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Aria
<<L'argomento della nuova pagina di diario che dovete scrivere è il seguente>> il prof di lettere ci scruta uno a uno e poi si decide a scrivere alla lavagna l'argomento. <<Cos'è per voi la felicità?>> la felicità? Cos'è per me la felicità? Sono concetti troppo difficili da poter scriverli su semplici pagine di diario. Mica dobbiamo diventare poeti.
<<potrà essere complicato esprimersi a parole. Ci sono vari tipi di felicità e molti di noi li interpretano in modo diverso. Ed è questo che voglio: sapere come voi interpretate la felicità>> si siede sulla sedia. Tutti rimangono impalliditi e nella classe cala un silenzio tombale.
Devo scrivere un testo così complesso proprio in questo periodo che sono demoralizzata e paranoica. Sono decisamente sfortunata. Inoltre mi sento osservata da qualcuno dall'inizio dell'ora e la cosa mi da parecchio fastidio. Molly si è messa vicino a me, non so come mai, ma non mi ha ancora importunata o insultata da quando il suo grosso di dietro ha toccato il legno della sedia. Mi ha solo lanciato occhiate. Cosa vorrà da me? Se crede che le voglia spiegare il mio aspetto orrendo e malinconico, che vada dal suo scopa-amico, il quale sicuramente glielo spiegherà con più precisione -dato che da lui arrivano quelle maledette parole cariche di odio-. Non me la sono ancora fatta passare sebbene siano passati due giorni, non ci riesco. Non ero mai stata insultata in quel modo, fino a poco tempo fa ero circondata da persone che mi volevano bene, e a dire la verità non ho mai avuto nemici o qualcuno che mi stesse antipatico. Ma da quando mi sono trasferita non ho fatto che stupirmi dei comportamenti scurrili di questo College, quindi me ne devo abituare.
<<Aria...che ti succede?>> finalmente Molly mi rivolge la parola, contemporaneamente al suono della campanella. <<Niente, non sono mai stata meglio>> e allora come spiego i miei capelli tutti incasinati e il mio trucco sbavato e messo in fretta?? Stamattina avevo provato a mettere l'eye-liner, ma dopo il settimo tentativo l'ho scaraventato nel lavandino e ho imprecato dentro la mia testa, rinunciandoci. Così adesso ho mezzo mascara colato.
<<Il tuo aspetto non lo conferma>> mi posa gli occhi da testa a piedi, facendo una smorfia disgustata.
<<In effetti non sto bene, ma non mi confiderò di certo con una come te>> anch'io la osservo da testa a piedi. Si veste sempre come una puttana, infatti lo è. Il mio sguardo altrettanto disgustato si ferma sul suo top attillato in rete nera. Per non parlare dei suoi pantaloncini neri con le borchie e tutti strappati. Ma dove compra queste smancerie? Al negozio della morte?
Sbuffa <<Non sei l'unica>> questo "non sei l'unica" credo si riferisca alle altre ragazze che hanno sofferto per causa di Chris. Anche se dentro di me vorrei non si riferisca a questo, ma purtroppo non sono stupida e con quattro misere parole ho già capito cosa vuole parare. Chris le ha già raccontato tutto. Era ovvio che lo avesse fatto sapere a tutto il mondo in pochi giorni. Non mi da proprio fastidio questa cosa, però mi fa sembrare più babbea di quello che sono.
<<Stai zitta>> meglio che me ne vada, la sua presenza non mi piace, mi fa sentire una persona sbagliata solo a parlare con lei. Come se con lo sguardo potrebbe influenzarmi con la malattia "oscura".
<<Che permalosa...>> che voce strafottente. A volte la prenderei a schiaffi, anzi la prenderei sempre a schiaffi.
<<Va dal tuo scopa-amico e divertiti>> le rinfaccio. Sa che Chris è il suo scopa-amico e di certo non verrà a rimproverarmi per averlo chiamato così.
<<Scopa-amico? Chi ti ha insegnato certi termini?>> fa rigirare una ciocca di capelli intorno all'indice mettendo in risalto le tette. Non che a me importi molto delle sue tette.
<<Addio>> voglio andarmene il prima possibile da lei, non voglio rovinarmi la giornata ancora di più. <<Santarellina del cazzo>> la sento balbettare mentre esco dall'aula, ma poi mi allontano sempre di più da lei cercando invano di non piangere.

***

<<E questo??>> Tania ha già provato tutti i vestiti del negozio ed è da ore che mi chiede quale mi piace di più. Fare shopping con lei mi distrarrà da tutti questi pensieri malinconici che riempiono il mio cervello.
