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Busso alla porta di casa. Ho un sacco di freddo, questa felpa di cotone non tiene per niente caldo, mi becchero'un raffreddore.
Il cuore mi batte a mille. Cosa dirò ai miei? Mio dio in che casino mi sono andata a immischiare? Quando Molly scoprirà che siamo scappati ci verrà a prendere...cosa succederà?
《Avanti!》urla mia sorella al di là della porta. Credo sia a casa da sola.
Apro la porta lentamente. Deglutisco e sospiro: ce la posso fare.
Entro nel soggiorno chiudendo la porta alle mie spalle, tremo, ma non so se è per il freddo o per l'agitazione.
Mia sorella deve essere in camera, qui in soggiorno non c'è nessuno.
Apro lentamente la porta della camera di mia sorella.
E' sul letto, seduta a gambe incrociate. Alza lentamente la testa dal cellulare per vedere chi sia. Per un momento rimane fissa a guararmi negli occhi e poi si mette a piangere.
《A...a...aria?!》balbetta. Butta il cellulare sul letto e corre verso di me, mi abbraccia. Pensava fossi morta? Una reazione del genere non me l'aspettavo.
《Dove eri finita? Sei scoparsa per 2 giorni, Ti hanno rapita? Sei scappata? Che è successo?》mi ripeto nella mente ogni domanda, e mi chiedo a quale risponderò. Che le dico?
《Aria, ho detto ai nostri genitori che eri da Tania a dormire per una notte, se tu questa notte non fossi arrivata non avrei saputo cosa inventare...》la interrompo 《ora sono qui, calmati》. Trema più di me, le lacrime le rigano il volto, si siede sul letto e sospira.
《Aria, so che centra Christian》per un momento fisso il pavimento, poi capisco ciò che ha detto e tiro su la testa di scatto. Cosa? Come fa a saperlo? 《Ti conosco...da quando lo conosci sei diversa...》scandisce le parole per farsi capire meglio. Diversa. Diversa in che senso? In senso positivo o negativo?
《Sei più...più...》non sa che aggettivo usare. La fisso aspettando che le venga in mente. Sinceramente mi sento una stupida, qua in piedi a non dire e a non fare nulla.
《Cioè...più...volgar...》volgare??
《Volgare?》
《Sì Aria esatto, volgare》. Dio santo, sono sempre stata volgare...a volte, solamente quando sono nervosa, ma a me non sembra così. Io sono la stessa e per di più Christian non centra niente con la mia vita. Lui ha la sua, piena di problemi ma ce l'ha. E che se la tenga.
Io sono il suo opposto, non so nemmeno perché continuo a parlare con lui. Io non lo voglio più vedere e non voglio più pensare a lui e al suo caratteraccio. Devo cancellarlo dalla mente. Punto.
《Aria!》urla mia sorella 《mi stai ascoltando?》si alza dal letto e mi scuote
《Sta ferma! Ti ascolto Sì》
《Non mi hai nemmeno ringraziata per ciò che ho detto ai genitori per lasciarli tranquilli, non te ne frega niente》sbotta guardandomi. Non rispondo. Fisso il pavimento. Non so che dire che pensare. Che mi succede?
《Vattene》sussurra, non so se ho capito bene così rimango lì.
《Va-tt-ene》
Guardo mia sorella e esco dalla stanza con le mani in tasca. Ma che mi prende oggi? O meglio che cosa mi prende da quando mi sono trasferita qui.
Mi butto sul mio letto e per la prima volta dopo due giorni dormo profondamente, ma dentro di me c'è qualcosa di inspiegabile. Mi domando che succede, cosa mi succede.
Non ho idea di che giorno sarà domani, andrò a scuola? O magari è domanica o sabato?
Quello che mi importa ora è dormire e capire cosa sono e cosa sto diventando.

《È colpa nostra se siamo in questa situazione》dico piangendo.
《Siamo due opposti punto e basta》Christian sospira e si appoggia al muro. 《Dopottutto non hanno sbagliato a votarci》
《Lo so, ma non voglio essere come te! Io sono diversa》
《Già è per questo che siamo concorrenti》fa finta di nulla come sempre, lo odio. Piango, non voglio essere come lui e come le sue amichette. Lo odio, è colpa sua, tutta colpa sua.
《Ti odio》mi dice fissandomi.
《Io di più》ribatto a braccia conserte. Mi fissa le labbra e io non riesco a togliere lo sguardo dai suoi occhi.
《Però》 inizia a dire. Che cosa vuole da me? 《Per te provo qualcosa di più forte di un semplice "ti odio"》
《Ah sì?》 Si avvicina a me.
《...》 mi sveglio tutta sudata. Di colpo. Ancora questo "sogno"? Mi ricordo che l'ultima parte l'avevo già sognata...che mi succede?
La sveglia segna le 4:06, giovedì. È presto per andare a scuola ma mi preparo lo stesso senza svegliare la mia famiglia.
Esco e mi incammino verso la scuola lentamente. Non mi sono nemmeno truccata, non mi sono pettinata e non ho fatto colazione, sono uno straccio.
