampo dei suoi jeans che si apre, in poco tempo è già dentro di me. Spinge forte, tanto forte, mi fa ancora molto male, ma ne vale la pena. Sussulto e mi aggrappo ai lati del tavolino per cercare di rimanere ferma ma è impossibile. <<Chrisss>> gemo, velocemente lui afferra le mie cosce le divarica e se le mette intorno alla vita, in questo modo riesce ad entrare meglio, dandomi ancora più piacere. <<Ah, C-h-r-i-s-s>> non riesco a trattenermi, la mia voce si fa sempre più alta, ad ogni mio orgasmo accelera il ritmo come se voglia provocarmi. I miei fianchi si muovono in circolo, la mia schiena va su e giù. <<Cazzo, Aria>> mugugna, prende la mia maglietta, la alza per togliermela, afferra il reggiseno e con velocità toglie anche quello. Le sue mani palpano i miei seni, mentre esce ed entra da me. Oh no Chris...non puoi farmi appassionare così tanto. Urlo il suo nome, mi aggrappo al tavolo e deglutisco, le sue mani scendono lentamente lungo i miei fianchi e arrivano lì, nel punto in cui i nostri corpi si congiungono. Mi accarezza le gambe, mi fa piegare le ginocchia, portando i miei piedi vicino alla sua testa. Toglie le scarpe, facendole volare via. Prende le mie gambe, le avvolge intorno a lui, solleva il mio corpo dal tavolo e mi appoggia sul sacco a pelo, senza mai uscire da me. Rimango davanti a lui, girata, in ginocchio con Chris dietro di me. La sua testa si appoggia alla mia spalla, mi da un delicato bacio sulle labbra, mentre io ci infilo la lingua dentro e con una mano gli accarezzo la pelle levigata della sua faccia. Continua a spingere mentre io lo bacio, la mi schiena va avanti e indietro, sono sudata, molto sudata. Gli sfugge un orgasmo, accelera il ritmo entrando con ancora più violenza dentro a me, sempre più forte, sempre di più. <<Ahhh Christian, cazzo>> sussurro aggrappandomi al lenzuolo del sacco a pelo. Vengo subito, non ce la faccio più a resistere. I miei fianchi si muovono su è giù, le sue mani li afferrano e li spingono verso di lui. Le dita mi fanno il solletico sul fondo schiena, a quel tocco mi viene un brivido che mi costringe a scontrarmi ancora di più contro di lui. Viene dentro al preservativo, sentendo un liquido dentro di me. <<Merda>> geme e continua a farmi il solletico, spostandosi sulle spalle. Mi bacia il fondo schiena, lo lecca, mi lascia una scia di saliva, calda, mi fa venire un altro brivido. La sua lingua sale, fino al collo, mi fa piegare la testa di lato, mi infila la lingua in bocca e succhia, poi dalla bocca, si sposta alle braccia, le succhia sempre più profondamente. Le sue mani afferrano le mie, le dita si incrociano. Lentamente esce da dentro di me, prende una gamba e la dilata, facendomi girare verso di lui per guardarlo.
È stato...fantastico.
Si mette a cavalcioni sopra di me, facendo uno dei suoi soliti sorrisetti pervertiti.
<<Cazzo...che figata>> dice per nulla imbarazzato. <<Come ti è sembrato?>> mi chiede fissandomi attentamente e studiando ogni espressione del mio volto.
<<È stato...fan...tastico>> balbetto, ancora con il respiro lungo e il cuore che batte a mille.
<<Signorina Johnson, sembri una ragazza semplice, ma sei una porca pazzesca>> a quelle parole, faccio un sorriso, che pervertito di merda.
<<Sei proprio uno stronzo>> scherzo fissando le sue bellissime labbra.
<<Lo hai capito solo ora?>> si avvicina alla mia faccia, ci ritroviamo con le bocche a pochi centimetri. <<Ti scoperei in ogni istante...>> la sua mano, percorre la pancia delicatamente, facendomi gemere. <<Sei molto sensibile, ragazzina>> aggiunge mordendosi un labbro.
<<Sì...>> rispondo ingenuamente, fissando ogni suo movimento.
<<Rivestiti>> mi ordina alzandosi da sopra di me e mettendosi i boxer. Io eseguo i suoi ordini, prendo le mutandine, il reggiseno, che però non riesco a mettere senza l'aiuto di qualcuno. È colpa di Tania che mi fa mettere reggiseni sexy, ma scomodi.
<<Mi potresti aiutare?>> gli chiedo riferendomi al gancio del reggiseno.
<<Sono più bravo a toglierli che a metterli>> in questo non avevo dubbi. Afferra il gancetto e lo richiude. <<Ecco a lei>>
<<Grazie>> dico ancora imbarazzata. Indosso la gonna e la maglietta, poi penso che dovrò farmi una doccia al più presto.
<<Aria>> mi chiama, io mi volto verso di lui, cercando di non fissare i suoi occhi, ma il pavimento. <<Perché ti senti così in imbarazzo con me?>> le sue pupille si dilatano, lo sapevo che non dovevo guardarlo!
<<Io...non so fare niente, insomma le altre sono più brave di me e non mi sento alla loro altezza>> sospiro <<hai ragione sono una frana>>
<<No, tu sei cento volte più brava delle altre>> lo dice solo per compiacermi <<dico sul serio>> aggiunge vedendomi dubbiosa.
<<Non vedi come cazzo scopi, sei bravissima e mi hai fatto venire subito come nessun altra ragazza prima d'ora>> Come nessun altra ragazza?? Non so che motivazioni strane abbia per lusingarmi, ma sembra quasi un'esagerazione. Sembra che per sbaglio gli siano sfuggite le parole, lo vedo a disagio. Infatti probabilmente non lo pensa.
<<Davvero?!>> urlo incredula.
<<Beh...sì, ma non chiedermi perché>> Sono un'imbranata su queste cose, eppure gli piaccio. Wow.
<<Prima mi dicevi che mi avresti insegnato altri metodi. Cosa intendevi?>>
<<Ragazzina, è solo l'inizio, capirai solo se tu mi dici di sì>> mi sta spaventando...
<<Sì>> dico dubbiosa, anche se non so nemmeno a cosa sto dicendo di sì.
<<No no>> ride <<non adesso, prima dovrai capire di cosa si tratta>> magari se me lo dici..
<<Dai dimmelo>>
<<Devi saper aspettare signorina>> apre la cerniera della tenda per uscire <<Fra non molto, te lo assicuro>> richiude la cerniera, lasciandomi sul dubbio più assoluto.
In ogni caso qua dentro l'ambiente è troppo caldo ed è meglio aprire un po' prima che Tania si renda conto della situazione e poi andrò dritta a fare una doccia. Del resto, mi sto abituando troppo a Chris. Cosa cavolo ci sta succedendo?
L'unica cosa che so è che mi piace, non so cosa siamo di preciso, ma così mi piace. Il resto non conta.
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Chills
Teen FictionChi avrebbe mai detto che le persone più pericolose a volte sono le più affidabili e affascinanti? Aria, una ragazza di 16 anni, si trasferisce a Los Angeles a causa del lavoro dei suoi genitori, lasciando la sua amata New York e le poche conoscenze...