<<Preferisco quello nero. Ti mette più in risalto il culo>> ammetto prendendo in mano il vestito corto fino a metà coscia tutto attillato.
<<lo so...pero anche questo qui bianco è fighissimo! >> in effetti anche quello bianco che ha indosso è strepitoso. Però non mi piace il modo in cui le arriva alle cosce, sembra troppo largo per il suo bel fisico . <<E poi devo anche comprarmi dei reggiseni nuovi. I miei sono brutti e del tutto originali>> si toglie il vestito porgendomelo in mano. Sinceramente anche a me servirebbero reggiseni nuovi, i miei mi stanno stretti...inizio a pensare che dovrò portare una terza.
<<Che vestito scegli?>> chiedo con entrambi i vestiti in mano. Passa lo sguardo su uno e poi sull'altro, poi ritorna sul nero e poi sul bianco. Ho già capito che li vuole entrambi.
<<Tutti e due>>
<<immaginavo>> appoggio i vestiti su una poltrona.
<<Ti servono reggiseni?>> mi chiede rimettendosi i jeans. Ha proprio un bel fisico, è un po' più magra di me, però mangia moltissimo. Beata lei che non ingrassa mai!
<<Si>>
<<Che taglia hai?>> come? Non le ho mai detto la taglia di reggiseno? Di solito è un dettaglio che non si esclude mai fra amiche.
<<Seconda>>
<<Ne sei sicura? Sembra molto di più di una seconda>> indossa anche la maglietta e va a prendere un reggiseno nero con il pizzo. <<ecco prova questo>> me lo mette in mano e io lo afferro insicura. E se mi sta largo? Non sono sicura di avere una terza.
<<E tu che taglia hai?>> le domando mentre chiudo la tenda del camerino.
<<Terza anch'io>>
Quando finisco di cambiarmi mi guardo allo specchio. Cavolo non mi sta male, però...odio quelli con il push-up. Non è che li odio...però sono da ragazze come Molly, perché ti mettono in risalto le tette. Non che le mie abbiano bisogno di essere risaltate, siccome nessuno mai le vedrà. -eccetto Chris una volta-
<<Ecco qui>> esclamo uscendo dal camerino, questo negozio a quest'ora è deserto, e da quel che ho capito un'amica della mamma di Tania lavora qui e la fa entrare prima dell'apertura.
<<Che schianto>> fa un sorrisetto malizioso. Beh ammetto che per una volta mi sta veramente bene. <<Perché dicevi di avere una seconda?>>
<<Non so...ho sempre portato una seconda fino ad ora>> anche se ci stavo a malapena.
<<Beh adesso sai che le tue tette sono cresciute>> ride e io mi aggiungo a lei.
<<Lo prendo?>> chiedo indecisa.
<< certo! E ne prendi anche un altro di colore...rosso!>> rosso?
<<Ma è un colore...strano per reggiseni>>
<<Consolati che ho visto persone prendere i reggiseni verdi caccarella>> scoppio a ridere da dietro la tenda del camerino. <<e poi è un colore che mette molto in evidenza>> aggiunge
<<Muoviti che non vedo l'ora di comprare questi vestiti>> mi cambio velocemente e in pochi minuti sono già fuori.
La cassiera ci fa il conto e usciamo dal negozio con un sorriso stampato sulle labbra. Era da molto che non sorridevo.
<<Camminiamo un po'>>
<<Va bene>> credo mi debba dire qualcosa quando fa così.
<<Ultimamente ti ho vista assente, nel senso che con il corpo c'eri ma la mente era altrove>> lo sapevo che prima o poi me lo avrebbe chiesto. Infatti mi sono preparata un bel discorso mentale.
<<Lo so>>
<<Non so se tu ne voglia parlare...se è una cosa personale ti posso capire>> per quanto sia ficcanaso sa anche lei essere gentile a volte.
<<Devo solo imparare ad ascoltare le persone che mi vogliono bene>>
<<Perché?>> sapevo che la sua curiosità era sopra ai limiti
<<Beh...>> penso a come introdurre il discorso che avevo preparato, ma mi interrompe. <<Justin mi ha raccontato un po'. Non ti arrabbiare non è entrato nei dettagli, ma vorrei capire se la sua versione coincide con la tua>> non mi va di parlare ancora di questa storia, ma è mia amica e tenerla all'oscuro delle cose non è rispettoso.