Mi fermo davanti alla porta della scuola, la fisso per qualche istante e poi mi incammino verso il cortile.
Oggi il cielo è nuvoloso, arriverà un acquazzone e per di più non ho nemmeno l'ombrello. Il sole si vede a malapena.
Sembro depressa.
Una ragazza depressa che per consolarsi guarda il tempo atmosferico, mi faccio schifo da sola.
Se restavo a New York tutto questo non sarebbe successo...e forse le mie amiche non sarebbero cambiate. Ah! Già non sono più mie amiche! Ora sono sconosciute, non le riconosco più. Accendo il cellulare che ho caricato durante la notte e cancello ogni singolo numero delle persone che conoscevo a New York, tranne Jack.
Jack.
È da molto che non lo sento. E se gli scrivo un messaggio?
La coscienza mi dice di sì, ma la ragione dice di non ascoltarlo e mandarlo a quel paese.
Decido la prima opzione.
"Ciao Jack, mi manchi ♡" , mi sembra un messaggio banale ma d'altronde è ancora il mio fidanzato, giusto?
Lo schermo del mio cellulare viene bagnato da una gocciolina di pioggia. Cavolo! Lo sapevo.
Mi riparo sotto un albero e chiudo meglio il cappotto, inizio ad avere freddo. Ancora non capisco come faccio ad essermi rovinata così?
Ma che sto facendo? Trovo conforto nella pioggia ora? In solitudine?
Forse Amy non ha tutti i torti: una volta trovavo consolazione solo dalle mie amiche, ora mi riparo sotto un albero, per non bagnarmi, e a rimanere in solitudine. Emarginata dal mondo!
In meno di pochi minuti sono già tutta bagnata, ma non ho il coraggio di tornare a casa e spiegare tutto ai miei. Voglio solo stare qui...
《Aria!》chiama una voce già sentita da dietro di me. Sobbalzo e giro la testa.
《Che cazzo ci fai qui?》Jeremy si avvicina e mette l'ombrello in mezzo a noi due in modo che mi ripari anch'io.
《Volevo rimanere sola》dico abbassando la testa.
《Dai vieni con me》mi prende la mano e mi alza da terra 《sei tutta infangata》mi guarda le scarpe piene di fango. Faccio schifo.
《Ops...》
《Non importa, vieni》mi porta nella palestra della scuola e mi tiene per mano fino a quando non siamo entrati.
《Cosa ci facevi lì?》
《Sono scoparsa da due giorni, non ho voglia di vedermela con i miei》ammetto starnutendo
《Ti prenderai un'influenza》. Ci sediamo in una panchina degli spogliatoi.
《Lo sai vero che il 31 ci sarà quella festa...》spiega guardandomi dritto negli occhi 《verrai vero?》
《Sì...vedrò》non ho nessuno voglia di andarci ma non voglio dire di no a...lui.
《Beh ci andranno tutti quindi》odio l'idea di vedere Christian, ma tutto sommato siamo nello stesso college.
《Compreso Christian》mi ha letto nel pensiero. Non faccio a meno di ridere. 《Perché ridi?》chiede ridendo a sua volta. Sto per rispondere ma mi precede 《Certo, odi Christian e non ne capisco il motivo.》ma gli altri cone fanno a non odiarlo?
《Io non lo odio, cioè...non dico che sia uno dei miei amici preferiti, ma non è così antipatico》
《Lo dite solo perché è popolare, questo vi acceca》dico tutt'ad un fiato.
《Ah...》mi interrompe
《Non vi rendete conto che vuole solo essere popolare quel bastardo》
《Hey calmati》ride. <<Credo proprio che tu non sia di poche parole>> ride e lo faccio anch io insieme lui.
Lo guardo negli occhi e abbasso lo sguardo, poi starnutisco.
《Cerca di non ammalarti, sennò il 31 non potrai venire》mi porge un fazzoletto e lo ringrazio. 《Io cercherò di fare il contrario
》ironizzo e ci mettiamo a ridere. 《Odi le feste?》
《Sì...se tu non lo avessi capito》
《Sei davvero strana》per un momento mi inceppo su quel aggettivo "strana".
《Strana?》chiedo forzando un sorriso
《Sì, insomma tutti adorano le feste, tu invece sei più...diversa...più unica》che? Lo dice come se mi conoscesse da una vita.
《Sai ieri mia sorella mi ha detto che sono diversa dal solito, quindi...io sono tutto tranne che unica》
《Non essere pessimista, guardati, sei bellissima e non sei una testa di cazzo come le altre ragazze, a eccezione quando ti arrabbi》ridiamo entrambi. Da quando mi sono trasferita qui non mi sono mai sentita "viva" come in questo momento. Jeremy è simpatico e credo che sarà un buon amico.
Rimaniamo a chiacchierare per un' oretta. Poi andiamo al parco e saltiamo la scuola, il che che non è una cattiva idea -non ho proprio voglia di vedere Molly e il suo ex-
《Ti diverti così tanto a marinare la scuola?》chiede Jeremy alzando lo sguardo da terra per guardarmi gli occhi.