<<Mi ero illusa di Chris...ci siamo baciati un sacco di volte e io stupida pensavo che..., boh non so cosa pensavo, però non volevo che mi trattasse così male: Mi ha rinfacciato delle parole dure che mi hanno spezzato il cuore>> ho spiegato veramente da cani ciò che mi è successo e il mio "discorsino mentale da Oscar" è andato a quel paese. Però sono certa che Justin gli ha raccontato molto a Tania dato che è il migliore amico di Chris.
<<Oh...cosa ti ha detto?>> ed ecco la solita curiosità da ficcanaso.
<<Che sono una santarellina vergine inesperta e che Molly è meglio di me>> butto lì senza entrare nello specifico
<<Che coglione!!! Madonna è uno stronzo!>> sbatte un piede a terra <<Non so come Justin faccia a sopportarlo, dio santo non sapevo che fosse così bastardo!>> è più incazzata lei di me.
<<Justin mi ha raccontato che Chris ha pianto>> eh??? Pianto?? Ma di cosa?? Ha perso l'accendino per le sigarette?
<<Sul serio?!>>
<<Credo si senti in colpa>> Christian Scott e la compassione sono due poli distanti l'uno dall'altro. Sentirsi in colpa di cosa? Lui mi ha detto quelle cose e se si sentiva in colpa bastava un semplice "scusa"
<<Cambiamo argomento ti prego>> mi massaggio le tempie per mantenere il controllo. Lei annuisce e continuiamo a camminare.
<<Ho sentito Sara>>
<<Ti ha detto perché ce l'ha con me?>> chiedo con una voce da cagnolino disperato
<<No, ci siamo parlate normalmente e mi ha detto che sta passando un periodo difficile, tutto qua>> qualcosa non mi convince...
<<Ah>>
Continuiamo a camminare fino a quando arriviamo davanti a casa di Tania. Stasera dormo da lei e ho già avvisato i miei, -per una volta-. Entro in casa sua, con passi lenti <<Tranquilla i miei sono a lavoro e mio fratello credo che non ci sarà>> fratello? Quale fratello?
<<Hai un fratello??>> non sapevo ne avesse uno. Oggi scopro che alcuni dettagli delle nostre vite li abbiamo tralasciati un po' troppo.
<<Si...ha un anno in più di noi>> abbassa il tono di voce come se si fosse vergognata a dirlo. <<È che vedi non parlo mai di lui, alcuni nemmeno sanno che è mio fratello>>
<<Come si chiama?>> giusto per capire se posso conoscerlo o se lo abbia sentito nominare da qualche parte.
<<Harry....>> chiude la porta alle mie spalle incamminandosi al piano superiore verso camera sua. Harry...ho già sentito qualcuno parlarmi di un certo Harry.
<<E perché alcuni non lo sanno?>> mi azzardo a chiedere curiosa
<<Mio fratello è un po'...ehm...>> abbassa lo sguardo <<Combina guai>> fa una risatina forzata e si siede sul letto. <<Diciamo che è uno che si mette nei guai facilmente>>
<<in che modo?>> ora la ficcanaso sono io
<<Beve troppo e poi credo che si droghi...non ne sono sicura ma un giorno ho sentito una strana puzza in camera sua e i miei non lo sanno>> le vengono gli occhi lucidi in pochi secondi. Non volevo andare troppo a fondo con l'argomento
<<Oh...cambiamo argomento, non volevo intromettermi troppo>> le metto un braccio sulle spalle.
<<Tranquilla è che...gli voglio bene, ma lui non me lo dimostra>>
<<Okay ma ora  parliamo di altro>> forzo un sorriso per non mettere a disagio la mia amica
<<Si è meglio>> sorride anche lei.
<<Film?>> propongo osservando la grade tv davanti a me. Anch'io vorrei avere una televisione del genere in camera! <<Ottima idea!>> esclama accendendo il televisore.
In poche ore mi sono dimenticata di tutti i pensieri che scorrevano nella mia mente e mentre guardavo il film mi sono resa conto che non devo prendermela per delle misere parole. Christian è uno stronzo e basta.
Devo smetterla di piangere ad ogni sciocchezza sennò lui si farà vedere più forte e sarà pronto per schiacciarmi di nuovo. Ed è quello che non deve succedere, perché fra pochi giorni ho ufficialmente 17 anni e non posso permettere che a rovinarmi la festa sia proprio lui con le sue cazzate.
Non so come abbia potuto venirmi in testa di amarlo!! In quel momento ero proprio fuori da me stessa, come posso amare una...persona del genere?! Anche se ammetto che è bello e figo, -superfigo, straultramegafigo, insomma la perfezione-
Ma cosa dico? Non so nemmeno controllare i miei pensieri
Meglio che continuo a guardare il film, almeno questo avrà un lieto fine, al contrario della mia vita.

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