《Sì, eccome,》ridiamo entrambi. Siamo seduti sulle altalene, ma non ci dondoliamo per non sembrare ridicoli. Dopotutto saltare le lezioni per 3 giorni consecutivi mi ha fatto bene, anche se credo ne farò di più...mi becchero' un'influenza.
《Ora devo andare》Jeremy si alza dall'altalena e fissa lo schermo del cellulare come se fosse successo qualcosa.
《Ehmm...》sto per chiedergli dove sta andando ma mi interrompe 《Niente domande, ci vediamo Aria》mi da un bacio sulla fronte e se ne va correndo.
Mi ha baciato? Nah, nulla di serio, è solo un bacetto da amico, non metterti in testa strane idee Aria.
Sento il bisogno di seguirlo per capire dove si sta dirigendo, ma non sono affari miei così rimango seduta sull'altalena.
Guardo che ore sono: 12:05. Le mie nuove amiche stanno facendo ricreazione, e chissà magari i prof. hanno assegnato qualche verifica.
Ricrezione! E se fosse successo qualcosa a scuola?! Magari Jeremy stava andando lì...al diavolo il mio rispetto della privacy degli altri.
Corro fino a raggiungere il cortile. Sono ancora tutta sporca di fango, ma non mi vergogno a entrare. Tanto sono un cesso ogni giorno e oggi di certo non fa la differenza.
I corridoi sono vuoti, immagino siano tutti in mensa e in cortile.
Scendo le scale per arrivare in mensa, ma vedo qualcuno che non avrei dovuto vedere. Mi blocco al terzo scalino. 《Aria, ma chi si vede》Molly la Puttana mi guarda vendicativa. Io faccio un passo indietro 《pensi di fuggire ancora?》lei fa un passo avanti. Devo scappare sennò mi prenderà ancora, al 3.
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Mi giro subito e corro per il corridoio, quasi inciampo su un sacchetto delle patatine per terra. 《Looser dove scappi!》Molly mi sta rincorrendo.
Non so se girare a sinistra verso i bagni o a destra verso l'aula di scienze. Meglio l'aula di scienze.
Svolto a destra, apro la porta dell'aula e vado dentro e poi la chiudo alle mie spalle. Questa è tutta sfortuna.
《Apri questa porta stronza!》io tengo ferma la maniglia con la mano mentre lei cerca di aprirla. La mano inizia a farmi male, così mollo e lei viene dentro, scappo e mi riparo con una sedia, la prendo in mano per proteggermi.
《La sedia non mi farà del male, non ne avresti coraggio.》 Si avvicina lentamente a me con il fiatone. Mi chiedo come faccia a correre con i tacchi.
《Vattene puttana》mi difendo.
《Mai》si avvicina a me. Io indietreggio e vado a sbattere contro il muro.
《Ahaha》sghignazza la stronza come il suo fidanzatino, cioè exfidanzatino.
《Looser》si avvicina fino ad arrivare a me. Che mi farà? Mi ucciderà?
《Non voglio farti del male voglio solo dirti alcune cose》
《Non le voglio sapere》ammetto guardandola male.
《Beh...te le dirò comunque, saresti la prima a saperle.》appoggia la mano ad un banco e si siede sopra guardandosi le unghie. Cretina. 《Credo che Christian ti abbia già spiegato tutto riguardo a Derek. Ma in realtà lui non sa una cosa》mi guarda per vedere la mia reazione e poi continua 《vedi, per far sì che Derek diventi il Leeder...dobbiamo sbarazzarci di Christian. Ha fatto il Capo per tre anni, ora ne abbiamo piene le palle di lui. E siccome tu sei una sua nemica, Aria.》scende dal tavolo. Non so che intenzioni abbia, ma per nulla buone. Questa storia poi mi sta veramente stancando: pensano tutti al Capo e alla reginetta in questo college? Mi guarda in cagnesco -stronza, sei tu la cagna qui- e poi continua con le sue ingegnerie《devi aiutarci a far si che Derek abbia la meglio. Lui toglierà la regola della BCF.》
《Christian ha detto che non la toglierà》 ammetto appoggiando la sedia e incrociando le braccia
《Lui racconta balle in modo che lo votino. Comunque, dicevo: dobbiamo sbarazzarci di lui, so che lo vuoi anche tu cara mia. Così lo uccideremo》cosa?? 《Non sappiamo quando ma al più presto, se vuoi aiutarci, bene. Se non vuoi, affar tuo. Ma se provi a dire questo a Christian sei morta insieme a lui. Chiaro?》non capisco perché mi abbia detto questo.
Faccio cenno di sì con il capo.
《Brava》mi guarda un'ultima volta e se ne va sculettando. Vaffanculo stronzetta di merda. Ora vuole anche uccidere Christian. Una parte di me ha paura, avverte un brutto presentimento...ho il presentimento che questa storia non andrà a finire bene e qualcuno prima o poi si farà del male: molto male. Quel qualcuno starà Christian e forse anch'io...
Sto facendo un incubo o cosa?

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